Il Gran Premio del Brasile 2012, dopo 71 giri ricchi di emozioni e colpi di scena come non mai, ha espresso un chiaro verdetto sul mondiale piloti: Vettel, col sesto posto ottenuto in pista, è campione del mondo. Al ferrarista Fernando Alonso, giunto sul traguardo in seconda posizione, non è riuscita la rimonta. La prestazione di Vettel è stata superlativa, con una rimonta incredibile dopo aver corso tutta la gara con la vettura danneggiata, cortesia di un contatto di Bruno Senna. La stampa specializzata e gran parte del paddock celebrano Vettel. La Ferrari gli fa i complimenti di rito, ma sottolineando che senza il “killer” Grosjean in Belgio e “San Newey”, Alonso avrebbe vinto il titolo. Proprio Alonso, a fine gara, dirà quasi subito: “Nell’economia del campionato hanno pesato molto gli incidenti di Spa e Suzuka, oltre ad alcune decisioni strane riguardo ad alcune penalità, dove forse abbiamo perso punti anche lì (cioè Abu Dhabi e la mancata estromissione di Vettel dalla gara per aver girato nelle qualifiche con meno benzina di quanto consentito, ndr)”.
Ma due giorni dopo la gara un video pubblicato su You Tube mostra che Sebastian Vettel, nella sua rimonta nei primi giri del Gran Premio del Brasile, ha effettuato un sorpasso sulla Toro Rosso di Vergne in regime di bandiere gialle. Un altro video svela anche un sorpasso su Kobayashi con bandiere gialle. Il web è una polveriera in Italia, perché se Vettel ha veramente passato Vergne e Kobayashi in regime di bandiere gialle, allora potrebbe riaprirsi la storia del mondiale 2012.
Si scopre subito che il sorpasso su Kobayashi è regolare: il led luminoso non è giallo, bensì giallorosso, ad indicare che la pista è scivolosa. Proprio in quei giri la pioggia era aumentata d’intensità. Sul secondo sorpasso invece ci sono molti dubbi: Vettel passa effettivamente Vergne in un tratto contrassegnato da un led luminoso giallo, e la manovra viene terminata prima di arrivare al led verde, ma fra le due parti della pista divise dai led luminosi c’è un commissario che sventola la bandiera verde.
La Ferrari e Alonso vogliono fare chiarezza sulla questione, perché se Vettel ha passato Vergne con bandiere gialle il titolo deve finire a Maranello. Alonso su Twitter è piuttosto esplicito sui suoi pensieri: “Se tutto va come deve andare, io sono il campione del mondo.” La Ferrari giovedì decide quindi di indirizzare al presidente della FIA Jean Todt una lettera di chiarimenti in merito al sorpasso di Vettel con bandiere gialle, scavalcando la persona competente, cioè Charlie Whiting, e tramite Twitter comunica ai tifosi di aver chiesto ufficialmente dei chiarimenti alla FIA. Alonso, Domenicali e Montezemolo auspicano spiegazioni ufficiali nel merito, e in caso di irregolarità da parte di Vettel auspicano una penalizzazione di venti secondi sul tempo complessivo per il pilota della Red Bull, che consegnerebbe il titolo ad Alonso.
Ma la FIA, tramite Charlie Whiting, il venerdì è categorica: il sorpasso di Vettel è regolare. “Fra le due luci gialle e il semaforo verde c’è una bandiera verde sventolata, a una distanza di 350 metri. Vettel ha reagito a questa bandiera. Il sorpasso è da considerarsi regolare.” Ecclestone è infuriato con la Ferrari, rea di aver cercato di ribaltare le sorti del mondiale attraverso la giustizia sportiva, e tuona: “Era andato tutto così bene, una gara e un campionato stupendi, e poi questo problema e nessuno sa cosa succede. Non è da Ferrari comportarsi così. Credo volessero vincere a tutti i costi, ma se guardiamo a cosa hanno fatto in passato… Ora cosa possono fare? Una causa civile? Forse, ma è un caso viziato in partenza, perché le regole prevedono che si debba presentare una protesta entro due ore dalla fine della gara e loro non l’hanno fatto in tempo utile”.
IL SORPASSO DI VETTEL SU VERGNE
Alonso dichiara brevemente: “Non mi interessa cosa possano pensare di me, ma era giusto per i tifosi della Ferrari chiedere lumi alla FIA sulla vicenda.” Dichiarazioni identiche arrivano da Domenicali, mentre Montezemolo risponde direttamente ad Ecclestone, ribattendo: “Bisogna avere rispetto per le persone molto anziane, soprattutto quando non riescono più a controllare le parole. Spesso l’anzianità non è compatibile con certi ruoli di responsabilità.”
La stagione 2012 sarà ricordata come una delle più belle di sempre, ma anche come quella che si chiuse ufficialmente sette giorni dopo l’ultima gara; tanto ci è voluto per spegnere definitivamente le polemiche sulla legittimità del titolo di Sebastian Vettel.
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