Il Gran Premio d’Australia è l’ultima prova del Campionato del Mondo di Formula 1 1988. L’intero Circus arrivò ad Adelaide con ben poco da chiedere in termini di classifiche, visto che entrambi i titoli erano già stati assegnati ad Ayrton Senna e alla McLaren-Honda.
La pole del Gran Premio fu conquistata proprio dal Campione del Mondo, la tredicesima della stagione, seguito dal team mate Alain Prost e dalla Williams motorizzata Judd di Nigel Mansell. Gerard Berger, alfiere della Ferrari, chiuse la propria qualifica in quarta posizione, seguito da Nelson Piquet, Riccardo Patrese e Derek Warwick. Da notare la massiccia presenza di piloti italiani in griglia, visto che si presentarono ai nastri di partenza della corsa Alessandro Nannini, Ivan Capelli, Alex Caffi, Michele Alboreto, Pierluigi Martini, Andrea De Cesaris, Cesare Modena e Piercarlo Ghinzani. Non si qualificò alla corsa, invece, Gabriele Tarquini.
In partenza Prost riuscì a superare Senna, posizionandosi in testa alla corsa. Senna, autore di una partenza non proprio perfetta, si piazzò in seconda posizione, seguito da Berger, Piquet e Mansell. Da notare come il pilota inglese, proprio per via della partenza non perfetta di Senna, tentò alla prima curva il sorpasso al brasiliano, non riuscendo però nell’impresa. Mansell riuscì solamente ad affiancare Ayrton che di tutta risposta riuscì a chiudere la porta. Il pilota della Williams si ritrovò quindi a perdere due posizioni, precisamente quelle su Berger e Piquet. Da notare il ritiro della seconda Ferrari di Alboreto a causa di un contatto con Caffi. Il ritmo impresso da Prost fu subito incredibile e il pilota della McLaren, grazie anche alla propria sete di rivincita dopo la sconfitta di Suzuka, mise tra se e Senna ben 5 secondi nei primi cinque giri.
Dopo qualche tornata la McLaren-Honda del brasiliano cominciò ad accusare alcuni problemi al cambio, fattore che costrinse Senna ad alzare vertiginosamente i propri tempi. Di questa situazione ne approfittò Berger con la sua Ferrari, ricucendo il proprio distacco dalla McLaren e ottenendo il sorpasso dopo pochissimi giri. La manovra dell’austriaco fu l’inizio di una grande rimonta: l’alfiere della Ferrari, infatti, cominciò a inanellare una serie di tornate impressionanti, attaccandosi in poco tempo nei tubi di scarico di Prost. Berger completò il proprio sorpasso durante il quattordicesimo giro. La gioia all’interno della Ferrari duro però ben poco: durante il ventiquattresimo giro, infatti, Berger dovette abbandonare la corsa per un contatto con la Ligier di Arnoux. Il pilota francese ignorò le bandiere blu durante il doppiaggio e questo fattore, unito a un piccolo problema all’impianto frenante alla vettura dell’austriaco, provocò un gran incidente che mise fuori gara entrambi i piloti. Un triste epilogo per Berger e la Ferrari, visto che entrambi già pregustavano il sapore della vittoria La Scuderia italiana, infatti, durante il 1988 non riuscì a lottar alla pari con l’armata McLaren e la gara di Adelaide risultò la prima vera occasione per battere in pista le vetture di Senna e Prost. Nelle interviste post gara Arnoux dichiarò di non aver visto la Ferrari di Berger, scusandosi per aver rovinato la sua gara. Da li in poi fu un monologo McLaren, con Alain Prost che tagliò per primo il traguardo, seguito da Ayrton Senna e da Nelson Piquet, quest’ultimo autore di una bella lotta con Patrese e Boutsen. Dopo circa 25 anni di assenza, i motori turbo torneranno a rombare all’interno di una vettura di Formula 1 e siamo certi che per molti, il prossimo week-end all’Albert Park, sarà un fine settimana davvero emozionante dal punto di vista storico.
CLASSIFICA FINALE GP AUSTRALIA 1988
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