F1 | Piastri vicino a rimpiazzare Ricciardo alla McLaren dal 2023

Il “giallo” che tiene in scacco il mercato piloti della Formula 1 2022 potrebbe essere vicino alla sua risoluzione. Prendiamo la seguente notizia con le pinze, in quanto non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sembrerebbe secondo il portale RacingNews365.com che Oscar Piastri correrà per la McLaren nella prossima stagione al posto di Daniel Ricciardo. Se confermato, sarebbe un ribaltamento completo del fronte dopo che il 21enne australiano campione uscente della F2 era stato annunciato (senza suo permesso) da Alpine come loro secondo pilota per la stagione 2023 dopo il sorprendente trasferimento di Fernando Alonso alla Aston Martin.

Tornando indietro con le lancette, era da diversi mesi che il team di Enstone stava provando a piazzare Piastri in griglia, anche per via di una vociferata clausola nel suo contratto che lo avrebbe liberato se fosse rimasto ancora senza sedile a fine luglio. Qui entra in gioco il suo agente, l’ex-pilota Mark Webber che, dopo aver parlato da diverse settimane con la McLaren, li ha convinti a prendere Piastri firmandogli un contratto con la squadra di Woking proprio dopo la scadenza della clausola. Ciò è favorito dall’uscita di un Daniel Ricciardo che proprio oggi avrebbe appreso, secondo motorsport.com, la volontà del team di terminare in anticipo il loro rapporto proprio per fare spazio al suo connazionale.

Da qui nacque il “giallo” con l’annuncio “istintivo” della Alpine sulla promozione di Piastri poi prontamente smentita dallo stesso pilota che, dalla sua, aveva un contratto pronto e validato dalla FIA attraverso il consiglio di riconoscimento dei contratti, che lo avrebbe fatto passare a discapito proprio dell’accordo scaduto con la Alpine. Se ciò venisse confermato, per Ricciardo ci potrebbe essere il “salvagente” della Alpine/Renault, con Otmar che ha già dichiarato di essere disponibile a riaccogliere il pilota australiano dopo la parentesi in giallo del 2019-2020. Insomma, attendiamo sempre comunicazioni ufficiali da parte dei due team ma, stando a tutti questi “indizi”, il caso dell’estate della F1 pare vicino alla sua risoluzione.

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