F1 a Shanghai | Sprint: la ‘prima’ di Hamilton in rosso

Gestione gomma esemplare da parte del britannico della Scuderia

Sarà anche solo una Sprint, ma la sensazione di aver vissuto qualcosa di storico è veramente palpabile, tangibile. Lewis Hamilton e la Ferrari hanno vinto la gara breve del secondo fine settimana di campionato in Cina, su un soleggiato circuito di Shanghai. Partito dalla prima posizione, l’inglese si è dapprima difeso dall’attacco di Max Verstappen per poi contenerlo e, grazie a una migliore gestione delle Pirelli medie (probabilmente anche dovuta all’aria pulita, benefica in queste situazioni), scappare via.

Si tratta, per la Ferrari, di una prima in questo format. Dopo diciotto tentativi andati a vuoto, il diciannovesimo è andato a segno. Come rimarcato nel primo paragrafo, preservare gli pneumatici meglio degli altri è stato cruciale per il successo finale. L’asfalto del circuito, nuovo di zecca, ha una quantità di grip che non era stata prevista dagli addetti ai lavori; di conseguenza, l’energia che si metteva sulle gomme ha creato più di qualche problema di graining, sia alle anteriori che alle posteriori. Nessuno ne è stato esente: chi lo ha avuto prima, chi dopo, chi (Sainz) si è addirittura fermato ai box per un nuovo treno di medie.

Sarà importante, lapalissiano, fare una buona qualifica, alla ricerca poi di quell’aria necessaria per far respirare le coperture. Verstappen, terzo e superato dalla McLaren di Oscar Piastri, per poco non è stato ripreso dal duo George Russell-Charles Leclerc, con il primo abile nei primi frangenti nel sorprendere il monegasco alla staccata di curva 14, la più severa. Per Leclerc, in una prestazione poco soddisfacente, una buona indicazione dagli ultimi giri, quando – evidentemente grazie a una gestione accorta – è risultato più veloce della concorrenza.

Magistrale Yuki Tsunoda. Il ventiquattrenne giapponese, al via, si è fatto strada tra vetture più veloci, riuscendo nel grande intento di mantenere dietro sia Andrea Kimi Antonelli che, soprattutto Lando Norris. Una sprint no per il leader della classifica, condizionata da un errore al via: erba toccata, in fase di frenata, abbrivio perso e mai recuperato. Molto bene anche Lance Stroll, passato in extremis da Norris, con Fernando Alonso decimo senza infamia e senza lode. Da sottolineare le prove di Pierre Gasly e Isack Hadjar, mentre Liam Lawson è quantomeno riuscito a effettuare qualche bel sorpasso. Chiosa finale per Jack Doohan, che ha valutato male una manovra andando al contatto con Gabriel Bortoleto.

Immagine in evidenza: ©

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di ventun anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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