F1 | Caso Wolff: la FIA fa dietrofront e chiude le indagini

Il giallo dell’inverno di Formula 1 è giunto alla sua conclusione: la FIA ha archiviato l’indagine sul possibile conflitto di interesse dei coniugi Wolff. Toto e sua moglie Susie erano finiti nell’occhio del ciclone quando, nella giornata di martedì 5 dicembre, la Federazione ha deciso di aprire il fascicolo sul capo della Mercedes e la direttrice F1 Academy per un sospetto passaggio di informazioni confidenziali dopo le vociferate lamentele e pressioni da parte di alcuni team rivali della Mercedes.

Tuttavia, nella giornata di mercoledì 6, è giunto a sorpresa il comunicato congiunto degli altri 9 team in cui Alfa Romeo, AlphaTauri, Alpine, Aston Martin, Ferrari, Haas, McLaren, Red Bull e Williams hanno espressivamente negato di aver presentato reclamo alla Federazione riguardo un ipotetico conflitto di interesse tra team principal e membri della FOM. Oggi, la FIA fa ufficialmente dietrofront sulle indagini e chiude così un caso che ha tenuto banco negli ultimi giorni in Formula 1.

“Dopo aver esaminato il Codice di Condotta e la Politica sui Conflitti di Interesse della FOM e aver confermato l’esistenza di adeguate misure di protezione per mitigare ogni potenziale conflitto, la FIA è convita che il sistema di gestione della conformità della FOM sia sufficientemente solido da impedire qualsiasi divulgazione non autorizzata di informazioni riservate.

La FIA può confermare che non ci sono indagini in corso che coinvolgano alcun individuo né in termini etici che disciplinari. In quanto ente regolatore, la FIA ha il dovere di preservare l’integrità del motorsport. La FIA ribadisce il suo impegno per l’integrità e la correttezza”, così si conclude il trascritto di un comunicato che però, visto il clima di tensione che si respira tra la Federazione e Liberty Media e le ultime relative voci, farà discutere nei prossimi giorni di questa movimentata off-season.

Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone