Sessione poco fortunata la seconda del Gran Premio del Giappone sul circuito di Suzuka, con ben quattro bandiere rosse che hanno costretto piloti e team a percorrere decisamente meno tornate di quelle preventivate tanto che nessuno ha superato le quattordici. Questo non ha comunque impedito alla McLaren di occupare le prime due posizioni. Oscar Piastri ha preceduto Lando Norris di circa mezzo decimo con il britannico che, malgrado ciò, è parso avere più potenziale del compagno vincitore dell’ultimo Gran Premio in Cina.
Si diceva delle rosse. Le prime due sono state esposte per incidenti, mentre le ultime – sventolate sul finire di sessione – hanno visto protagonista l’erba del circuito nipponico, evidentemente facilmente infiammabile sulla falsa riga di quello che accadde un anno fa a Shanghai. Circa gli incidenti ‘veri e propri’, invece, lo spavento più grande è stato causato da Jack Doohan: il figlio d’arte, alle prime tornate del suo fine settimana (era stato sostituito da Ryo Hirakawa nelle libere 1), è andato a impattare molto violentemente contro le barriere di curva 1 a seguito di una repentina perdita del posteriore. Le motivazioni restano tuttora ignote ma è possibile che il DRS non sia stato chiuso. Venisse confermato lo scenario la mancata chiusura avrebbe provocato uno squilibrio aerodinamico fatale che ha così portato all’impatto. Recatosi al centro medico per i controlli di rito la situazione non sembra preoccupante, ma la decelerazione è stata veramente notevole. Occorrerà quindi attendere per capirne di più.
Il secondo incidente, invece, è stato provocato da Fernando Alonso, che ha allargato troppo la traiettoria andando a toccare l’erba in ingresso Degner 1 per poi finire infossato nella ghiaia. D’altronde, si sa, Suzuka è un circuito che difficilmente perdona. Per rendere conto della quantità di interruzioni con le quali si è avuto a che fare si sitma un tempo totale di inattività pari a una quarantina di minuti. Positive, tornando ai tempi, le due Racing Bulls con Isack Hadjar terzo e il retrocesso Liam Lawson quinto. Ferrari in quarta piazza con Lewis Hamilton e in settima con Charles Leclerc; il monegasco è stato preceduto da George Russell. Hanno chiuso la top 10 Max Verstappen, Pierre Gasly e Carlos Sainz. Non sono riusciti a effettuare la simulazione di qualifica Yuki Tsunoda, Lance Stroll e Alexander Albon, mentre Oliver Bearman ha provato il giro veloce con gomma media. Neanche a dirlo non c’è stato il tempo materiale per poter testare il passo gara.
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