Dopo gli “strascichi” lasciati in pista nel mondiale di Formula 1 2021, Red Bull e Mercedes avevano in sospeso un altro conflitto riguardo Ben Hodgkinson. Ingegnere delle frecce d’argento dal 2001 e capo della divisione Mercedes AMG HPP (High Performance Powertrains) dal 2017, il 46enne britannico era stato ingaggiato lo scorso aprile dal team di Milton Keynes per diventare direttore tecnico della nuova struttura Red Bull Powertrains, costruita a seguito dell’abbandono di Honda come motorista.
Tuttavia, i vertici della scuderia di Brackley non erano affatto contenti della notizia e non l’avrebbero lasciato andare senza che egli avesse scontato il periodo di gardening di un anno e mezzo. La disputa tra i due team è stata messa in sordina a causa della lotta per il mondiale l’anno scorso, ma nell’inverno i due team sono tornati al dialogo e hanno raggiunto un accordo. Ben Hodgkinson sarà dunque libero dal 24 maggio 2022 di lasciare la Mercedes e di unirsi alla Red Bull Powertrains, come si legge dal comunicato congiunto delle due scuderie.
Hodgkinson non era l’unico “acquisto” fatto dalla Red Bull in casa Mercedes: insieme a lui avevano presi diversi ingegneri dal dipartimento PU della casa tedesca per il nuovo dipartimento Powertrains di Milton Keynes. Essi sono Steve Blewett (direttore di produzione delle PU), Omid Mostaghimi (head of powertrains, electronics e ERS), Pip Clode (head of mechanical design ERS), Anton Mayo (head of power unit design ICE) e Steve Brodie (group leader of ICE operations). Tutti sono stati contattati da Hodgkinson che li ha convinti a seguirlo nel cambio squadra.
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