La 59^ edizione della 24 Ore di Daytona prenderà regolarmente il via sabato 30 gennaio nel Road Course del celebre ovale situato in Florida. Numerose le novità, le quali quasi tutte concentrate sulle squadre e i piloti iscritti ad uno degli eventi endurance più radicati nella storia delle corse.
Nonostante gli evidenti e giustificati timori causa Covid-19, IMSA ha messo in piedi una 24 ore a prima vista affascinante per i costruttori e le squadre interessate, tanto da raggiungere un tetto di iscritti pari a 50 vetture. Questo risultato si deve in primis all’inserimento della classe LMP3 ed in secondo luogo all’aumento delle iscrizioni in LMP2, categoria poco considerata negli ultimi anni. Ritrovare 50 auto in pista significa vantare ben tre vetture in più rispetto all’edizione 2019, per di più in un momento tutt’altro che facile per l’America ed il mondo intero.
Tra le novità figura un nuovo format di qualifica che definirà la griglia di partenza in base ai risultati finali della Qualifying Race da 100′ (Motul Pole Award 100) in programma domenica 24 gennaio. Un sistema innovativo che secondo l’organizzatore contribuirà ad elevare l’interesse mediatico in vista della gara vera e propria.
Il ruolo di Grand Marshal è stato assegnato a Pierre Fillon, Presidente dell’ACO. Questa decisione sintetizza alla perfezione la strada che sia IMSA sia ACO percorreranno nei prossimi anni, due istituzioni unite per mantenere vivo e sempre più attraente il mondo delle gare di durata.
PROGRAMMA UFFICIALE ROLEX 24 AT DAYTONA
GIORNO | ORARIO [ITA] | SESSIONE |
Venerdì 22/01 | 17:30 – 18:30 | Prove Libere |
Venerdì 22/01 | 22:15 – 23:30 | Prove Libere 2 |
Sabato 23/01 | 16:30 – 17:30 | Prove Libere 3 |
Sabato 23/01 | 21:00 – 22:05 | Qualifiche Motul Pole Award 100 |
Domenica 24/01 | 01:00 – 03:00 | Prove Libere 4 |
Domenica 24/01 | 16:00 – 16:20 | Warm Up |
Domenica 24/01 | 20:05 – 21:45 | Motul 100 Pole Award Qualifying race |
Giovedì 28/01 | 17:05 – 18:05 | Prove Libere 5 |
Giovedì 28/01 | 21:20 – 22:35 | Prove Libere 6 |
Venerdì 29/01 | 01:15 – 03:00 | Prove Libere 7 |
Venerdì 29/01 | 17:20 – 18:20 | Prove Libere 8 |
Sabato 30/01 | 21:40 | Rolex 24 at Daytona – Partenza |
Domenica 31/01 | 21:40 | Rolex 24 at Daytona – Arrivo |
DPI | FUORI PENSKE, DENTRO GANASSI
La Classe Regina del campionato Sportscar IMSA non subirà cambiamenti circa i costruttori in pista. Confermata dunque la partecipazione di Acura con l’ARX-05, Cadillac con la DPI-V.R e Mazda con la RT24-P. Se le case coinvolte sono uguali, lo stesso non si può dire delle squadre.
Il cambiamento più importante risiede nella separazione tra Acura ed il Team Penske, campioni piloti e costruttori nel 2019 e nel 2020. La struttura di Roger Penske ha deciso di non proseguire l’impegno nelle gare di durata, lasciando libero un posto subito occupato da un altro team decisamente conosciuto: Meyer Shank Racing, laureatosi campione nella classe GTD con la Acura NSX GT3 guidata da Mario Farnbacher e Trent Hindman. La dipartita del Team Penske ha permesso a Michael Shank e Jim Meyer di intensificare i legami con Acura, la quale ha confermato il pieno sostegno al progetto DPi fornendo la vincente ARX-05 alla squadra con sede in Ohio. I piloti scelti per rappresentare Meyer Shank e Acura sono Dane Cameron, Oliver Pla, Juan Pablo Montoya e AJ Allmendinger.
Nuova vettura anche per Wayne Taylor Racing, prima assoluta nelle ultime due edizioni della Rolex 24 at Daytona con la Cadillac DPi-V.R #10 sponsorizzata da Konica Minolta. La squadra gestita da Wayne Taylor in collaborazione con Travis Houge (General Manager) e Brian Pillar (Technical Director) ha stipulato un contratto di fornitura con Acura abbandonando dopo anni il gruppo General Motors. A bordo dell’ARX-05 #10 correranno Ricky Taylor e Filipe Albuquerque, aiutati da Helio Castroneves e Alexander Rossi nelle gare più lunghe.
Se Penske esce di scena, ecco l’ingresso di una squadra caratterizzata da un pedigree di indiscusso livello. Parliamo di Chip Ganassi Racing, pronta a ritornare tra i prototipi nel campionato Sportscar by IMSA dopo l’avventura con Ford in GTLM, classe in cui Ganassi ha ottenuto due vittorie (2017 e 2018). Il reparto corse IMSA/IndyCar con sede a Indianapolis lavorerà in stressa collaborazione con Cadillac, la quale metterà a disposizione una DPi-V.R all’ex pilota di F1 Kevin Magnussen, Renger van der Zande e Scott Dixon, uomo di fiducia del Chip Ganassi Racing.
Rimanendo su Cadillac la lista iscritti presenta un’ulteriore novità. Action Express Racing non si limiterà a schierare la sola DPi-V.R #31 guidata da Pipo Derani, Felipe Nasr, Mike Conway e l’inedito Chase Elliott, in arrivo dal team NASCAR Hendrick Motorsports. In pista scenderà anche la Action Express Racing #48 con i colori dell’Ally Cadillac Racing rappresentati da una line up pluri-titolata. Alla guida ci sarà il 7 volte campione NASCAR Jimmie Johnson accompagnato da Kamui Kobayashi, Simon Pagenaud e Mike Rockenfeller.
L’ultima Cadillac DPi iscritta è la #5 del JDC-Miller Motorsport, a caccia della seconda vittoria a Daytona dopo quella ottenuta nel 2018. I piloti scelti provengono tutti dalla Francia: Sébastien Bourdais condividerà la sfida con Tristan Vautier ed il Campione FIA WEC/24 Ore di Le Mans 2013 Loic Duval.
Per chiudere il discordo DPi citiamo Mazda, nel 2021 iscritta con una sola RT24-P. Il costruttore giapponese, unito al telaista Riley-Multimatic, concentrerà tutti gli sforzi sulla vettura #55 pilotata da Jonathan Bomarito, Harry Tincknell e Oliver Jarvis.
1 | Cadillac Chip Ganassi Racing | Cadillac DPi-V.R | K. Magnussen [DEN] R. v. d. Zande [NED] S. Dixon [NZ] |
5 | JDC-Miller Motorsports | Cadillac DPi-V.R | S. Bourdais [FRA] L. Duval [FRA] T. Vautier [FRA] |
10 | Wayne Taylor Racing | Acura ARX-05 | R. Taylor [USA] F. Albuquerque [POR] A. Rossi [USA] H. Castroneves [BRA] |
31 | Action Express Racing | Cadillac DPi-V.R | P. Derani [BRA] F. Nasr [BRA] M. Conway [UK] C. Elliott [USA] |
48 | Action Express Racing | Cadillac DPi-V.R | J. Johnson [USA] K. Kobayashi [JAP] S. Pagenaud [FRA] M. Rockenfeller [GER] |
55 | Mazda Motorsports | Mazda RT24-P | J. Bomarito [USA] H. Tincknell [UK] O. Jarvis [UK] |
60 | Meyer Shank Racing w/Curb-Agajanian | Acura ARX-05 | D. Cameron [USA] O. Pla [FRA] J. P. Montoya [COL] AJ Allmendinger [USA] |
LMP2 | DIECI AUTO PER RISOLLEVARE LA CATEGORIA
Dopo le sole quattro iscrizioni del 2019 e le cinque del 2020, la classe LMP2 sembra rinascere nel campionato Sportscar IMSA. Proprio in occasione della 59^ edizione della 24 Ore di Daytona ritroveremo una griglia decisamente interessante poiché costituita da dieci vetture dotate di tre telai diversi: Dallara P217, Ligier JS P217 e Oreca 07, tutte spinte dal V8 aspirato da 4,2 litri prodotto e fornito da Gibson. Tra queste spicca proprio l’italiana Dallara, impegnata a Daytona con la squadra tutta italiana del Cetilar Racing, all’ultima gara tra i prototipi prima di iniziare la collaborazione con AF Corse nella classe GTE.
Tra gli altri nomi noti nelle corse di durata figurano Racing Team Nederland, High Class Racing e DragonSpeed. Quest’ultima arriva dalla vittoria del 2020 ma vedendo la differenza di iscritti ripetersi sarà sicuramente più difficile.
8 | Tower Motorsport | Oreca 07-Gibson | J. Farano [CAN] G. Aubry [FRA] M. Vaxiviere [FRA] T. Buret [FRA] |
11 | WIN Autosport | Oreca 07-Gibson | T. Nunez [USA] T. Merril [USA] S. Thomas [USA] M. Bell [UK] |
18 | ERA Motorsport | Oreca 07-Gibson | K. Tilley [UK] D. Merriman [USA] P. L. Chatin [FRA] R. Dalziel [UK] |
20 | High Class Racig | Oreca 07-Gibson | D. Andersen [DEN] A. Fjordbach [DEN] F. Habsburg [AUS] R. Kubica [POL] |
29 | Racing Team Nederland | Oreca 07-Gibson | G. v. d. Garde [NED] J. v. Uitert [NED] F. v. Eerd [NED] C. Milesi [FRA] |
47 | Cetilar Racing | Dallara P217-Gibson | A. Belicchi [ITA] G. Sernagiotto [ITA] R. Lacorte [ITA] A. Fuoco [ITA] |
51 | RWR-Eurasia | Ligier JS-P217Gibson | A. Dillon [USA] C. Ware [USA] S. Yoluc [TUR] |
52 | PR1/Mathiasen Motorsport | Oreca 07-Gibson | N. Lapierre [FRA] S. Huffaker [USA] B. Keating [USA] M. Jensen [DEN] |
81 | DragonSpeed | Oreca 07-Gibson | B. Hanley [UK] R. Hodes [USA] G. Grist [CAN] R. VeeKay [NED] |
82 | DragonSpeed | Oreca 07-Gibson | D. DeFrancesco [CAN] E. Lux [USA] C. Mies [GER] F. Schiller [GER] |
LMP3 | SETTE ISCRITTI PER LA NUOVA CLASSE
L’esordio della categoria LMP3 nell’IMSA SportsCar Championship può definirsi positivo in riferimento alle macchine iscritte. In totale si contano sette vetture divise tra Ligier JS P320 e Duqueine M30-D08, entrambe dotate del V8 da 5,6 litri fornito da Nissan capace di erogare circa 455 CV.
6 | Muehlner Motorsport | Duqueine M30-D08 Nissan | M. Kranz [GER] L. Horr [GER] |
7 | Forty7 Motorsports | Duqueine M30-D08 Nissan | M. Kvamme [USA] R. Norman [USA] C. Finelli [USA] G. Chaves [COL] |
33 | Sean Creech Motorsport | Ligier JS P320-Nissan | J. Barbosa [POR] L. Willsey [USA] Y. Clairay [FRA] W. Boyd [UK] |
38 | Performance Tech Motorsport | Ligier JS P320-Nissan | M. Llarena [ARG] C. Cassels [CAN] R. Lindh [SWE] A. Ori [USA] |
54 | CORE Autosport | Ligier JS P320-Nissan | J. Bennett [USA] C. Braun [USA] G. Kurtz [USA] M. McMurry [USA] |
74 | Riley Motorsport | Ligier JS P320-Nissan | O. Askew [USA] S. Pigot [USA] S. Andrews [AUS] G. Robinson [USA] |
91 | Riley Motorsport | Ligier JS P320-Nissan | J. Cox [USA] A. McCusker [USA] D. Murray [USA] J. Bleekemolen [NED] |
GTLM | CORVETTE, BMW, FERRARI E PORSCHE CONFERMATE
Nella classe regina delle Gran Turismo, denonimata GTLM, non parteciperà più la divisione americana ufficiale di Porsche Racing, uscita di scena a fine 2020 e pronta a ritornare nel 2023 nella nuova categoria LMDH. Sebbene il reparto Factory della casa di Stoccarda non sia iscritto, tra le presenze troviamo la Porsche 911 RSR GTE gestita dal WeatherTech Racing Proton Competion. La squadra consiste nell’unione di WeatherTech Racing, impegnato nella categoria IMSA GTD con Ferrari fino al 2020, e Proton Competition, team vincitore nella classe GTE AM della 24 Ore di Le Mans 2018 e Campione ELMS 2020. Tre dei quattro piloti schierati da WeatherTech – Proton provengono direttamente dal programma Porsche: Richard Lietz sarà affiancato da Kevin Estre e Gianmaria Bruni, mentre il quarto pilota prende il nome di Cooper MacNeil, figlio del proprietario di WeatherTech e collezionista d’auto David MacNeil.
Conseguentemente al ritiro di Porsche Factory, Nick Tandy si accasa in Corvette Racing per partecipare a bordo della C8.R #4 insieme a Tommy Milner ed Alexander Sims, di ritorno nella classe GTLM dopo le due stagioni corse con BMW (2017-2018).
Proprio BMW continuerà a difendere la corona provando a conquistare la terza vittoria consecutiva nel Road Course di Daytona. Schierando due vetture, BMW approfitterà del continuo e concreto sodalizio con Rahal Letterman Lanigan Racing, squadra capitanata da Bobby Rahal, tre volte campione IndyCar (1986, 1987, 1992) e vincitore della Indy500 nel 1986, insieme al famoso presentatore David Letterman e Michael Lanigan, importante figura nell’universo IndyCar.
Così come Porsche, anche Ferrari non va oltre la singola auto iscritta. A rappresentare il Cavallino Rampante sarà ancora Risi Competizione con la 488 GTE #62 guidata da James Calado, Alessandro Pier Guidi, Jules Gounon e Davide Rigon. La speranza per Ferrari e Risi è quella di correre al massimo delle possibilità, evitando a tutti i costi di replicare la brutta prestazione del 2020 causata da un BoP tutt’altro che favorevole.
3 | Corvette Racing | Corvette C8.R | A. Garcia [ESP] J. Taylor [USA] N. Catsburg [NED] |
4 | Corvette Racing | Corvette C8.R | N. Tandy [UK] T. Milner [USA] A. Sims [UK] |
24 | BMW RLL | BMW M8 GTE | J. Edward [USA] J. Krohn [FIN] A. Farfus [BRA] M. Wittmann [GER] |
25 | BMW RLL | BMW M8 GTE | C. De Phillippi [USA] B. Spengler [CAN] P. Eng [AUT] T. Glock [GER] |
62 | Risi Competizione | Ferrari 488 GTE | J. Calado [UK] A. Pier Guidi [ITA] J. Gounon [FRA] D. Rigon [ITA] |
79 | WeatherTech Racing Proton Competition | Porsche 911 RSR-19 | C. MacNeil [USA] R. Lietz [AUT] K. Estre [FRA] G. Bruni [ITA] |
GTD | VENTI AUTO PRONTE A SFIDARSI
La classe più folta è la GTD (GT Daytona), categoria in cui vengono utilizzate vetture aderenti ai regolamenti FIA GT3. Per l’edizione 2021 della 24 Ore di Dayotona sono iscritte ben venti auto di nove costruttori diversi, conferma di quanto sia ancora attraente ed economicamente sostenibile la filosofia GT3.
A difendere il trono sarà Paul Miller Motorsport con la Lamborghini Huracan GT3 EVO adornata dal numero 1 sulla tabella. Il nostro Andrea Caldarelli, Bryan Sellers, Corey Lewis e Madison Snow punteranno a bissare la stupenda vittoria del 2020, sebbene la concorrenza sia ricca di piloti e squadre d’alto valore.
Tra le figure più note ritroveremo Matt Campbell e Laurens Vanthoor, passati alla Porsche del Pfaff Motorsport dopo il ritiro della casa tedesca dalla classe GTLM. Ci sarà spazio anche per Raffaele Marciello, alla prima Daytona in carriera. L’italiano parteciperà a bordo della Mercedes AMG GT3 del SunEnergy1 Racing, condividendo l’abitacolo con Luca Stolz, Mikael Grenier e Kenny Habul. A rappresentare il tricolore oltreoceano saranno anche Matteo Cressoni con Ferrari AF Corse, Mirko Bortolotti e Marco Mapelli, entrambi piloti della Lamborghini Huracan gestita da Grasser GRT.
Non mancano sicuramente dei volti conosciuti, sia nell’ambito delle ruote scoperte sia riguardo le categorie GT: Zach Veach , ormai non più legato ad Andretti Autosport in IndyCar, è iscritto con la Lexus RC F GT3 di Vasser Sullivan. Il suo sostituto Colton Herta sarà di nuovo a Daytona con la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport. JR Hildebrand parteciperà al volante dell’Audi R8 LMS GT3 dell’NTE Sport, Ryan Briscoe e Ed Jones saranno due dei quattro portacolori di Scuderia Corsa. Earl Bamber affiancherà Katherine Legge, Christina Nielsen e Rob Ferriol nel Team Hardpoint EBM e Patrick Pilet cercherà la gloria con la Porsche 911 GT3 R di Black Swan Racing. In sintesi, la classe GTD non è mai stata così in forma.
1 | Paul Miller Motorsports | Lamborghini Huracan GT3 Evo | B. Sellers [USA] C. Lewis [USA] M. Snow [USA] A. Caldarelli [ITA] |
9 | Pfaff Motorsports | Porsche 911 GT3 R | Z. Robichon [CAN] L. Vanthoor [BEL] M. Campbell [AUS] L. Kern [GER] |
12 | Vasser Sullivan | Lexus RC F GT3 | F. Montecalvo [USA] Z. Veach [USA] R. Megennis [USA] T. Bell [USA] |
14 | Vasser Sullivan | Lexus RC F GT3 | Jack Hawksworth [UK] O. Gavin [UK] A. Telitz [USA] K. Kirkwood [USA] |
16 | Wright Motorsports | Porsche 911 RSR GT3 R | P. Long [USA] R. Hardwick [USA] K. Bachler [AUT] J. Heylen [BEL] |
19 | GRT Grasser Racing Team | Lamborghini Huracan GT3 Evo | M. Goikhberg [RUS] A. Costa [SPA] F. Perera [FRA] T. Zimmerman [GER] |
21 | AF Corse | Ferrari 488 GT3 Evo | M. Cressoni [ITA] S. Mann [USA] N. Nielsen [DEN] D. Serra [BRA] |
23 | Heart of Racing Team | Aston Martin Vantage GT3 | R. de Angelis [CAN] I. James [UK] D. Turner [UK] R. Gunn [UK] |
28 | Alegra Motorsports | Mercedes AMG GT3 | D. Morad [CAN] M. de Quesada [USA] M. Buhk [GER] B. Johnson [USA] |
42 | NTE Sport | Audi R8 LMS GT3 | JR Hildebrand [USA] A. Davis [USA] A. Metni [USA] D. Yount [USA] |
44 | Magnus – Archangel | Acura NSX GT3 Evo | A. Lally [USA] J. Potter [USA] S. Pumpelly [USA] M. Farnbacher [GER] |
57 | HTP Winward Motorsport | Mercedes AMG GT3 | R. Ward [USA] I. Dontje [NED] P. Ellis [UK] M. Engel [GER] |
63 | Scuderia Corsa | Ferrari 488 GT3 Evo | B. Curtis [USA] M. Gomes [BRA] E. Jones [SAF] R. Briscoe [AUS] |
64 | Team TGM | Porsche 911 GT3 R | T. Giovanis [USA] H. Plumb [USA] M. Plumb [USA] O. Trinkler [USA] |
75 | SunEnergy1 Racing | Mercedes AMG GT3 | M. Grenier [CAN] R. Marciello [ITA] L. Stolz [GER] K. Habul [AUS] |
88 | Team Hardpoint EBM | Porsche 911 GT3 R | R. Ferriol [USA] E. Bamber [AUS] K. Legge [UK] C. Nielsen [DEN] |
96 | Turner Motorsport | BMW M6 GT3 | B. Auberlen [USA] R. Foley [USA] C. Herta [USA] A. Read [AUS] |
97 | TF Sport | Aston Martin Vantage GT3 | C. Eastwood [IRE] R. Westbrook [UK] M. Root [USA] B. Keating [USA] |
111 | Grasser GRT | Lamborghini Huracan GT3 Evo | M. Bortolotti [ITA] M. Mapelli [ITA] S. Schothorst [NED] R. Ineichen [SWI] |
540 | Black Swan Racing | Porsche 911 GT3 R | P. Pilet [FRA] T. Pappas [USA] L. ten Voorde [NED] P. Lindsey [USA] |
DAYTONA ROAD COURSE | LA PISTA
Il tracciato di Daytona è situtato in Florida, presso la città di Daytona Beach. La costruzione dell’impianto iniziò nel 1957 e due anni dopo venne aperto alle competizioni ed al pubblico. La 24 Ore di Daytona non si corre nello storico tri-ovale da 2,5 miglia, bensì nel circuito interno composto da dodici curve e lungo 3,5 miglia (pari a 5,7 km). Nonostante il layout sia diverso, i piloti e le vetture percorrono una buona parte del tempo con il pedale dell’acceleratore premuto al 100% essendo comunque utilizzate le sopraelevate. Quest’ultime rimangono invariate rispetto al tri-ovale, perciò anche nella versione Road Course si ritrovano i 31° di banking delle curve 7 e 12. Anche la zona del traguardo sfrutta un’inclinazione pari a 18°.
Due sono le zone critiche: la frenata di curva 1 e la variante Bus Stop. La prima si contraddistingue per un netto cambio di pendenza tra i 18° di banking del “rettilineo” principale e l’improvvisa piattezza del circuito interno. In questa zona la macchina, che sia una DPi o una GT, tende a perdere aderenza al posteriore siccome si azionano i freni mentre si percorre il dislivello con le ruote già in fase di sterzata.
Il secondo punto critico, definito Bus Stop, si individua nella doppia chicane delle curve 8-9-10-11. In una zona così rapida è richiesta un’alta precisione, unita ad una velocità di percorrenza e uscita che non deve mai mancare in virtù della sopraelevata successiva. Uno dei problemi riscontrati dai piloti in questo tratto si ritrova nei doppiaggi tra Prototipi e GT. Si può superare una vettura più lenta in ingresso, oppure si può attendere l’uscita per sfruttare più spazio. Risulta quasi impossibile, invece, scavalcare una vettura doppiata nella fase centrale, troppo stretta e angusta per consentire questo tipo di manovra.
24 ORE DAYTONA | LE ORIGINI DEL MITO
Le origini della 24 Ore di Daytona risalgono agli anni ’60, quando l’autodromo iniziava ad essere identificato come uno dei centri del Motorsport americano. Benché il format attuale preveda un intero giorno di gara, i primi eventi a Daytona dedicati alle vetture sport-prototipi si corsero su distanza ridotte. Nel 1962 andò in scena la 3 Ore di Daytona, seguita nel 1964 da una prova endurance sulla distanza di 2000 km. Due anni dopo, tra il 5 ed il 6 febbraio 1966, la gara diventò una 24 ore a tutti effetti, anche a causa delle costanti pressioni imposte da Ford nei confronti dell’organizzatore, il tutto per preparare al meglio la sfida con Ferrari a Le Mans. La prima edizione in assoluto della 24 Ore di Daytona fu vinta dalla Ford GT 40 Mk II preparata dal team Shelby e guidata dall’inglese Ken Miles e dall’americano Lloy Ruby.
Ferrari si prese la rinvicita l’anno seguente con la vittoria della 330 P4 #23 pilotata alla perfezione da Lorenzo Bandini e Chris Amon. Indimenticabile la parata sotto la bandiera a scacchi, organizzata per rispondere a quella decisa da Ford con la tripletta di Le Mans ’66. La Ferrari P4 #23 arrivò sul traguardo insieme alla #20 di Parkes-Scarfiotti e alla 412P #24 del team N.A.R.T guidata da Rodriguez e Guichet.
Queste due prime edizioni della 24 Ore di Daytona permisero all’evento stesso di trasformarsi in uno degli appuntamenti più attesi tra le gare di durata. L’unico anno in cui la gara si corse su una distanza ridotta fu il 1972 (6 Ore) a causa della crisi energetica che comportò la cancellazione dell’edizione 1974.
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