Sguardo al Passato | Tutte le scuderie a punti all'esordio

Nella lunga storia della Formula 1, che nel 2015 ha celebrato il suo 65° anniversario da quel lontano GP Gran Bretagna del 1950, sono state numerose le scuderie che hanno preso parte ad almeno una gara della massima serie automobilistica, ma non tutte hanno avuto la stessa sorte e soprattutto la stessa capacità di imporsi nello spietato mondo quale è il Circus. Ripercorriamo insieme tutti i team che sono riusciti a emergere nella loro gara d’esordio andando a punti, fatta eccezione ovviamente per il 1950.

MERCEDES-BENZ

Fangio 1954

Juan Manuel Fangio con la Mercedes nel 1954

La prima parte della storia della Mercedes si svolge negli anni ’50, precisamente nel biennio 1954-55, dominando la concorrenza in lungo e in largo. Nel 1954, anno del debutto assoluto in Formula 1, la scuderia di Stoccarda ingaggia il campione del mondo argentino Juan Manuel Fangio, che però aveva cominciato il campionato con la Maserati, e ad esso vengono affiancati inizialmente Karl Kling e Hans Herrmann, mentre Hermann Lang si aggiunge ai tre solo nel Gran Premio di Germania. Nella prima gara in Francia Fangio conquista pole position e vittoria, Kling chiude secondo sia in qualifica sia in gara, mentre Herrmann è autore del giro più veloce. Un record assoluto quello dello delle Frecce d’Argento all’esordio, condiviso solo con l’Alfa Romeo del 1950. Nel ritorno alle corse come costruttore nel 2010, la Mercedes non riesce a eguagliare il record del 1954, ma comunque piazza Nico Rosberg e Michael Schumacher a punti, rispettivamente quinto e sesto.

WOLF 

Jody Scheckter

Jody Scheckter nel GP Monaco 1977 con la Wolf

La Wolf Racing motorizzata Ford-Cosworth fu un team canadese fondato da Walter Wolf con la collaborazione di Frank Williams e Patrick Head nel 1976. Fece il suo debutto nel mondiale di Formula 1 nel 1977 con una sola vettura, guidata dal sudafricano Jody Scheckter proveniente dalla Tyrrell. Nel primo Gran Premio della stagione in Argentina, Scheckter riuscì a cogliere un’incredibile vittoria partendo dall’undicesima posizione. Il pilota sudafricano sfruttò le disavventure e i ritiri dei suoi rivali e chiuse la corsa al primo posto davanti al brasiliano Carlos Pace. Durante la prima parte della stagione la Wolf si dimostrò una macchina piuttosto competitiva e Scheckter riuscì a portare a casa altre due vittorie, a Monaco e in Canada.

SAUBER

Letho 1993

J.J. Letho con la Sauber nel 1993

La scuderia elvetica fondata da Peter Sauber partecipò per la prima volta ad un campionato del mondo di Formula 1 nel 1993, con motorizzazione Mercedes. I piloti titolari scelti per quell’anno furono Karl Wendlinger e J.J. Letho. Nel primo Gran Premio del campionato in Sudafrica, proprio Letho riuscì a piazzarsi al quinto posto finale grazie ad una gara solida, portando i primi punti alla Sauber. Il team di Hinwil chiuse poi il 1993 al 6° posto con 12 punti.

 
 
 

TOYOTA

Salo Toyota 2002

Mika Salo con la Toyota nel 2002

La Toyota decide di entrare in Formula 1 all’alba del nuovo millennio, sviluppando la vettura in test privati durante il 2001 e prendendo il via del mondiale soltanto nel 2002. Nel primo appuntamento stagionale in Australia, la domenica in gara succede di tutto soprattutto in partenza, con l’incidente a inizio gruppo tra Ralf Schumacher e Rubens Barrichello che crea il caos. Al traguardo arriveranno soltanto otto piloti e Mika Salo riuscì a portare la sua Toyota al sesto posto, ottenendo così il primo punto iridato per la scuderia nipponica. Tuttavia il risultato non fu particolarmente entusiasmante, dato che al 5° posto si classificò il debuttante Mark Webber con la Minardi, scuderia dalle risorse decisamente più cospicue rispetto al colosso giapponese; difatti nell’arco della stagione la vettura si dimostrò poco competitiva ottenendo scarsi risultati.

RED BULL

Coulthard 2005

David Coulthard con la RB1 del 2005

La Red Bull arriva in Formula 1 nel 2005 rilevando la Jaguar, che non aveva avuto una grandissima fortuna nei primi anni 2000. La scuderia del boss austriaco Dietrich Mateschitz si presenta a Melbourne guidata dal britannico Chris Horner e carica di speranze per il futuro, soprattutto se si pensa a chi avevano scelto come progettista, la “mente” Adrian Newey. Per quanto riguarda i piloti, si cercò di avere il giusto mix tra esperienza e freschezza giovanile, ingaggiando David Coulthard proveniente dalla McLaren, e l’austriaco Christian Klien, che si sarebbe dovuto alternare nel corso dell’anno col campione di Formula 3000 Vitantonio Liuzzi. A Melbourne i due alfieri ottennero un ottimo piazzamento a punti, con lo scozzese 4° ai piedi del podio e il debuttante austriaco 7°.

BRAWNGP

Butt 2009

Jenson Button con la BrawnGP a Melbourne 2009

Avviandoci verso la storia più recente, nel 2009 troviamo la BrawnGP, la scuderia “fenice” rinata dalle ceneri della Honda, che aveva deciso di abbandonare il Circus dopo due stagioni davvero deludenti. Ross Brawn, consapevole del potenziale sviluppato dalla casa nipponica durante l’inverno, acquistò il team con tutti gli stabilimenti per la quota simbolica di una sterlina, ribattezzandola con il proprio nome. Al via del Gran Premio d’Australia 2009 la BrawnGP si presenta con i due piloti che fino all’anno prima avevano corso con il marchio Honda, vale a dire Jenson Button e Rubens Barrichello. L’esordio è davvero stupefacente, con Button sul gradino più alto del podio e Barrichello secondo (aiutato dall’incidente tra Kubica e Vettel degli ultimi giri). Tuttavia la vittoria fu messa in discussione dal ricorso di alcuni team per la questione del doppio diffusore, ritenuti da molti non conforme al regolamento, ma fu subito riconfermata. Alla fine del 2009 Button si laurea campione del mondo con una gara d’anticipo e con lui anche la BrawnGP, che poi scomparirà per lasciare posto alla Mercedes.

HAAS

Grosjean Haas Australia 2016

Romain Grosjean sulla Haas in Australia (2016)

L’ultima impresa che andiamo a raccontare è targata 2016 e porta un nome a stelle e strisce: stiamo parlando ovviamente del team Haas, fondato da Gene Haas e sotto la guida di Gunther Steiner. La scuderia americana si presenta al via della stagione 2016 forte della partnership con la Ferrari, da cui prende l’intero retrotreno oltre alla Power Unit. Il telaio della VF-16 è invece disegnato e progettato dalla Dallara, che va a completare un’asse completamente italo-americano. Nel Gran Premio d’Australia le qualifiche non vanno certamente bene per il neonato team, che si ritrova a occupare la penultima fila con i suoi piloti Romain Grosjean ed Esteban Gutierrez. Tuttavia in gara le cose cambiano. Un terribile incidente tra lo stesso Gutierrez e Fernando Alonso costringe la direzione gara a esporre la bandiera rossa. L’occasione viene presa al balzo dalla Haas, che con un’ottima strategia riesce a portare la #8 del pilota francese addirittura al sesto posto. Grosjean sottolineerà a fine gara l’impresa, definendola al pari di una vittoria.

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