F1 | CLAMOROSO: Toto Wolff nel mirino della FIA per “conflitto di interessi”

La Federazione ha avviato un'indagine sul manager della Mercedes e su sua moglie Susie, direttrice della F1 Academy

Come un fulmine a ciel sereno, la Formula 1 torna a far parlare di sé tramite il caso Wolff: Toto, co-proprietario e team principal del team Mercedes-AMG F1, è finito sotto investigazione da parte della FIA per un sospetto “conflitto di interessi” che coinvolgerebbe lui stesso e sua moglie Susie Stoddart, ex-pilota e direttrice dal 1 marzo 2023 della serie di gare tutta al femminile della F1 Academy.

Il caso, partito da un approfondimento della rivista Business F1 e che vedrebbe l’appoggio delle altre scuderie, riguarda un potenziale passaggio di “informazioni confidenziali” al manager austriaco, con dei sospetti rilasciati dagli altri team diverse volte, tra cui la più celebre nel 2022 quando uscirono le informazioni riguardo allo sforamento del Budget Cap da parte della Red Bull e Toto aveva saputo per prima tramite il segretario FIA e suo ex-dipendente Shaila Ann-Rao (poi rimosso dal ruolo).

Inoltre, Toto si è “distinto” recentemente in uno degli ultimi meeting di quest’anno tra i team, dando informazioni molto specifiche su un determinato argomento che non sarebbero state a conoscenza della FOM, facendo così insospettire le altre squadre. Di seguito alla pressione dei loro capi e a quella dei media, la Federazione ha deciso di aprire nella serata di martedì 5 dicembre un’indagine ufficiale sui coniugi Wolff, come si legge nel comunicato seguente.

La FIA è a conoscenza delle speculazioni dei media, incentrate sull’accusa di diffusioni di informazioni di natura confidenziale trasmesse ad un responsabile di un team di F1 da parte di una persona della FOM. Il Dipartimento di Conformità sta esaminando la questione.

Comunicato integrale della FIA, martedì 5 dicembre 2023

Nelle ore successive sono arrivate puntuali le reazioni da parte del paddock. A parlare per prima è stata a sorpresa la Formula 1 stessa, che non ha preso bene la mossa della FIA di non aver condiviso le informazioni con loro. “Siamo assolutamente convinti che le accuse siano errate e […] che nessun membro del nostro team abbia effettuato comunicazioni non autorizzate a nessun responsabile di team. Noi desideriamo mettere in guardia chiunque dal muovere accuse imprudenti e gravi, prive di fondamento”.

Poi è stato il turno del team Mercedes che ha risposto tramite il loro comunicato. “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione dal Dipartimento di Conformità della FIA sull’argomento ed è stato molto sorprendente apprendere dell’indagine attraverso una dichiarazione rilasciata ai media. Respingiamo totalmente le accuse mosse nel comunicato e […] invitiamo il Dipartimento di Conformità della FIA a rispondere in modo completo, rapido e trasparente in merito a questa indagine e ai suoi contenuti”.

Ultima ma non ultima, è intervenuta anche Susie a riguardo sui suoi profili social. Sono profondamente offesa, ma purtroppo non sorpresa. È scoraggiante che la mia integrità sia stata messa in discussione in questo modo, soprattutto quando sembra essere radicata in un comportamento intimidatorio e misogino, che si concentra sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Come donna nel motorsport ho affrontato le mie sfide, ma il mio impegno ad abbattere le barriere e a spianare la strada per il successo per le future generazioni resta incrollabile. Con la massima fermezza, respingo queste accuse.”

Ora la domanda che si fanno tutti e “che cosa succederà ora?”. C’è da specificare che il Dipartimento di Conformità della FIA era già intervenuta quest’anno quando, dopo le qualifiche del GP Qatar, il pilota della Aston Martin Lance Stroll è stato ammonito formalmente per “condotta violenta” dopo la sua reazione rabbiosa verso il fisioterapista Henry Howe, spingendolo via per sfogo dopo l’eliminazione in Q1 mentre quest’ultimo cercava di portarlo verso la pesa FIA (procedura obbligatoria da regolamento).

Riguardo invece al conflitto di interessi di cui i coniugi Wolff sono accusati, la FIA ha specificato il modus operandi tramite una voce del codice di condotta della F1. “Dobbiamo sempre agire nell’interesse della F1 ed evitare qualsiasi conflitto di interessi. […] Se si ritiene che possa esistere un conflitto, è necessario rivelarne i dettagli al proprio manager che, in consultazione con il team dedicato alla Conformità, consiglierà le azioni da intraprendere. Nella maggior parte dei casi, il conflitto si risolve con la rimozione della figura in questione.

Immagine in evidenza: © Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team / Twitter X

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