Che vittoria è stata, per Rafael Camara (Trident). Per il 19enne brasiliano, dopo quello di Melbourne, è arrivato un altro successo nella Feature Race della F3 sul circuito di Sakhir, Bahrein. Come in Australia Camara non era riuscito a mettere a segno punti nella Sprint, di conseguenza tutti quelli a oggi accumulati – cinquantasei – sono frutto dei risultati delle gare domenicali. Callum Voisin (Rodin) era riuscito a mettersi davanti dopo curva 1, ma al quinto giro le gerarchie erano già state ristabilite. Da quel momento una gestione in progressione; alla bandiera a scacchi il distacco sul campione GB3 2023 si è attestato sui 6 secondi. Una gara pulita per il britannico, in crescita già dalla metà dell’anno scorso.
L’ha definita una delle corse più belle della sua carriera. E non c’è da dargli torto. Tim Tramnitz si è disinto in una prova a dir poco maiuscola, conducendo la sua Dallara gestita dal team MP Motorsport dalla settima fila fino al terzo posto. Ritmo competitivo, decisione e lucidità, con una strategia di sorpasso riuscita più e più volte nella zona di curva 4. In generale, a pagarne le spese sono stati Christian Ho, Noah Stromsted, Charlie Wurz e Tuukka Taponen. Il finnico aveva iniziato bene, portandosi terzo grazie a una mossa perentoria su Wurz, ma non ne aveva per contenere Tramnitz. In extremis, su Tuukka era arrivato anche Nikola Tsolov – vincitore della Sprint – ma i giri a sua disposizione erano terminati.
Se Taponen è riuscito a condurre la ‘nave’ in porto, quella di Wurz è tristemente naufragata al di fuori della zona punti. Nello spazio di un paio di giri si è visto sfilare dal compagno Stromsted – alla fine sesto -, da uno strepitoso Alessandro Giusti (settimo) e dal trio composto da Christian Ho, dal rimontante Mari Boya e da Bruno Del Pino. Per Ho, singaporiano campione dell’Eurcoup-3 2024, è stato comunque un finale amaro, in quanto sia Boya (ottavo) che Del Pino (nono) lo hanno preceduto sotto la bandiera scacchi. Gara maestosa per Giusti; è vero, partiva nono, ma l’avvio era stato tutt’altro che felice. Da quel momento è iniziata una serie di sorpassi puliti a tal punto da farli sembrare semplici.
Prima Brando Badoer, poi i già menzionati Del Pino e Ho, infine Wurz. È un settimo posto che non dice tutto. Ma chi ha potuto vedere sa che la sua è stata una prestazione che non si vede tutti i giorni. Da segnalare, nelle prime fasi di schermaglia, un incidente (valutato di gara) tra James Wharton, Ivan Domingues e Matias Zagazeta, con la Virtual Safety Car poi intervenuta per qualche istante per permettere una sicura rimozione dei detriti. Peccato per Brando Badoer: galleggiava attorno alla decima posizione, poi (a meno di problemi attualmente a noi ignoti) non ha più retto il passo. Probabile che le sue gomme non ne avessero più. A ogni modo, per il giovane pilota McLaren si è intravisto qualche miglioramento.
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