F1, GP Olanda: Verstappen vince a Zandvoort e torna leader del mondiale!

Max Verstappen non delude le aspettative di media e tifosi locali e vince di forza il GP Olanda. Una prova maiuscola per il pilota della Red Bull che dalla Pole Position ha sempre condotto la gara nonostante i tentativi di Mercedes tra strategie (e Bottas) di disturbare la sua cavalcata. Così Verstappen diventa il primo vincitore a Zandvoort 36 anni dopo l’ultimo GP e ritorna in testa al mondiale piloti, per la gioia di team e degli Oranje.

Lewis Hamilton ci prova in tutti i modi ma alla fine si deve accontentare del secondo posto più giro veloce in gara, mentre Valtteri Bottas chiude terzo con polemica per il GPV “rubato” al compagno per qualche attimo. Oggi comunque la Mercedes non era semplicemente al livello della Red Bull e a Zandvoort si è portata a caso il massimo risultato possibile con il doppio podio e il rafforzamento della loro leadership nel mondiale costruttori. Da segnalare l’ottima gara di Pierre Gasly che si conferma con l’Alpha Tauri e chiude in quarta posizione.

La Ferrari riesce nella missione di sorpassare la McLaren al 3° posto costruttori e piazza Charles Leclerc 5° e Carlos Sainz 7°. Niente da dire per i piloti, con il monegasco che ha fatto il massimo mentre lo spagnolo ha avuto problemi con le gomme nel finale ed è stato sorpassato dal connazionale Fernando Alonso, che con la Alpine taglia al traguardo in un’ottima sesta posizione. Buonissima la gara anche per Sergio Perez che dalla pit-lane riesce a rimontare con ottimi sorpassi (soprattutto nel finale) e risale fino all’ottavo posto per limitare i danni nel costruttori.

Nona posizione per Esteban Ocon (Alpine), chiude la top 10 Lando Norris (McLaren) dopo una gara complicata per il team di Woking. Sfortunatissimo Antonio Giovinazzi che dopo una partenza complicata fora dopo la prima sosta e scivola fino a finire in 14a posizione: quanto rammarico per il pilota italiano e per l’Alfa Romeo dopo l’ottima qualifica. Out solo Yuki Tsunoda e Nikita Mazepin per problemi meccanici: nessun ritiro o Safety Car da segnalare se non solo un testacoda di Sebastian Vettel (13°) in curva 3 in cui ha rischiato di farsi centrare da Bottas.