F1 a Barcellona | Qualifica: Norris batte Verstappen

Mercedes in seconda fila, Ferrari quinta e sesta

Era preventivabile. Da inizio stagione è (quasi) sempre stata questione di poco. Da un paio di mesi a questa parte, è questione di pochissimo. E in questo pochissimo ci passa un mondo. Quello che è certo è che dal Gran Premio di Miami la McLaren si sta rivelando la monoposto più completa. E Lando Norris lo sta dimostrando a suon di prestazioni. Una vittoria in Florida, un secondo posto a Imola, quarto a Monaco, secondo in Canada, in pole a Barcellona.

Un ruolino di marcia degno dei grandi. Grande come il giro di Verstappen. Le hanno provate tutte, in casa Red Bull, e la scia offerta da Perez, senza che il messicano venisse danneggiato, è stato l’ultimo tentativo. Nel Q2, e dopo il tentativo inaugurale del Q3 pareva non esserci storia. E invece Norris ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, e non ha sbagliato quando contava.

Discorso differente per Oscar Piastri, decimo (nono per la penalità post GP del Canada di Perez) senza aver segnato un tempo cronometrato. Non sapremo mai dove si sarebbe piazzato, ma è evidente come in questo fine settimana l’australiano abbia faticato rispetto al compagno con il numero 4.

In seconda fila, per distacco la miglior qualifica della stagione (pole di Russell a Montréal a parte), si trovano le due Mercedes (Hamilton terzo, Russell quarto), relativamente distanti dalla prime due piazze e di pochi centesimi davanti alle due Ferrari, quinta con Leclerc di un’incollatura più veloce di Sainz. Se per le due rosse si confermano delle prestazioni non brillanti sul giro secco, per le frecce d’argento c’è la sensazione che il Canada non sia stato un fuoco di paglia. Che i problemi di inizio stagione siano stati capiti. La prestazione offerta sul tracciato catalano pesa, ma dovrà essere corroborata da altri fatti per poter iniziare a parlare di risalita.

Per la Ferrari si può parlare di delusione. È un termine che è necessario pesare con cura, da prendere con le dovute pinze. Gli aggiornamenti hanno fatto il loro, ma non di più. In attesa che venga perfezionato il pacchetto montato nella sua quasi totale interezza proprio in Catalogna. Non c’è stato, però, il salto che ha fatto la McLaren, che si ricorda come fosse dietro (e non proprio di poco) fino al Gran Premio di Cina, cinque corse fa.

La SF-24 non è lenta. Su questo non ci sono e non possono esserci dubbi. È una macchina senza dubbio azzeccata, con la prestazione in qualifica a rappresentare il tallone d’Achille. Da sottolineare, in aggiunta, come la pista si sia raffreddata nel prosieguo della qualifica. Ed è ormai noto come, tendenzialmente, Mercedes tende a migliorare mentre Ferrari a peggiorare. Domani, inoltre, non dovrebbe essere caldo come venerdì. La lotta per la vittoria vede la McLaren prima favorita, ma si sa che tutto è relativo fino a quando non si taglia il traguardo.

Settima (Gasly) e nona (Ocon) posizione per le due Alpine. La prestazione, per distacco, più convincente dall’inizio del campionato. L’A524, e questo era noto a tutti, ma tutti (o quasi) lo avevano dimenticato – compresi i vertici della scuderia francese – rappresentava una nuova strada per Enstone. E pare che sia stata imboccata quella corretta, fermo restando che Famin e compagni sono tornati dove erano dodici mesi fa. Come per la Mercedes, a ogni modo, si attendono più prestazioni per valutare con più completezza.

Tra le due macchine transalpine, Sergio Perez ha concluso la sua qualifica in ottava posizione. Il nativo di Guadalajara scatterà dall’undicesimo posto, con Ocon, Piastri e Alonso promossi, rispettivamente, in ottava, nona e decima piazza. Neanche a dirlo, Checo non può essere contento, stesso dicasi per Alonso e Stroll (quattordicesimo), ma questo, si sa, è più un discorso di macchina.

Prima doppia qualificazione nel Q2 per la Sauber, con Bottas dodicesimo ancora davanti a Zhou quattordicesimo. Il cinese ha raggiunto la seconda fase per la prima volta in questo campionato, anche se fino a questo momento non è ancora riuscito a essere più veloce del compagno. Tredicesima e sedicesima piazza per le due Haas, con Hulkenberg davanti a Magnussen, mentre le due Williams (Albon prima di Sargeant, con lo statunitense per la prima volta dopo diverso tempo con lo stesso materiale del thailandese) occuperanno le ultime due posizioni dello schieramento, appena dietro le due Racing Bulls (Tsunoda diciassettesimo, Ricciardo diciottesimo): la squadra faentina – presumibilmente – non è riuscita a trovare il giusto assetto con i nuovi (e molti) upgrade introdotti a Montmelò.

Immagine in evidenza: © @McLarenF1 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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