Motor Radio | IndyCar AnteGP con Marco Colletta, Matteo Pittaccio e Fabio Seghetta
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La IndyCar è giunta all’ultimo atto del campionato 2019. Dopo 16 tappe che hanno visto sette diversi vincitori, solo quattro di questi sono arrivati a contendersi il titolo. Sul circuito di Laguna Seca, che fa il suo ritorno in calendario dopo 15 anni di assenza, Josef Newgarden, Alexander Rossi, Simon Pagenaud e Scott Dixon si contenderanno il titolo.
A partire con il favore del pronostico è sicuramente lo statunitense del Team Penske che comanda con 593 punti, il quale può amministrare un vantaggio importante sugli avversari. Il primo di questi, Alexander Rossi, è staccato infatti di 41 punti, mentre il team mate di Newgarden, Pagenaud, è lontano 42 lunghezze. Molto distante e in gioco praticamente solo grazie alla matematica, Scott Dixon è staccato di 85 punti. Per concedersi il sesto titolo dovrebbe ottenere bottino pieno e sperare che Newgarden arrivi ultimo, senza svolgere nemmeno un giro al comando.
A rendere più intrigante il capitolo finale di questo campionato, oltre all’inedito tracciato, mai comparso nel calendario IndyCar, ma solo CART e ChampCar, anche il tradizionale doppio punteggio dell’ultima gara. Questo permetterà a Rossi e Pagenaud di avere qualche chance in più, di potersela giocare con Newgarden, occasione meno probabile in caso di punti assegnati in modo tradizionale.
Weathertech Raceway Laguna Seca
Il tracciato di Monterey, in California, è lungo appena 2.2 miglia (circa 3.6km) e presenta 11 curve. Un circuito molto piccolo, ma che presenta grandi insidie. La prima di questa è curva 2 sulla quale si arriva ad alta velocità dopo un rettilineo in curva. A rendere impervio questo punto è sicuramente la via di fuga che potrebbe creare non pochi grattacapi a chi dovesse incontrarla.
La sezione centrale della pista è caratterizzata è tutta in salita, con diverse curve cieche. Bisognerà studiare molto bene le sue caratteristiche, per ottenere il massimo in qualifica e poi in gara.
Dopo la salita bisogna scendere e il punto cardine di tutto il circuito è il famoso “Cavatappi”. Una chicane sinistra-destra in discesa, teatro dello storico sorpasso di Alex Zanardi su Bryan Herta.
La discesa continua fino all’ultima curva a gomito, molto stretta, con i muri vicini sia all’interno che all’esterno. E’ un ottimo punto per tentare dei sorpassi, ma è anche facile terminare la propria gara in quel punto, in caso di azzardo troppo elevato.
Onboard Lap con Juan Pablo Montoya
Albo d’oro
Come detto in precedenza, il Gran Premio di Monterey, o di Laguna Seca, non fa parte del calendario della massima serie a ruote scoperte statunitense da tre lustri. Dei piloti in pista questo week-end solo Sébastien Bourdais e Ryan Hunter-Reay erano al via della gara del 2004. Né il francese, né l’americano hanno però ottenuto un successo sul tracciato californiano.
A Laguna Seca si sono disputate 22 edizioni dal 1983 al 2004 e il pilota che ha ottenuto più trionfi qui è stato Bobby Rahal, il quale è passato per primo sotto il traguardo dal 1984 al 1987. Oltre a lui, altri cinque piloti hanno ottenuto più di un successo a Monterey, e quattro di questi ci sono riusciti conquistandoli un anno dopo l’altro. Questi sono, in ordine cronologico, Danny Sullivan (1988, 1990), Michael Andretti (1991-92), Paul Tracy (1993-94), Brayn Herta (1998-99) e Patrick Carpentier (2003-04).
Sul tracciato californiano anche tre piloti italiani sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio. Il primo di questi è Teo Fabi che conquistò l’edizione inaugurale nel 1983. Dopo di lui il già citato Alex Zanardi nel 1996 e infine Max Papis nel 2001.
Per quanto riguarda i team, quello capitanato da Roger Penske ha ottenuto 6 vittorie. Segue il Truesport che grazie a Bobby Rahal ha conquistato quattro successi. Segue a quota tre trionfi proprio il team gestito da Rahal, insieme al Fortsythe che ha ottenuto il successo nell’edizione inaugurale del 1983 e nelle ultime due disputate nel 2003 e 2004. Solo due sono invece i successi di Newman/Haas e quelli di Chip Ganassi Racing.
Orari e Streaming
Il grande finale di Laguna Seca si svolgerà all’ora di pranzo californiana, ovvero dopo cena per noi italiani. La bandiera verde è fissata alle ore 21:15 di domenica. Come avvenuto anche nel resto del campionato e come avverrà anche per tutta la prossima stagione, la gara sarà visibile in diretta e in esclusiva sulla piattaforma streaming a pagamento DAZN.
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