Ferrari, motore endotermico e turbo sulla PU di Leclerc entrambi KO

Il post GP Azerbaijan assomiglia sempre di più ad un bollettino di guerra per la Ferrari. I meccanici ed ingegneri della Maranello hanno potuto smontare la power unit 066/7 numero due sulla monoposto di Charles Leclerc solo stamattina a causa della logistica, ma dalle prime analisi anticipate ieri da motorsport.com Italia e riprese oggi da Il Corriere dello Sport, pare proprio che il motore endotermico e il turbo siano entrambi andati e quindi inutilizzabili. Uno smacco incredibile, perché sembrerebbe inoltre che il cedimento della testata (che poi si è esteso appunto fino al turbo) nasce da un elemento fornito da parti terzi ma che in passato non ha mai dato problemi e quindi, era considerato affidabile.

Per l’imminente GP Canada, dunque, si dovrà correre ai ripari: Mattia Binotto ha già affermato che la Ferrari andrà a Montréal con il terzo motore sulla vettura di Leclerc, mentre per il turbo verrà utilizzata ancora la prima unità (usata a Monaco) per evitare l’uso della quarta unità e una eventuale penalità in griglia. Questa eventualità è però solo rimandata, in quanto, con altri 10 e passa Gran Premi nel calendario e una vita del motore ‘SuperFast’ che, ora come ora, sembrerebbe essere molto minore di quanto si aspettava, si sta pensando ad arrivare non solo al quarto motore, ma addirittura al quinto. Per la monoposto di Carlos Sainz, invece, sembrerebbe essere confermata la rottura della pompa del sistema idraulico come la causa del suo ritiro dopo soli 9 giri di gara.

Un guasto che ha mandato in tilt la sua auto, come si vede anche dal volante dove all’inizio l’interfaccia aveva fatto pensare ad un problema al brake-by-wire. Da verificare, invece, i problemi occorsi sulle auto clienti dell’Alfa Romeo di Zhou e della Haas di Magnussen, ritirati entrambi per problemi meccanici e/o idraulici ma comunque relativi alla PU. Di certo per la Ferrari quello di Baku è stato un week-end da dimenticare, con il primo doppio ritiro ufficiale per le rosse di Maranello dal GP Gran Bretagna 1997. Tale eventualità era accaduta anche al GP Australia 2009, ma lì Kimi Raikkonen era rimasto comunque classificato al 15° posto in quanto, fermatosi al 55° giro, il finlandese aveva comunque completato da regolamento il 90% della distanza di gara.

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