Fastback | GP Italia 1979: doppietta Ferrari, Scheckter campione!

Riviviamo un'edizione del Gran Premio d'Italia speciale per la Scuderia Ferrari, quella del 1979 in cui la Rossa si aggiudicò l'ultimo titoli Piloti prima della "maledizione" che sarebbe durata per ben ventuno anni.

Ci siamo, uno dei GP più attesi dell’anno è ormai alle porte: questa domenica si corre a Monza! La pista brianzola ha sempre ospitato, tranne che nel 1980, il Gran Premio d’Italia e ad essa sono legate pagine indelebili di storia della Formula 1. Oggi ricordiamo l’edizione 1979, in cui Jody Scheckter conquistò il titolo mondiale per la Ferrari.

La stagione 1979 vedeva una Ferrari altamente competitiva grazie alla 312 T4, una delle macchine più affascinanti e vincenti mai uscite dalle officine di Maranello. Le principali antagoniste della Scuderia erano la Williams e la Ligier ma, anche a causa di un complesso sistema di punteggio, a Monza (ultima gara del Mondiale) solo la squadra francese arrivò in condizioni di potersi giocare il titolo contro i due piloti della Ferrari (Jody Scheckter e Gilles Villenueve) con Jacques Laffite.

Nelle qualifiche del sabato però nessuno dei tre contendenti al titolo brillò particolarmente, la pole venne siglata infatti dalla Renault di Jabouille in 1.34.580 davanti al compagno di squadra Arnoux, solo terzo Scheckter (Ferrari) davanti a Jones (Williams), Villenueve (Ferrari), Regazzoni (Williams) e Laffite (Ligier).

La partenza della gara rivoluzionò questa classifica con Scheckter che prese il comando davanti ad Arnoux, Villenueve, Laffite e Jabouille. I contendenti al titolo erano tornati tutti nelle primissime posizioni mentre Alan Jones ebbe problemi con il motore della sua Williams sin dalla partenza e crollò addirittura in ventesima posizione. Dopo pochi giri Renè Arnoux, sfruttando la potenza del motore Renault, superò la Ferrari di Scheckter e si diede alla fuga. Fuga che però si concluse al 12° giro con la rottura del propulsore. A questo punto la gara era totalmente in mano alla Ferrari che guidava il gruppo con Scheckter e Villenueve, l’altro contendente al titolo (Laffite) era in terza posizione ma non sembrava in grado di poter impensierire i due ferraristi. I tifosi della Rossa poterono definitivamente esultare al giro 42 quando il francese si fermò con la sua Ligier a bordo pista a causa di problemi al pedale della frizione.

Fu proprio in questo finale che Gilles Villenueve dimostrò estrema fedeltà alla Ferrari, egli infatti poteva ancora giocarsi il titolo e attaccare Scheckter. Inoltre, visto che Laffite era fuori gara, il rischio di perdere il mondiale per la Rossa era nullo. Tuttavia il canadese rimase per i restanti otto giri dietro al compagno di squadra, nonostante fosse visibilmente più veloce. La bandiera a scacchi salutò così una doppia gioia per la Ferrari: la vittoria del Gran premio di casa e quella di entrambe le corone iridate. I ferraristi, oltre a celebrare la vittoria di Scheckter, si innamorarono definitivamente di Gilles che, ancora oggi, rimane uno dei piloti più amati di sempre nonostante un palmares di sole sei vittorie.

Ora è tempo di chiudere il nostro libro dei ricordi e prepararci a celebrare gli eroi di oggi, che si sfideranno domenica per vincere una delle gare più prestigiose non solo della Formula 1, ma del calendario automobilistico internazionale! Noi vi racconteremo tutto sulle pagine di TheLastCorner!

Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari SpA

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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