Tempi caldi a Maranello, e non ci riferiamo solo ai 34°C di questo caldo agosto. In Casa Ferrari, si tenta di migliorare il più possibile quelli che sono gli strumenti a disposizione dei tecnici e dei progettisti. Dopo l’acquisto di un nuovo simulatore per la progettazione delle monoposto da Formula 1, la Ferrari ha pianificato un altro consistente investimento legato all’acquisto di alcuni banchi dinamici.
Stando ad alcune dichiarazioni, la Ferrari avrebbe ordinato ben 10 banchi dinamici, e alcuni di questi saranno ad uso esclusivo del progetto Formula 1. Già, perchè la lotta in pista nasce già dalle fasi di gestazione della monoposto, e in Ferrari sembra che non se ne siano dimenticati. Dopo il banco dinamico acquistato nel 2015, questi nuovi apparecchi dovrebbero permettere non solo di avere dati più accurati, ma dovrebbero permettere anche di iniziare a lavorare sulle future monoposto facendo affidamento su un solo dato. Proprio la differenza di rilevamenti tra diversi banchi, ha causato parecchi rallentamenti di progettazione negli anni passati.
Ma perchè è così importante un banco dinamico?
Il banco dinamico è uno dei sistemi di misurazione e progettazione più avanzato. Il suo funzionamento si basa sulla capacità di simulare asperità dell’asfalto, bump, appoggi laterali difficili e tutte quelle situazioni che, generate in movimento possono ‘sconfessare’ i dati ottenuti mediante prova statica della monoposto. Oltre a rilevare la coppia del motore in diversi punti (albero motore, cambio, ruota, pneumatico), un banco dinamico può aiutare nella taratura delle sospensioni, nella validazione di sviluppi aerodinamici e nelle prove di pescaggio. Il tutto con il veicolo fisicamente fermo all’interno della galleria del vento.
Quando sentiamo parlare di simulazione dinamica del veicolo, ‘semplicemente’ sentiamo parlare di tutte queste operazioni effettuate in factory.
Con l’acquisto di questi nuovi banchi dinamici, del nuovo simulatore, e con la fine dei lavori per avere una galleria del vento completamente aggiornata, la Ferrari vuole quindi fissare un nuovo stato dell’arte nella simulazione statica e dinamica del veicolo.
Tuttavia, serve che questi nuovi componenti rientrino nell’esercizio 2020, affinché non rientrino nelle valutazioni del budget cap, che entrerà in vigore nel 2021.
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