Mentre il week-end di gara di Austin deve ancora cominciare, il tema del Budget cap è più caldo che mai, dopo che la Red Bull è stata scoperta dalla FIA in infrazione minore del tetto spesa 2021, nonché in violazioni procedurale. Da Suzuka in poi non ci sono stati più aggiornamenti dalla Federazione, occupata come previsto a indagare a fondo sul caso, ma si aspettano novità già in questo fine settimana. Secondo voci riportate dal paddock del COTA via fonti britanniche (BBC) e olandesi (Telegraaf), la FIA avrebbe fatto un’offerta alla Red Bull per le sanzioni da applicare in merito. Un accordo segreto che, se confermato, sarebbe simile a quello che c’è stato con la Ferrari sul motore “illegale” nel 2019.
Il team di Milton Keynes dovrebbe dunque decidere di accettare il patteggiamento oppure di rimanere sulla propria posizione e fare battaglia al Cost Cap Adjucation Panel. Ovviamente il primo scenario presenterebbe minori rischi e sanzioni (inclusi quelli sportivi, con il titolo mondiale 2021 che sarebbe salvo), ma ci vorrebbe un dietrofront pubblico non particolarmente gradito a Christian Horner. Proprio quest’ultimo avrebbe dovuto tenere oggi, alle ore 17 italiane, una conferenza stampa straordinaria, ma pare che essa sia stata annullata proprio in queste ultime ore.
Si diceva, sempre secondo voci dal paddock, che egli avrebbe dovuto vedere il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem (che ha recentemente ricevuto una lettera da Zak Brown su questo tema) in privato per poi fare pubblica ammenda, rivelando pubblicamente l’esatto importo dell’infrazione commessa dalla squadra. Tuttavia Ben Sulayem avrebbe ritardato l’incontro e di conseguenza la Red Bull, finché non parlerà con lui, non si rivolgerà alla stampa al riguardo. L’ultima dichiarazione è stata quella di Max Verstappen ieri che ha dato agli avversari degli “ipocriti” per cercare di rallentarli “con ogni mezzo” e che loro sono “fermamente convinti di aver rispettato le regole”.
L’infrazione minore riguarda sicuramente una cifra inferiore ai 7.2 milioni di dollari (minore del 5% del tetto spesa) e, in caso di patteggiamento comporterebbe, oltre alla multa, delle limitazioni sulle ore di utilizzo della galleria del vento e sul budget cap per la prossima stagione. I rumours che sono circolati negli ultimi giorni sul motivo dello sforamento del tetto di spesa sembrano aver trovato riscontro nello stipendio di Adrian Newey. Il brillante ingegnere a cura delle loro monoposto, infatti, verrebbe pagato dalla sua stessa società esterna, la Racing Services Limited, rimanendo dunque escluso dai controlli.
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