Max Verstappen si è aggiudicato anche questa, conducendo con autorevolezza dopo una partenza che lo aveva visto affiancato a Charles Leclerc, secondo e autore di una prestazione positiva in ottica domenica.
Il tre volte campione del mondo ha quindi resistito sul monegasco della Ferrari, e poi c’è la lotta per il terzo posto, che ha impegnato Checo Pérez, terzo, un ottimo Daniel Ricciardo, quarto, Carlos Sainz (quinto) e Oscar Piastri (sesto). L’australiano di Racing Bulls aveva sopravanzato il numero 11 di Guadalajara in partenza, deponendo le armi dopo cinque tornate e – in seguito – resistendo ai tentativi di una SF-24 non brillantissima sui dritti del cittadino della Florida (posto che tutti, chi più chi meno, hanno faticato nell’effettuare sorpassi).
La ”gara degli altri” ha visto primeggiare Nico Hülkenberg, settimo davanti a Yuki Tsunoda, ottavo e ultimo a punti, che ha approfittato delle battaglie tra Magnussen e Hamilton: il primo ha ricevuto tre penalità di 10 secondi (oltre a una da 5 e anche una bandiera bianco-nera), il secondo un drive through dopo la gara per aver superato i limiti di velocità all’ingresso della pit lane durante una fase iniziale di safety car, che ha costretto i piloti a usufruire della corsia box per permettere ai commissari di effettuare le opportune manovre di sgombero pista. Certamente c’è da dire che la difesa del danese non è stata delle più pulite.
Fuori dai punti, infine, la Mercedes di Russell, le due Alpine, le due Williams – da segnalare Sargeant decimo – e le due Stake, oltre ad Alonso, protagonista di un contatto-carambola in partenza che ha compromesso definitivamente le corse di Stroll e Norris, subito ritirati.
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