Gli unici tifosi a poter sorridere a 32 denti dopo il weekend della Malesia sono quelli della Red Bull.
In Malesia, la scuderia della bevanda energetica ha avuto davvero una marcia in più, dominando con Verstappen una gara davvero emozionante.
Il giovane olandese è partito benissimo, insidiando Hamilton praticamente da subito, fino ad arrivare al sorpasso decisisvo alla quarta tornata, dopo aver sfruttato il DRS sul lungo rettilineo ed aver tirato una staccata degna di nota che lo ha portato in testa al Gran Premio della Malesia. Da lì in poi, il messaggio è stato chiaro (e anche il team radio ascoltato in diretta ce lo ha fatto capire): Max ha solo dovuto gestire gomme, consumi e distacchi per vincere in tranquillità. Guardando le statistiche, si può quasi dire che Verstappen ha compiuto un’impresa, mettendo a segno un sorpasso che risulta essere il primo sorpasso subito da Hamilton in questa stagione.
Leggermente diversa è la storia di Ricciardo, che non si è messo in luce come il proprio compagno: l’australiano ha comunque fatto una gara di grande sostanza ma senza riuscire ad avere le prestazioni necessarie per regalare alla Red Bull una doppietta che manca da tanto tempo. Partito dalla quarta posizione, ha anche fatto qualche giro in testa alla gara prima di dover cedere il passo a Verstappen ed a Hamilton.
Per la Red Bull il secondo posto è ormai utopia, anche se la matematica non ha definitivamente chiuso tutte le porte. Per il team anglo-austriaco, il rimpianto è quello di essersi ‘svegliati’ un pò troppo tardi, altrimenti avremmo potuto assistere ad un campionato combattuto come non si vedeva da tempo. Nelle ultime gare, soprattutto a Suzuka, la superiorità della Red Bull, specialmente dal punto di vista telaistico, potrà fare la differenza e riaprire un mondiale (in favore della Ferrari) che sembrava chiuso già dopo il crash di Singapore.
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