Sguardo al Passato | Austin 2012: la Ferrari e quella violazione ai sigilli sul cambio di Massa

Quando lotti per un titolo mondiale ogni mossa può farti perdere o guadagnare punti importanti. La storia del Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin non è molto ricca di avvenimenti, ma quei pochi fatti che possiamo andare a notare meritano di essere trattati e discussi. Il Gran P dremioel 2012 risultava fondamentale per la conquista del titolo mondiale: Sebastian Vettel e Fernando Alonso, rispettivamente distanziati di 10 punti della classifica mondiale, arrivarono ad Austin con tantissimi punti interrogativi sulle spalle. Circuito nuovo, asfalto nuovo, clima nuovo e soprattutto zero riscontri sul piano delle previsioni. La lotta per il mondiale al Circuit of the Americas si svolgeva in un terreno completamente inedito per tutti. I riscontri del venerdì non lasciarono però spazio a diverse interpretazioni: l’asfalto freddo e lascio del COTA era una vero e proprio tallone d’Achille per la F2012. Alonso e Massa infatti, nonostante un passo tutto sommato incoraggiante, si ritrovarono con un problema abbastanza serio di temperature agli pneumatici.

I due piloti infatti non riuscivano a portare in temperatura le proprie gomme in maniera rapida, costringendoli a eseguire parecchi giri su mescole non completamente a regime. Una carenza che rischiava di compromettere in maniera seria le qualifiche del sabato. Questo problema, condito dal fatto che una partenza dalle retrovie rischiava di rovinare la gara dei due alfieri della Ferrari, veniva amplificato anche dal fatto che il COTA risultava un circuito completamente nuovo quindi poco gommato e molto sporco. Proprio in tal senso, una simulazione di partenza della Red Bull, mostrava chiaramente che una partenza dal lato sporco rischiava di far perdere parecchie posizione ai piloti posizionati sul lato sinistro dello schieramento. La simulazione metteva ben in evidenza che lo stacco frizione poteva far perdere fino a 7 posizioni, praticamente una partenza in condizioni da bagnato. Questo fattore, in maniera molto determinate, influirà sui risultati della qualifica di Austin. Come da previsione la Red Bull di Vettel centra la pole position del GP con la Ferrari di Alonso che non va oltre la nona posizione (casella di partenza posizionata sul lato sporco della pista).

Felipe Massa centra invece una qualifica piuttosto positiva: considerando le difficoltà della F2012 il brasiliano chiude con una buonissima sesta posizione. E’ proprio questa discrepanza di prestazioni, condite dal fatto che il principale rivale al dominio di Vettel parte dalla parte sporca della pista, che crea un vero e proprio colpo di scena. La scelta della Ferrari può essere chiamata in tanti modi, una decisione presa per la disperazione del momento oppure la mossa di quando ti trovi con le spalle al muro. La Scuderia di Maranello, con l’ok di Massa, rompe i sigilli del cambio della macchina numero 6. Questa azione comporterà 5 posizioni in grigia di penalità al pilota brasiliano della Ferrari. Con questo piccolo gesto la Ferrari farà avanzare Alonso in ottava posizione, quindi su una piazzola “pulita”. Lo stesso Massa verrà arretrato in undicesima posizione, anch’egli nella parte “pulita” della pista. La scelta della Rossa è chiara: se bisogna giocarsi il tutto per tutto Fernando deve essere messo nelle migliori condizioni possibili. Ogni mossa è lecita per il titolo, anche sacrificare il proprio secondo pilota.

Stefano Domenicali commentò così la scelta della Ferrari: “E’ nel nostro stile, il nostro approccio corretto di dire la verità e non raccontare balle. Sappiamo tutti che la parte destra è più performante di quella di sinistra e per rimanere ancorati al primo gruppo abbiamo, in maniera strategica fatto questa scelta, in maniera chiara, come è nel nostro stile parlando con i due piloti; Felipe ha capito e lo ringraziamo, ma chi è in Ferrari lo sa cosa conta per noi e andiamo avanti in questo modo. Dai dati questa dovrebbe essere la scelta giusta, poi lo vedremo tra trequarti d’ora con il via della gara. La Red Bull? Non mi interessa più di tanto cosa faranno. Loro sono forti, vanno bene, partono davanti e se Vettel vince noi dobbiamo arrivare almeno al quarto posto per mantenere aperto il mondiale, poi noi siamo anche il lotta per il secondo posto nella classifica costruttori”.

Dello stesso avviso Felipe Massa: “E’ stata una decisione della squadra per mettere due macchine sul lato pulito della pista, per provare a fare il massimo per aiutare Fernando. E’ meglio partire sul lato pulito, meno perdere posizioni. Proviamo a fare il massimo”. Al termine della corsa lo spagnolo centrò il terzo posto (anche grazie al ritiro di Webber) e il brasiliano uno strepitoso quarto posto al termine di una rimonta davvero pazzesca. Una scelta che provocò tantissime polemiche, anche se una cosa è certa: in quel momento ogni azione risultava fondamentale per tenere aperti i giochi in chiave mondiale.

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