Il FIA WEC è finalmente tornato in pista dopo quasi sei mesi di inattività. La Rebellion #1 si è subito issata in testa con Norman Nato sul tracciato di Spa, siglando la miglior prestazione in 2’02”469, confermando il grande potenziale della vettura vincitrice a Shanghai ed Austin. All’inseguimento c’è la rientrante ENSO CLM del team ByKolles, con Oliver Webb che ha portato il prototipo #4 al secondo posto in 2’03”515. Molto male le Toyota, penalizzate da un EoT sicuramente non ottimale. Mike Conway è terzo sulla #7, ma attardato di oltre un secondo da battistrada. Quarta la TS050 Hybrid #8 di Kazuki Nakajima, piuttosto vicina alla gemella.
In classe LMP2 troviamo in vetta l’Oreca 07 Gibson #29 del Racing Team Nederland, con Giedo Van Der Garde al top in 2’03”888. Incredibile il fatto che l’olandese sia ad appena 64 millesimi dalla Toyota di Nakajima, un gap praticamente nullo. Insegue Anthony Davidson sulla #38 del team Jota, mentre Philip Hanson è al terzo posto con la #22 dello United Autosports. Soffre la Dallara #47 del Cetilar Racing, nona di classe con Andrea Belicchi in 2’07”211.
In GTE PRO si fa notare la battaglia tra Porsche ed Aston Martin, con la 911 RSR #92 di Michael Christensen al comando in 2’16”057. Insegue la Vantage #97 di Maxime Martin, indietro di 251 millesimi. Terzo il nostro Gimmi Bruni sulla Porsche #91, mentre al quarto e quinto posto ci sono le Ferrari 488 GTE dell’AF Corse. Alessandro Pier Guidi si è messo alle spalle Davide Rigon, ma il gap dalla vetta è nell’ordine dei sette decimi.
Il Cavallino si rifà in GTE AM, con la #83 di Nicklas Nielsen davanti a tutti in 2’17”853, seguito a ruota dall’Aston #98 condotta da Augusto Farfus. Terzo tempo per la Porsche #56 del nostro Matteo Cairoli. Domani ci saranno le qualifiche, con la Rebellion super-favorita in questo ritorno del WEC sul tracciato di Spa.
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