Il Gran Premio di Russia è la 15° tappa della stagione 2015 di Formula 1. Si arriva a Sochi per la seconda volta nella storia, con Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno praticamente ipotecato entrambi i titoli iridati. La scuderia di Brackley ha la possibilità di fare suo il Mondiale Costruttori proprio in terra russa, se riuscirà a conquistare tre punti in più della Ferrari, seconda forza del campionato staccata di ben 169 lunghezze.
FP3: CHE BOTTO DI SAINZ! – Nell’ultimo turno di prove libere del sabato mattina, Carlos Sainz jr. accusa dei problemi alla sua Toro Rosso, colpisce il muretto esterno alla curva 12 e sbatte violentemente contro le barriere al termine di una via di fuga esterna alla curva 13. Lo spagnolo viene estratto dopo diverso tempo dalla vettura in quanto questa è rimasta incastrata nelle barriere di protezione. Nonostante ciò, Sainz resta cosciente per tutto il periodo del soccorso, poi una volta estratto viene trasportato in elicottero in ospedale, dove verrà dichiarato illeso dopo tutti i controlli del caso e una notte in osservazione in ospedale.
QUALIFICHE – Nonostante l’incidente di Sainz abbia danneggiato di molto le protezioni in uscita dalla curva 13, i commissari riescono a riparare il danno in tempo per le qualifiche, che si svolgono all’orario previsto. Rosberg conferma le buone impressioni date durante tutto il weekend e centra la pole position, la terza in stagione (e la seconda consecutiva, ndr), davanti al compagno di squadra Hamilton e alla Williams di Bottas, anche lui apparso molto in forma.
Solo quarta e quinta posizione per le Ferrari di Vettel e Raikkonen, che precedono le due Force india di Hulkenberg e Perez. Negativa la qualifica della Red Bull, che piazza Ricciardo e Kvyat al decimo e all’undicesimo posto, dietro anche la Toro Rosso di Verstappen, così come quella di Massa, che non va oltre la 15° posizione.
CLASSIFICA QUALIFICHE GP RUSSIA 2015
* 25 posizioni di penalità in griglia (Power Unit) ** 20 posizioni di penalità in griglia (Power Unit)
GARA – Carlos Sainz riceve l’ok dei medici e la FIA lo ammette alla gara, facendolo schierare in ultima posizione, dietro anche ai due penalizzati Alonso (McLaren Honda) e Mehri (Marussia).
Allo spegnimento dei cinque semafori rossi, Rosberg mantiene la prima posizione, seguito da Hilton e Bottas, mentre Raikkonen ha uno scatto migliore di Vettel e gli ruba la quarta posizione. Subito dopo il finlandese non esita e supera anche il connazionale della Williams, piazzandosi subito all’inseguimento delle due Mercedes in testa. Nelle retrovie, intanto, Hulkenberg va in testacoda e viene centrato dalla Sauber di Ericsson: entrambi sono costretti al ritiro e la Direzione Gara manda in pista la Safety Car.
Alla ripartenza, Bottas prende la scia di Raikkonen e si riprende la terza posizione. Rosberg, al comando, accusa dei problemi al pedale dell’acceleratore e al settimo giro è costretto ad alzare bandiera bianca, riportando la sua W06-Hybrid ai box.
Al 12° giro Romain Grosjean, fino a quel momento autore di una buona gara, va sullo porco in curva 3, perde il controllo della sua Lotus e sbatte violentemente contro le barriere: Safety Car di nuovo in pista. A questo punto, ne approfittano per fare il primo cambio gomme quattro piloti: Perez (Force India), Ricciardo (Red Bull), Sainz jr. (Toro Rosso) e Button (McLaren).
Alla seconda ripartenza, Vettel prova a passare Raikkonen in curva 1, ma il finlandese deve necessariamente allargare la traiettoria per evitare il contatto e mantiene la posizione tagliando la curva. Per evitare penalità, su consiglio del muretto box, Kimi lascia strada al compagno di squadra poche curve dopo.
Al 26° giro inizia il valzer del primo pit stop per i piloti in testa, con Bottas che precede Raikkonen e Vettel. Il tedesco della Ferrari è quello che ne trae maggiormente vantaggio, balzando in seconda posizione dietro il leader Hamilton, anche lui fermatosi per montare gomme Soft.
La gara si assesta fino al 45° giro, quando Bottas passa Ricciardo per la quarta posizione, mentre Raikkonen subito dietro non riesce nella stessa manovra e dovrà aspettare il successivo ritiro dell’australiano per guadagnare la posizione. Tre giri dopo si ritira anche Sainz per un guasto all’impianto frenante, che lo ha fatto andare in testacoda in curva 13 (la stessa dell’incidente nelle FP3, ndr) e toccare le barriere con l’ala posteriore.
A due giri dal termine, Bottas sfrutta la crisi di gomme di Perez per passarlo in curva 13. Ne approfitta anche Raikkonen, che balza al quarto posto dietro il connazionale della Williams. All’ultimo giro Kimi, spinto dl suo ingegnere di pista che gli urla via radio di rischiare il tutto per tutto, si butta all’interno di Bottas in curva 4, ma il suo tentativo è un vero e proprio azzardo e finisce nel peggiore dei modi. La Williams numero 77 va a muro, mentre la Ferrari arriva al traguardo con una sospensione rotta e sarà classificata all’ottavo posto dopo una penalità di trenta secondi.
Lo scontro tra i due finnici favorisce così Perez, che riporta la Force India a podio dopo il Gran Premio del Bahrain 2014. La vittoria va, invece, a Lewis Hamilton, che precede la Ferrari di Sebastian Vettel. Con questo risultato, la Mercedes si laurea campione del mondo costruttori per la seconda volta nella sua storia.
CLASSIFICA FINALE GP RUSSIA 2015
* 30 secondi di penalità per il contatto con Bottas ** 5 secondi di penalità per aver taglio curva
RACE EDIT GP RUSSIA 2015
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