Secondo weekend e seconda qualifica da batticuore in F1, anche se non per la pole: quella rimane proprietà di Max Verstappen anche al GP Spagna, con il pilota Red Bull che è stato semplicemente mostruoso e devastante nel confronto con gli altri piloti. La vera lotta è stata per la prima fila, ed è stata aggiudicata da un ottimo Carlos Sainz che con la Ferrari ottiene il miglior risultato possibile e si assicura la seconda piazzola e la partenza affianco di Max per la gara di domani. Altrettanto sorprendente la prestazione di Lando Norris che mette la McLaren in terza posizione sulla griglia.
Poi abbiamo Pierre Gasly quarto con la Alpine ma a rischio di due penalità per altrettanti impeding in qualifica prima su Sainz e poi su Verstappen. In terza fila abbiamo Lewis Hamilton sulla Mercedes ma protagonista di uno strano incidente con il compagno Russell sul rettilineo, in un episodio figlio di un’incomprensione ma che potrebbe comportare conseguenze in griglia. Sesta posizione per Lance Stroll su Aston Martin che batte Fernando Alonso nel confronto interno, con lo spagnolo che invece sbaglia l’ultimo giro e si classifica nono. Davanti a lui in quarta fila provvisoria Esteban Ocon (Alpine) e Nico Hulkenberg (Haas), mentre a chiudere il Q3 abbiamo Oscar Piastri (McLaren) decimo.
Tantissimi colpi di scena invece in Q2 e Q1 che tra gocce di pioggia che vanno e vengono e una pista in continua evoluzione a Barcellona sconvolge i risultati, restituendoci una Red Bull, una Mercedes e una Ferrari a testa che partiranno fuori dalle prime 10 posizioni. Nel Q2 abbiamo Sérgio Perez e George Russell eliminati in 11a e 12a posizione, con il messicano che paga caro l’errore in curva 5 in cui va sulla ghiaia nel penultimo giro e pregiudica quello e l’ultimo giro lanciato, mentre il britannico non è riuscito ad estrarre il potenziale dalla W14. Fuori con loro anche l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e le AlphaTauri di Nyck de Vries e Yuki Tsunoda che partiranno nelle posizioni dalla 13a alla 15a.
Clamoroso invece quanto successo nel Q1 con Charles Leclerc che viene eliminato con il 19° tempo, con il monegasco che aveva accusato continuamente di problemi al posteriore, ribadendo che le temperature delle gomme non centravano. Così partirà dal fondo dello schieramento dietro anche a Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Kevin Magnussen (Haas) ed Alexander Albon (Williams) e davanti solamente a Logan Sargeant (Williams), sempre che la Ferrari non decida di “sfruttare” l’occasione per mettere nuove componenti PU e farlo partire dalla pit-lane.
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