Falsa partenza per i team e la Formula 1 a Montréal: la prima sessione di prove libere del GP Canada dura solo una decina scarsa di minuti, togliendo tempo prezioso per piloti e squadre per mettere a punto l’assetto e provare gli aggiornamenti, anche perché dovrebbe scendere la pioggia nel venerdì pomeriggio canadese e tutta la giornata di sabato. A far partire questa reazione a catena è stato Pierre Gasly che si è dovuto fermare subito dopo essere entrato in pista quando la sua Alpine si è guastata lasciandolo senza marce, causando la bandiera rossa.
Nei minuti successivi i commissari rimuovono la monoposto, preparandosi per la ripresa della sessione. Ma rimane tutto fermo: nuovi problemi di sincronizzazione con le telecamere a circuito chiuso locali costringono la F1 a non dare la bandiera verde per motivi di sicurezza e ad aspettare la risoluzione del problema. L’attesa si fa lunga e i problemi non vengono risolti, e si arriva fino all’ultima comunicazione ufficiale a circa una decina di minuti alla fine dell’ora di prove: le FP1 non verranno riprese.
Così si conclude la prima sessione con pochissimi tempi di cui il valore è pressoché vicino o pari allo zero. Per la cronaca, Valtteri Bottas è stato “il più veloce” su Alfa Romeo con un 1:18.728, seguito dalle Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso che rimarranno sicuramente penalizzate dal non aver girato per provare il loro pacchetto di aggiornamenti. La FIA cerca di ovviare a questa improvvisa situazione con l’aggiunta di 30 minuti alla sessione delle FP2 che partirà dunque mezz’ora prima (22:30 italiane invece che le 23:00), vedremo se il meteo sarà clemente con i team e piloti.
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