Max Verstappen firma la vittoria n.50 di carriera, la n.15 della stagione e la terza consecutiva al GP Stati Uniti. Una gara impegnativa dal punto di vista della gestione gomme quells di Austin, con il pilota Red Bull che, partito sesto, non sempre è stato pulito o efficiente nella guida lamentandosi talvolta di problemi ai freni (gli stessi accusati venerdì), ma che è comunque riuscito a portare a casa anche questa tappa.
Seconda posizione per la Mercedes di un Lewis Hamilton che ha provato una strategia diversa nel montare prima la hard e andare di medie nell’ultimo stint. Uno sforzo encomiabile per il sette volte campione con il suo forcing finale (dietro di soli 2 secondi) che però non è bastato per riportarlo al successo. Appena dietro abbiamo Lando Norris terzo con la McLaren.
Giu dal podio le Ferrari con Carlos Sainz quarto e Charles Leclerc sesto dopo aver provato l’azzardo della strategia ad una sola sosta che lo ha messo in crisi nel finale di gara. In mezzo alle due Rosse troviamo Sergio Perez (Red Bull) in sesta posizione, a seguire c’è George Russell (Mercedes), che chiude in settima dopo una gara e un weekend difficile.
Pierre Gasly porta la Alpine in ottava posizione, Lance Stroll si riscatta e rimonta con la Aston Martin dalla pit-lane per tornare a punti col nono posto. Sfortunato invece l’epilogo di Fernando Alonso che si ritira negli ultimi giri del GP per la rottura delle sospensioni posteriori. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) completa la top 10 con il giro veloce nel finale.
Finisce ai primi giri la gara per Oscar Piastri ed Esteban Ocon: l’australiano della McLaren si è ritirato per problemi idraulici sulla sua monoposto, mentre il francese della Alpine si è fermato ai box dopo un contatto con quest’ultimo che gli ha procurato danni seri alla pancia sinistra.
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