Un’altra sorpresa al vertice dopo la Rebellion nelle prime libere. Nella FP2 di Shanghai, la Ginetta #6 del Team LNT è al comando della classifica con un 1:48.127 fatto segnare da Guy Smith. Attenzione però alla Toyota che comincia a farsi vedere: la TS050 #8 di Brendon Hartley è seconda a soli 61 millesimi dalla vetta, mentre la vettura gemella #7 è quarta a quasi 7 decimi con Kamui Kobayashi. Nel mezzo la Rebellion #1 con Gustavo Menezes in terza posizione ad un decimo da Smith, chiude la classifica LMP1 la Ginetta #5 con Jordan King.
In LMP2 persegue la leadership della Cool Racing, con la Oreca #42 guidata da Antonin Borga che è davanti a tutti con un 1:49.754. Un grandissimo tempo per il pilota del team elvetico, che si mette a meno di un secondo dalla Ginetta #5 che chiude lo schieramento della classe regina. Al secondo posto c’è la Oreca #22 della United Autosports con Paul Di Resta a 643 millesimi, a seguire troviamo Mark Patterson con la High Class Racing #33, prima Oreca gommata Goodyear in classifica. Rimane ultima nella classe la Dallara #47 della Cetilar Racing.
Continua invece l’equilibrio nelle classi GT. A partire dalle GTE Pro, in cui la Ferrari #71 di Miguel Molina si prende il primo posto sul finale della FP2. Il pilota della AF Corse ha messo a segno un 2:00.036 e lascia ben sperare ai tifosi del Cavallino dopo le prime due gare sfortunate. Dietro ci sono le due Aston Martin #97 e #95 di Martin e Sorensen, seguono le due Porsche di Christensen e Lietz. In GTE Am è ancora Porsche a dettare legge: davanti c’è la 911 #77 della Dempsey-Proton Competition, seguita dalla Aston #90 della TF Sport e dalla Porsche #78 della Proton Competition.
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