Dopo le scintille della sessione mattutina, la Toyota ha deciso di mettere in chiaro le cose nel pomeriggio del Fuji dove sono andate in scena le seconde libere. A dettare legge è ancora una volta la TS050 Hybrid #8, che dopo il miglior tempo di Sèbastien Buemi nel primo turno si è riproposta in testa grazie a Kazuki Nakajima. Il pilota di casa ha girato in 1’25”623, con dei tempi che sono ancora lontani di circa tre secondi rispetto alla pole dell’anno passato.
Questo fa capire quanto margine abbia ancora nel taschino la casa giapponese, che nonostante ciò ha nettamente staccato la concorrenza. Al secondo posto c’è infatti la Rebellion #1 di Norman Nato, che in 1’27”042 si è vista rifilare quasi un secondo e mezzo dal battistrada. Un gap decisamente notevole, mentre hanno fatto progressi rispetto al mattino le Ginetta del Team LNT. Buono il terzo tempo di Egor Orudzhev sulla #5, ad oltre mezzo secondo dalla vettura elvetica. Quarta la gemella #6 con Charlie Robertson al volante. Lavoro diverso per la Toyota #7 che è solo quinta con Mike Conway, accreditata di un poco rilevante 1’28”171. L’equipaggio vincitore a Silverstone si è concentrato sul passo gara, dunque non sorprende l’evidente ritardo dalla gemella al comando.
In classe LMP2 comanda l’Oreca 07 Gibson #28 con Anthony Davidson, vincitore di questo appuntamento nel 2014 e nel 2017 in classe regina. Il britannico ha girato in 1’29”633, rifilando mezzo secondo a Keita Yamashita sulla #33 dell’High Class Racing. Nettamente ultima di classe in ottava posizione la Dallara #47 del Cetilar Racing con Andrea Belicchi. Il pilota di Parma ha girato in 1’31”836, ad oltre due secondi dal leader della classifica. Troppo netto il ritardo della vettura italiana dalle Oreca, vere dominatrici della categoria da due anni a questa parte.
Continua la grande lotta tra Porsche e Ferrari in classe GTE PRO. Al comando ancora la 911 RSR, in particolare la #92 di Michael Christensen che ha girato in 1’38”214. La 488 GTE #51 dell’AF Corse con James Calado alla guida mette il fiato sul collo alla vettura tedesca, visto il ritardo di appena 38 millesimi. Terza la Porsche #91 con Richard Lietz, con i primi tre che sono racchiusi in poco più di un decimo. Vicinissima anche l’Aston Martin #97 di Maxime Martin, quarto in 1’38”451.
La Porsche comanda anche tra le GTE AM. In prima posizione c’è infatti la #56 del Team Project 1 del nostro Matteo Cairoli, accreditato del miglior tempo 1’38”916. A soli 33 millesimi si piazza Ross Gunn sull’Aston #98, mentre la prima Ferrari è la #54 di Giancarlo Fisichella che è sotto il mezzo decimo di ritardo dal leader. Appuntamento a domani con la terza sessione di libere e le qualifiche.
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