Quello dei coniugi Wolff diventa sempre più un caso dentro il caso dell’inverno di Formula 1: la FIA aveva avviato nella giornata di ieri un’indagine ufficiale riguardo al sospetto “conflitto di interessi” da parte di Toto, team principal della Mercedes, e di sua moglie Susie, direttrice della F1 Academy (LINK). La Federazione, secondo la loro nota, avrebbe ricevuto pressioni da parte dei media e degli altri team di guardare meglio a questo “canale privilegiato” dove il manager austriaco del team di Brackley avrebbe ricevuto informazioni privilegiate.
Con un altro colpo di scena, invece, i 9 team “incriminati” (incluse Ferrari e Red Bull) hanno rilasciato in pochi minuti dei comunicati in cui negano esplicitamente di aver fatto reclamo alla Federazione riguardo Toto Wolff e sua moglie, rafforzando tra l’altro la posizione di quest’ultima all’interno della F1 Academy e gettando ancora più ombre su quello che sta succedendo all’interno tra FIA e FOM. Di seguito il comunicato integrale postato da Alfa Romeo, AlphaTauri, Alpine, Aston Martin, Ferrari, Haas, McLaren, Red Bull e Williams.
“Possiamo confermare di non aver presentato alcun reclamo alla FIA in merito alla presunta trasmissione di informazioni di natura confidenziale tra un Team Principal di F1 e un membro del personale della FOM. Siamo lieti e orgogliosi di sostenere F1 Academy e la sua direttrice generale attraverso il nostro impegno a sponsorizzare un concorrente con le nostre livree a partire dalla prossima stagione”.
Il comunicato congiunto rilasciato dalle 9 scuderie di F1 al di fuori della Mercedes.
A esso si aggiunge anche la voce di Christian Horner che, ai microfoni di Sky Sports UK, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Abbiamo una grande rivalità con la Mercedes in pista, ma non abbiamo presentato alcun reclamo ufficiale alla FIA né su Susie né su Toto. La Red Bull è stata la scuderia più coinvolta in F1 Academy fin dalla sua nascita, al punto che nel 2024 parteciperemo con tre vetture. Quindi credo che noi, come altri, siamo rimasti sorpresi dall’annuncio di ieri sera, ma di certo non è stata istigata, richiesta o fatta partire dalla Red Bull. Ma non posso parlare a nome degli altri. È una cosa che riguarda la FIA, che ha preso questa azione, ma come ho detto, certamente non ha nulla a che fare con la Red Bull”.
Che sia vero o no, questo è una novità non di poco conto per il caso, dato che ora manca il “colpevole” che ha portato la FIA ad avviare l’inchiesta sui coniugi Wolff. Qualcuno ipotizza che tra i vari team c’è chi ha “bluffato”, altri che sia una “coalizione” nel nuovo capitolo del conflitto tra FIA e Liberty Media: scenari che, almeno al momento, non possono essere confermati. L’unica cosa certa è che la Formula 1 ha trovato il suo nuovo “giallo” per un inverno che ora si preannuncia più rovente che mai.
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