Nel fine settimana andrà in scena sul tracciato di Shanghai il terzo appuntamento con il mondiale endurance, iniziato due mesi fa a Silverstone e che ha in seguito fatto tappa al Fuji. La Toyota ha fatto il bello ed il cattivo tempo come ci si poteva aspettare, con la #7 di Kobayashi-Conway-Lopez e la #8 di Buemi-Nakajima-Hartley che sono appaiate in testa alla classifica con 44 punti. Per entrambe le vetture giapponesi una vittoria, una pole ed un secondo posto, per cui l’equilibrio tra i due equipaggi regna al momento sovrano.
La Rebellion #1 di Senna-Nato-Menezes è già staccata di ben 27 lunghezze, ma in Giappone è riuscita ad infastidire a lungo le TS050 Hybrid complice un EoT piuttosto favorevole. In Cina, dove per la prima volta la gara avrà durata di 4 ore e non di 6, sarà l’occasione perfetta anche per le Ginetta di cercare l’assalto alle ibride nipponiche, visto che l’ACO ha deciso di rallentare le Toyota di ben 2,7 secondi al giro a seguito delle prime due vittorie. Domani andranno in scena le prime libere e subito si vedranno gli eventuali cambiamenti dei valori in campo. Da seguire con attenzione la lotta nelle altre categorie, con la Cetilar Racing che tenterà un’impresa per contrastare le Oreca in LMP2 con la meno competitiva Dallara.
In GTE PRO prosegue la lotta a tre tra Porsche, Aston Martin e Ferrari. Il Cavallino aveva iniziato forte il campionato con l’1-2 nelle qualifiche di Silverstone, trasformatosi poi in una doppietta delle 911 RSR in gara. L’Aston ha trovato il successo al Fuji, per cui ora all’appello manca solo la 488 GTE. Shanghai è forse la pista peggiore per la casa di Maranello, in quanto non è mai stata ottenuta una vittoria qui neanche ai tempi della 458 Italia.
Il FIA WEC ha debuttato sin dalla sua prima stagione su questo particolare tracciato. La Toyota è la regina in Cina, dove ha vinto in ben quattro occasioni: nel 2012 fu la TS030 di Wurz-Lapierre a trionfare, passando per la TS040 di Buemi-Davidson che guidò la doppietta nipponica nel 2014. Nel 2013 arrivò l’unico successo dell’Audi, mentre Porsche si è imposta nel biennio 2015-2016. Toyota è tornata in seguito a dominare con la TS050, imponendosi con Buemi-Davidson-Nakajima due stagioni or sono e con Kobayashi-Conway-Lopez lo scorso anno. Molte le edizioni influenzate dal maltempo, come quella del 2015 o dodici mesi fa. Per questo week-end è previsto cielo sereno e temperature gradevoli, dunque l’ipotesi pioggia sembra essere scongiurata.
IL CIRCUITO – Il tracciato è lungo 5451 metri e composto di 16 curve. L’architetto Hermann Tilke lo ha creato secondo i nuovi dettami di sicurezza della Formula 1, categoria nel quale ha debuttato nel lontano 2004 con la vittoria della Ferrari guidata da Rubens Barrichello. La forma di questa pista è caratterizzata dalla somiglianza ( voluta ovviamente) con il carattere cinese ”shang”, che significa ”sopra” o ”salire”. La prima curva è un lungo uncino che va a chiudersi verso destra, punto di numerosi sorpassi. La parte centrale è molto guidata ed è il tratto dove l’ibrido permette di fare la maggior differenza con le vetture a motore termico. Lunghissimo il rettilineo che riporta verso la zona dei box dove spesso si è assistito a splendidi duelli anche decisivi per la vittoria, come quello tra l’Audi di Treluyèr e la Toyota di Wurz nel 2013, che ha visto prevalere il francese.
GLI ORARI – Sabato mattina andranno in scena le qualifiche a partire dalle 7 ora italiana. La gara scatterà domenica alle 5 del mattino e sarà interamente visibile su Eurosport. Le ultime due ore saranno visibili anche su Sportitalia. Per seguire qualifica e gara in diretta sul sito ufficiale del WEC bisogna sottoscrivere un abbonamento acquistando l’intera stagione a 43.99€ oppure il singolo evento a 4.49€.
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