Il 3 giugno 1984 si disputa il Gran Premio di Monaco, classico appuntamento del mondiale di Formula 1. Da tutti, questo viene ricordato come il gran premio che ha fatto conoscere a tutto il mondo il talento di Ayrton Senna da Silva, giovane pilota brasiliano della Toleman-Hart.
A conquistare la pole sulle stradine del Principato è Alain Prost, al volante della McLaren- TAG Porsche. Prost riesce a precedere di poco meno di un decimo la Lotus di Mansell. In seconda fila le due Ferrari, con Arnoux terzo e Michele Alboreto in quarta posizione, poi le Renault di Warwick e Tambay. Senna è tredicesimo. Non si qualificano la Alfa Romeo di Cheever e Martin Brundle con la Tyrrell.
GARA – Il gran premio si corre sotto una pioggia battente. L’asfalto è scivoloso, e il cielo non fa presagire una diminuzione dell’acquazzone abbattutosi a Montecarlo. Lo start viene rimandato a causa della pista troppo bagnata, e per motivi di sicurezza i piloti chiedono che venga bagnato anche il tratto di pista del Tunnel. Dopo tre quarti d’ora la direzione corsa decide che il tracciato è praticabile, e viene dato il via. Prost riesce a tenere dietro Mansell. Warwick e Arnoux si toccano alla Saint Devote: Arnoux prosegue, ma Warwick è costretto al ritiro. Anche Tambay rimane coinvolto nell’incidente, e quindi entrambe le Renault sono fuorigioco al primo giro. Dopo il primo giro Prost guida la corsa, davanti a Mansell, Arnoux, Alboreto, Lauda e Rosberg.
Prost cerca di scappare via, ma Mansell tiene bene il passo. Le Ferrari invece perdono terreno, e al quarto giro Lauda riesce a superare Alboreto al Loews e a prendersi la quarta piazza, e al sesto passaggio scavalca anche Arnoux nella salita Massenet. All’ottavo Alboreto finisce lungo a aint Devote e perde diverse posizioni, mentre Senna continua a recuperare posizioni e si porta in scia alla Williams di Keke Rosberg. Senna rischia grosso per una scordolata alla chicane del Porto, ma riesce a tenere la vettura e a proseguire senza difficoltà.
Al nono giro Corrado Fabi si ferma per un problema tecnico prima del Tunnel. La regia stacca l’immagine e non mostra il sorpasso di Mansell su Prost. Il Leone approfitta di un errore del Professore: Prost, infatti, non vede che i commissari stanno spingendo la vettura di Corrado Fabi per spostarla in una posizione sicura, e per sbaglio colpisce un commissario, che fortunatamente se la cava senza troppe conseguenze. Mansell è in testa e cerca di ampliare il gap tra lui e Prost. Ma al sedicesimo giro ecco Mansell perde il controllo della vettura al Massenet e urta col posteriore della vettura contro il guardrail! Nel cozzo si piega l’alettone posteriore della sua Lotus-Renault. Mansell è costretto al ritiro, e la stessa sorte tocca a Piquet (Brabham-BMW). La pioggia aumenta d’intensità, ma il giovane Ayrton Senna sembra non accorgersene, perchè si libera senza problemi di Rosberg e Arnoux e in pochissimi giri prende anche la McLaren di Lauda. Al diciannovesimo passaggio uno scatenato Senna affianca Lauda sul rettifilo del traguardo e lo sorpassa all’esterno, prendendosi la seconda posizione e mettendosi alla caccia del leader della gara Prost.
Il gap tra Prost e Senna è consistente, ma il brasiliano guida in maniera magistrale e recupera moltissimi secondi sulla McLaren del francese. Anche l’altra McLaren, quella di Lauda, non se la passa bene: Arnoux, Bellof e Rosberg sono vicinissimi all’ex pilota della Ferrari. Lauda spinge per staccare i rivali, ma finisce in testacoda al Casinò e la sua corsa è bella che andata.
Ora c’è Arnoux in terza posizione, ma Bellof (Tyrrell) è più veloce, e dopo qualche giro riesce a passarlo al Mirabeau.
La pioggia aumenta d’intensità e Prost guida con circospezione, ma dietro Senna non molla e comincia a recuperare anche 3-4 secondi al giro su Prost. A questo punto il francese passa sotto il traguardo col braccio alzato chiedendo la sospensione della gara, tuttavia la corsa prosegue, e Senna arriva a due secondi da Prost. Ma ecco che viene sventolata la bandiera rossa, ma anche la bandiera a scacchi. La gara finisce al trentaduesimo giro: vince Prost. Ayrton Senna, alla sua sesta gara in Formula 1, porta incredibilmente sul podio la Toleman. Terzo è Bellof, davanti ad Arnoux, Rosberg e De Angelis.
Siccome non si sono completati i due terzi di gran premio, ai piloti viene attribuito un punteggio dimezzato, e questo fatto costerà a Prost il titolo iridato 1984, dato che Lauda lo precederà per mezzo punto.
Va anche segnalato che la classifica della gara verrà rivista in seguito all’esclusione dal mondiale della Tyrrell. Bellof viene “depennato”, e il podio viene attribuito al ferrarista Arnoux.
CLASSIFICA FINALE GP MONACO 1984
Pos | Nº | Pilota | Costruttore | Tempo/Ritiro |
---|---|---|---|---|
1 | 7 | Alain Prost | McLaren TAG Porsche | 1:01:07.740 |
2 | 19 | Ayrton Senna | Toleman Hart | + 7.446 |
3 | 28 | René Arnoux | Ferrari | + 29.077 |
4 | 6 | Keke Rosberg | Williams Honda | + 35.246 |
5 | 11 | Elio De Angelis | Lotus Renault | + 44.439 |
6 | 27 | Michele Alboreto | Ferrari | + 1 Giro |
7 | 24 | Piercarlo Ghinzani | Osella Alfa Romeo | + 1 Giro |
8 | 5 | Jacques Laffite | Williams Honda | + 1 Giro |
SQ | 4 | Stefan Bellof | Tyrrell Ford | Squalificato |
Rit | 22 | Riccardo Patrese | Alfa Romeo | Sterzo |
Rit | 8 | Niki Lauda | McLaren TAG Porsche | Testacoda |
Rit | 14 | Manfred Winkelhock | ATS BMW | Testacoda |
Rit | 12 | Nigel Mansell | Lotus Renault | Testacoda |
Rit | 1 | Nelson Piquet | Brabham BMW | Probl. Elettrici |
Rit | 25 | François Hesnault | Ligier Renault | Probl. Elettrici |
Rit | 2 | Corrado Fabi | Brabham BMW | Probl. Elettrici |
Rit | 20 | Johnny Cecotto | Toleman Hart | Testacoda |
Rit | 16 | Derek Warwick | Renault | Collisione |
Rit | 15 | Patrick Tambay | Renault | Collisione |
Rit | 26 | Andrea De Cesaris | Ligier Renault | Incidente |
NQ | 17 | Marc Surer | Arrows Ford | |
NQ | 3 | Martin Brundle | Tyrrell Ford | |
NQ | 23 | Eddie Cheever | Alfa Romeo | |
NQ | 18 | Thierry Boutsen | Arrows BMW | |
NQ | 10 | Jonathan Palmer | RAM Hart | |
NQ | 21 | Mauro Baldi | Spirit Hart | |
NQ | 9 | Philippe Alliot | RAM Hart |
MONACO ’84: RIVELAZIONE SENNA
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Prima scorrettezza di Prost…paura di Senna e della troppa pioggia chiede a Balestre suo amico di fermare la gara
Godo nel fatto che questa scorrettezza sia costata il titolo a Prost 😀
A mio avviso questo gran premio più che del “miracolo” di Senna andrebbe ricordato come il gran premio di Bellof, infatti Bellof aveva dei tempi sul giro miglior sia di quelli si Senna che di
Prost e inoltre lui era partito dall’ultima posizione; perciò se la gara non fosse stata interrotta probabilmente si sarebbe assistito ad un duello Senna-Bellof e a mio avviso la vittoria di quest’ultimo.