A Città del Messico la Mercedes torna a vincere dopo due anni di astinenza, in cui il padrone di casa è stato Max Verstappen. Lewis Hamilton, con il trionfo di ieri, sale a quota due successi nel paese centro-americano, affiancando proprio il rivale olandese.
Questo successo, però, non ha ancora consegnato matematicamente il sesto titolo mondiale al pilota britannico. Ad Hamilton, infatti, mancano un nulla per potersi porre a un passo dal record di Michael Schumacher. Il numero 44 ha ora 74 lunghezze di vantaggio su Valtteri Bottas e ad Austin potrà perdere un massimo di 22 punti dal team mate, per potersi riconfermare campione del mondo.
La guerra per il terzo posto al momento sorride alla Ferrari dato che, dopo la debacle messicana di Max Verstappen, al terzo e al quarto posto ci sono rispettivamente Charles Leclerc e Sebastian Vettel. I due ferraristi precedono il pilota Red Bull di 14 e 10 punti.
Per il sesto posto, invece, la sfida si infiammo nella “Fiesta” messicana. Pierre Gasly, grazie alla non eccellente prestazione della McLaren a Città del Messico, si riprende la sesta piazza, per un solo punto su Carlos Sainz. In agguato c’è però Alexander Albon che in sole sei gare si è portato a ridoso dei due. Per il thailandese la sesta posizione è distante solo 3 lunghezze.
La lotta per il nono posto, invece, vede il padrone di casa Sérgio Perez prendersi un piccolo gap nei confronti degli avversari. Il messicano, infatti, comanda con 43 punti, cinque in più di Daniel Ricciardo e 8 in più di Lando Norris e Nico Hulkenberg. Rimangono a bocca asciutta Daniil Kvyat, giunto decimo, ma penalizzato di 10 secondi per l’incidente proprio con Hulk, e Kimi Raikkonen. Classifica che non si muove anche dalla quindicesima posizione in giù.
Per quanto riguarda la classifica dei costruttori, nonostante Mercedes abbia già messo in cassaforte il sesto titolo mondiale un paio di settimane fa, continua a guadagnare sugli avversari. Con i 40 punti conquistati ieri, contro i 31 della Ferrari, il gap tra le due parti sale a 186 lunghezze.
Meno importante è invece il distacco tra Ferrari e Red Bull. Tra i due team ci sono 125 punti. Alla Scuderia di Maranello basterà conquistare almeno 8 punti ad Austin per confermarsi vice-campione del mondo.
Messico amaro per la McLaren che non si muove in classifica, restando a quota 111. Chi fa un passo in avanti è Renault che, dopo aver perso i punti di Suzuka, aveva ritrovato Toro Rosso e Racing Point col fiato sul collo. A Enstone hanno preso un minimo respiro portandosi a 9 lunghezze sia dalla compagine italiana che da quella inglese. Toro Rosso e Racing Point, infatti, condividono la sesta piazza con 64 punti.
Nessun movimento di classifica, invece, per quanto riguarda Alfa Romeo, Haas e Williams.
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