Arriva anche la nona sinfonia di “Versthooven”. Come da previsione, Max Verstappen trionfa al GP Olanda per il terzo anno consecutivo ed eguaglia il record di vittorie di fila di Sebastian Vettel (2013) con 9 successi di fila in una singola stagione. Per l’olandese della Red Bull è stata un’altra gara dominata dall’inizio alla fine nonostante il meteo pazzo di Zandvoort tra scrosci di pioggia pesante e periodi di sole, abbia più volte rimescolato le carte nel resto della griglia, causando addirittura una bandiera rossa al 64° giro quando Guanyu Zhou è andato a muro alla Tarzan durante il diluvio.
Chi ci fa brutta figura è sempre la Ferrari che conferma purtroppo il trend di andare nel pallino in condizioni miste. Nei primi rovesci subito dopo la partenza, Charles Leclerc fa una chiamata tardiva per i box e i meccanici non avevano la gomma pronta: poi il monegasco completa l’opera toccandosi con una McLaren e danneggiando ala anteriore e fondo, per un prosieguo di gara in sofferenza fino al ritiro. Salva parzialmente la giornata Carlos Sainz che fa tutto giusto con i mezzi (o il mezzo) che ha e si porta a casa un quinto posto tra il caos della zona podio e del centro gruppo.
Proprio nella prima si registra il ritorno al podio di Fernando Alonso che, con la sua Aston Martin, conclude con un ottimo secondo posto nonostante qualche incertezza dei meccanici all’ultima sosta ai box. Subito dietro troviamo Sérgio Perez che, però, nonostante il salvataggio nel testacoda in curva 1, viene penalizzato per aver superato i limiti di velocità in pit-lane durante l’ultima sosta. Tale sanzione fa gioire Pierre Gasly, che eredita dunque il terzo posto per il suo primo podio di carriera con la Alpine, il secondo se si include quello nella Sprint in Belgio.
Subito dietro Sainz con una Ferrari ancora deludente, anche se oggi è la Mercedes a meritare il titolo di “peggiore team di giornata”. Lewis Hamilton non riesce quasi mai ad attaccare e va lontano dai guai per chiudere sesto, ma George Russell è vittima di una giornata nera ai box del team di Brackley, che l’ha pregiudicato di una chance di lottare per il podio con una strategia sbagliata fino al danno nel contatto con la McLaren di Norris che ha costretto il britannico della Mercedes al ritiro a pochi giri dalla fine.
Capitolo papaya: Lando Norris ed Oscar Piastri chiudono settimo e nono dopo una corsa complicata terribilmente dalla strategia delle gomme nella prima caotica parte di gara. In mezzo abbiamo un Alexander Albon di nuovo sui scudi con una Williams che finisce in ottava posizione e conquista punti importanti per allungare al 7° posto del mondiale costruttori. Esteban Ocon (Alpine) chiude la zona punti davanti ad un Lance Stroll (Aston Martin) massacrato oggi dal suo compagno di squadra. Ritirati Russell, Zhou, Leclerc e anche Logan Sargeant (Williams).
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