Opmeer vince e si riprende la testa del mondiale ad Austin in un finale thrilling

Pole di Longuet che poi conclude solo terzo, bene Rasmussen secondo, solo sesto Blakeley

QUALIFICHE

Qualifiche come sempre quest’anno con tutti i piloti veramente ravvicinati, ma forse come mai prima d’ora: Longuet ottiene la pole position con un super giro con la Alpine in 1:30.111, ma la cosa incredibile è il distacco di Bari Boroumand, secondo: un solo millesimo! Dopo due qualifiche non facilissime, Opmeer torna a ruggire piazzando la sua Mercedes in terza posizione e sarà affiancato in griglia di partenza dal campione del mondo 2019: David Tonizza. Terza fila composta dai due “tori” di casa Red Bull, con Rasmussen a precedere Kiefer, anche lui in cerca di riscatto ad Austin dopo due gare difficili ieri. Chiudono la top 10 Carreton, l’attuale capoclassifica, Lucas Blakeley, Job con Alpha Tauri e Leigh con la seconda Ferrari. Tra i big che non si sono classificati nelle prime dieci posizioni, troviamo Haddad dodicesimo davanti a Tormala tredicesimo, che magari potrebbero sfruttare condizioni meteo incerte per risalire, e soprattutto il vincitore ieri della gara di Zandvoort, ossia Dani Moreno che partirà sedicesimo, eliminato in Q1 dopo aver fatto segnare lo stesso tempo di Haddad, che però era transitato prima di lui sul traguardo.

GARA

Dopo due difficili gare ieri per il campione del mondo in carica, Jarno Opmeer rimette in chiaro che per la lotta per il mondiale piloti c’è ovviamente anche lui e lo fa andandosi a prendere di forza la vittoria ad Austin. La gara si è giocata soprattutto di strategia gomme, con tutti i piloti allo start che scelgono la gomma media, meno quattro: Boroumand, che brucia Longuet in partenza e allunga fino a quasi 4 secondi di vantaggio prima del pit, Leigh, che risale fino alla seconda posizione prima della sosta, e dalle retrovie Erven e Bereznay che risalgono inizialmente entrambi fino alla zona punti. Tuttavia la strategia di partire con le morbide non paga, visto che come andremo ora a vedere tutti e quattro questi piloti hanno poi perso tanto nel secondo stint. Al settimo giro inizia il valzer dei pit stop inaugurato da Opmeer, segue al giro successivo Boroumand, Longuet e Rasmussen tra gli altri, al giro 9 Tonizza e Kiefer e infine al giro 12 gli ultimi due che sono Moreno e Carreton. Dopo che nel giro 11 Opmeer e Longuet si sbarazzano di Boroumand, ci ritroviamo con il seguente trenino di piloti in testa alla corsa: Opmeer, Longuet, Boroumand, che viene passato poco dopo da Rasmussen, Tonizza, Kiefer e Blakeley, che da dodicesimo che era, pittando al sesto giro, ha fatto funzionare a meraviglia l’undercut. Si arriva così agli ultimi 3 giri dove la gara in testa si accende, con Longuet che passa Opmeer al penultimo giro, ma poi incredibilmente all’ultimo giro Longuet è come se si sia fermato prima del rettilineo con il Drs, lasciando passare sia Opmeer, che vince poi la gara, sia Rasmussen, che chiude al secondo posto. Al pilota Alpine non resta che il terzo posto, punti utili per il campionato, ma sarà da verificare se magari sia occorso un qualche problema al pilota o meno. Quarta posizione per Bari Boroumand, che continua a conquistare punti importanti sia per lui che per McLaren, che senza l’iraniano quest’anno sarebbe ancora a quota zero. Quinta e sesta posizione per Tonizza con Ferrari e Blakeley con Aston Martin, entrambi avvantaggiati dalla penalità di 3 secondi per Kiefer per track limits, che ha concluso la gara davanti a loro. Grandissima rimonta per due piloti che non partivano certo dalle primissime posizioni come Carreton e Moreno, che partiva sedicesimo: concludono con quest’ultimo in settima posizione e Carreton che porta importanti punti alla Williams dietro di lui. Chiudono la zona punti il già citato Marcel Kiefer e Sebastian Job. Peccato per la seconda Ferrari, quella di Leigh che chiude undicesima dopo un’accesa lotta nel finale con le due Alpha Tauri. Gara purtroppo da dimenticare per il nostro connazionale Daniele Haddad, che al secondo giro, a seguito di un contatto, danneggia l’ala e in quel momento finisce sostanzialmente la sua gara.

La classifica piloti vede ormai un duello a tre fra Opmeer che conduce con 140 punti, seguito da Blakeley a 135 e Rasmussen a 132. La classifica costruttori invece vede in testa Mercedes con 222 punti, seguita da Red Bull e Aston Martin con rispettivamente 199 e 144 punti. Più staccate invece ormai Alpine a 107, McLaren a 80 e Ferrari a 78 lunghezze. Appuntamento ora al 16 e 17 dicembre per le tre gare conclusive della stagione, che si prospettano combattutissime e incerte fino all’ultima curva.

Immagine in evidenza: ©Formula 1 Twitter Page

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Autore

Andrea Perlasca
Laureato in Filosofia, appassionato di motori, specialmente delle 4 ruote e dell'eSport.

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