Dov’eravamo rimasti? Ah sì, alla sorprendente vittoria in volata di Alex Rins su Marc Marquez; al podio in rimonta di Maverick Vinales; al 4° posto in caduta libera di Valentino Rossi; alle incoraggianti prestazioni di Franco Morbidelli e Andrea Iannone; allo spaventoso incidente fra Fabio Quartararo e Andrea Dovizioso; alla vittoria d’autorità di Augusto Fernandez, e alla conseguente caduta di Alex Marquez; allo strappo finale di Marcos Ramirez su Tony Arbolino e Lorenzo Dalla Porta; alla rimonta folle di Aron Canet. Questi i punti chiave che dovranno essere sviscerati, e dai quali dovremo ripartire per il prossimo Gran Premio, quello di Misano. Delineiamo il quadro della situazione.
MotoGP
Il circus del motomondiale si appresta ad affrontare il weekend italo-sammarinese con poche certezze, forse una: la sempre più probabile vittoria dell’ottavo titolo in carriera per Marc Marquez. Il Cabroncito ha l’occasione di estendere ancor più il suo già enorme vantaggio di 78 punti su Andrea Dovizioso, potendosi anche accontentare di non dare il 110% sino all’ultimo giro, come già dimostrato negli ultimi appuntamenti. Il tortuoso circuito romagnolo, che l’ha visto trionfare già nel 2015 e nel 2017, potrebbe consentire a Marquez di mettere un’importante sigillo morale sul Mondiale, stando attento a non ripetere errori simili al 2014.
E stando attento, soprattutto, alle possibili e concrete insidie. A partire dal suo ultimo combattente, Alex Rins. Il sorpasso alla Woodcote ha rappresentato l’esemplificazione di una maionese di intelligenza, astuzia e strategia, uniche arme a disposizione degli avversari per sconfiggere l’imbattibile. Difficile, ma non impossibile, auspicare una sua vittoria. Il tracciato, in ogni caso, dovrebbe consentire allo spagnolo ed alla Suzuki di destreggiarsi al meglio.
Anche Maverick Vinales, reduce dal podio a Silverstone, potrebbe candidarsi ad un ruolo da protagonista. La voglia di concludere la stagione come miglior pilota Yamaha è forte, e potrebbe fungere alla perfezione come catalizzatore per ambire al podio o a qualcosa di più. La stessa voglia che dovrà avere Andrea Dovizioso di rialzarsi, ancora una volta, e chiudere al più presto la pratica secondo posto nel Mondiale, ormai ultimo obiettivo disponibile.
Ed infine, last but not least, Valentino Rossi. L’idolo di casa sarà chiamato a dover ben figurare davanti all’enorme marea gialla che accorrerà da tutte le parti del mondo. Un buon risultato sulla pista romagnola, partendo dalle ottime sensazioni dei test, potrebbe magicamente invertire la rotta di una stagione molto al di sotto delle aspettative. Spinta casalinga, ovviamente, anche per gli altri italiani – Iannone, Morbidelli, Petrucci – pronti ad affilare le armi e a dare battaglia.
Moto2, Moto3 & MotoE
Grande marasma nelle classi cadette, grazie anche a cadute importanti e vittorie sorprendenti. In Moto2 la caduta di Alex Marquez ha lasciato a bocca aperta, dato lo score sinora impressionante del fratello minore di Marc. A beneficiarne ci ha pensato Augusto Fernandez, precedendo Navarro e Binder. In Moto3 Aron Canet ha, per colpe terze, riaperto i giochi mondiali, trovandosi costretto a rimontare dall’ultima posizione. Bravo Marcos Ramirez ad approfittarne e a cogliere la vittoria, lasciando le briciole ad duo Arbolino-Dalla Porta in testa per tutta la gara.
Importante ritorno, inoltre, per la serie 100% elettrica. Grazie alla vittoria al Red Bull Ring, e alla brutta prestazione di Niki Tuuli, Mike Di Meglio guida ora la classifica generale con 41 punti, seguito da Bradley Smith, 3° in Austria, a 36. e Xavier Simeon a 29. Alex De Angelis, ottimo 4° la scorsa gara, risale in 5° in generale, sperando di poter cogliere un buon risultato sulla pista di casa: lui. che è il vero sammarinese dell’intero roster. Sarà interessante assistere alla nuova ed inedità modalità di gara: i piloti saranno infatti impegnati in 2 gare, una al sabato pomeriggio e l’altra alla domenica mattina.
On board lap
Qualche giro di pista con Pecco Bagnaia.
Il circuito
L’idea di costruire un circuito in questo lembo di pianura romagnola così legata al mutor, prende il via nei primi Anni Sessanta. Disegnato e realizzato sotto l’egida di Enzo Ferrari da un tecnico quale l’ingegner Cavazzuti, i lavori iniziarono nel 1970 e il 4 agosto 1972 venne collaudato: i giornali dell’epoca diedero un ottimo giudizio su quest’impianto. I nomi assegnati alle curve: bruta pela in dialetto, la curva del Tramonto, della Quercia, del Carro, entrarono con familiarità nei discorsi degli appassionati.
Dall’anno della sua inaugurazione fino ai nostri giorni il circuito subì numerosi interventi. Inizialmente il circuito aveva una lunghezza di 3488 metri e dotato di piccoli box all’aperto. Il primo grande stralcio di lavori di modifica vi fu nel 1993, quando si diede avvio all’allungamento del tracciato portandolo a 4060 metri: il circuito diventa così utilizzabile in due versioni corta e lunga. Nello stesso anno si diede anche avvio alla costruzione della nuova palazzina box dotata di più moderne tecnologie e comfort adeguati ai tempi.
Tra il 1996 ed il 1997 viene completato il secondo stralcio di realizzazione dei nuovi box, ampliati per circa il doppio rispetto a quelli del 1993. Nel 1998 ci fu l’estensione a circa 40.000 m2 della zona paddock. Nel 2001 sono state realizzate delle nuove tribune all’altezza della curva del carro per un totale di 5.000 persone (in occasione del Gran Premio del 2007 sono state ribattezzata tribuna A e B). Nel 2005 si sono conclusi i lavori di realizzazione di un nuovo accesso al circuito, che cambia denominazione da Via del Carro, 33 a Via Daijirō Katō, 10 in memoria del giovane pilota giapponese scomparso tragicamente durante una gara del Motomondiale, e che amava soggiornare nella frazione turistica di Portoverde dello stesso comune di Misano Adriatico.
In occasione del ritorno del mondiale di motociclismo nel circuito Santamonica sono state effettuate importanti e radicali modifiche. Prima su tutte l’inversione del senso di marcia che è passato da antiorario ad orario con 8 curve a destra e 5 a sinistra, l’allungamento del circuito a 4180 metri (nella zona dove era già stato precedentemente allungato nel 1993), l’allargamento della pista a 14 metri, l’eliminazione della variante nella zona in prossimità della curva del circuito corto bruta pela, la costruzione di due nuovi lotti di tribune (denominate tribune C e D) che hanno portato la capacità del circuito a circa 52.000 persone, oltre ad altre numerose modifiche in fatto di sicurezza. Nella nuova versione, il 5 settembre 2010 un gravissimo incidente è costato la vita al pilota giapponese della Moto2 Shōya Tomizawa.
La parola a Michelin
“Misano è stato un ottimo evento per noi la scorsa stagione visto che abbiamo assistito a molti giri veloci nelle sessioni con record battuti. Le gomme si sono comportate molto bene per tutto il fine settimana e per la gara erano state utilizzate tutte e sei le mescole. Questo è qualcosa che vogliamo replicare quest’anno e abbiamo una serie di pneumatici per farlo, ovviamente l’asfalto ha un anno in più, quindi dovremo vedere come si comporterà. Misano ci vedrà in pista anche con la MotoE che disputerà due gare durante il fine settimana. Sarà molto interessante vedere come funzionerà e se la strategia di sabato cambierà il modo in cui i piloti affronteranno e pianificheranno la gara di domenica“.
Orari TV
Il Gran Premio sarà disponibile in diretta ed in esclusiva sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HD; in chiaro, in diretta, sul canale TV8.
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