La Mercedes va via dall’Italia con un bottino che definire ‘pieno’ sarebbe riduttivo. Venire in Italia, vincere e prenderci anche in giro. Cosa vuoi di più dalla vita?
I tedeschi però hanno messo in mostra tutto quello che hanno, forse Monza ci ha mostrato il vero limite della Mercedes. Più di così, difficilmente possono fare. Ma basta e avanza.
Se hai la strategia migliore, a parità di macchina, vinci. Se hai la macchina inferiore, devi inventarti qualcosa. Detto fatto.
Dopo un sabato comunque soddisfacente visti i valori in campo, la Mercedes ha tirato fuori tutto alla domenica.
La partenza è stata ottima per Hamilton, che non si è fatto intrappolare dalle Ferrari ed è riuscito a mettere pressione a Vettel fino alla quarta curva, quella del misfatto.
Vettel e Hamilton si sono toccati e Vettel si è girato, finendo in fondo al gruppo.
La malizia e la freddezza dell’inglese sono state monumentali: mettere mezza macchina tra il tuo avversario e la curva (a favore) vuol dire costringerlo a farti passare.
A quel punto Hamilton ha attaccato ripetutamente il finlandese della Ferrari senza mai avere successo, visto che l’unico tentativo andato a buon fine ha portato ad una bellissima risposta del pilota Ferrari.
Il tutto mentre Bottas era alle prese con un durissimo Max Verstappen.
Il guizzo della Ferrari, che ha fermato Raikkonen al giro 21 per montare pneumatici Soft, ha messo la Mercedes in difficoltà.
Raikkonen ha infatti recuperato in pochi giri ben cinque secondi a Hamilton, che è tornato in pista in terza posizione dietro Raikkonen.
Con Kimi preda non facile di Hamilton, la Mercedes ha imposto a Bottas di risparmiare gli pneumatici.
A quel punto, la Ferrari era nella trappola delle Mercedes.
Kimi non è mai riuscito ad attaccare Bottas e Lewis si è avvicinato. Il lungo periodo passato dietro al connazionale, ha rovinato le gomme di Raikkonen, che nulla ha potuto quando Hamilton ha attaccato.
Sulla prestazione di Hamilton c’è poco da dire, ma anche Bottas ha rasentato la perfezione in una gara difficilissima per le frecce d’argento.
Il finlandese è stato al servizio della squadra senza pensare al suo piazzamento.
L’azione di Bottas è stata così palese che anche lui stesso lo ha ammesso a fine gara: “Ho cercato di fare tutto il possibile per salire sul podio, anche se la mia missione era quella di tenere dietro Kimi e di rallentarlo”.
Bottas ha battagliato a lungo con Verstappen, ma quest’ultimo è stato sanzionato a causa di una difesa considerata troppo dura dalla Federazione.
Alla fine, grazie alla penalità di Max, Bottas è riuscito a salire sul podio, giusto premio per una prestazione di grandissimo spessore.
Senza una seconda guida di questo livello, difficilmente la Mercedes avrebbe conquistato 40 punti a Monza, ben 22 in più della Ferrari.
Questa superiorità strategica della Mercedes, ha messo la casa di Stoccarda in condizione di poter gestire le prossime gare. In primis quella di Singapore, che dovrebbe essere molto difficile per la Mercedes.
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