Parlando di cambiamenti regolamentari e diatribe fra le squadre a inizio stagione, non si può non citare ciò che avvenne nel 1998 nei giorni successivi al GP d’Australia.
Dopo un 1997 con tre vittorie, diversi piazzamenti, ma scarsa affidabilità complessiva, la McLaren arriva al 1998 con una vettura estremamente rivoluzionaria. La nuova Freccia d’Argento è progettata da Adrian Newey, appena trasferitosi a Woking dopo aver vinto svariati titoli alla Williams. La MP4/13 è subito velocissima nei test e a Melbourne è semplicemente imprendibile: Hakkinen e Coulthard si giocano la pole fra di loro, e alla domenica arrivano primo e secondo, rifilando un giro di distacco a tutti gli avversari.
Dopo il GP d’Australia, diversi team, e in primis la Ferrari, si scagliano contro un particolare tecnico della McLaren, cioè il terzo pedale. Questo pedale aggiuntivo utilizzato dalla McLaren già dal 1997, aiuta a gestire dinamicamente la ripartizione delle frenata sulle quattro ruote. Le ruote interne vengono rallentate maggiormente rispetto a quelle esterne, migliorando quindi la capacità di inserimento curva della vettura. In Brasile, Ferrari, Williams, e altre tre squadre porgono un reclamo ufficiale contro il Selective breaking della McLaren. La McLaren si difende, sostenendo che quel dispositivo è già stato giudicato regolare dalla FIA. Non solo: gli avversari che propogono il reclamo nel giovedì delle verifiche tecniche, non giudicavano il Selective Braking illegale nei mesi precedenti. La Williams lo aveva già provato senza successo a Jerez, mentre la Ferrari aveva intenzione di implementare sulla macchina il terzo pedale nel breve periodo, secondo quanto detto da Jean Todt e quanto affermato anche da Gianfranco Mazzoni nella telecronaca del GP d’Australia.
Tuttavia, con una giravolta nell’interpretazione del regolamento, le verifiche tecniche sanciscono che il terzo pedale della McLaren è irregolare. Il team di Woking incassa il colpo e non presenta appello contro la decisione dei commissari. La McLaren disputa il GP del Brasile con i due pedali tradizionali e realizza un’altra doppietta. Il terzo classificato, Michael Schumacher, accusa un distacco di un minuto.
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