Diciassettesimo appuntamento stagionale con FP Analysis, la nostra rubrica del venerdì volta ad analizzare la prima giornata di prove libere. Nonostante il sonno stia cercando di prendere il sopravvento dopo una nottata di lavoro, siamo qui a vedere che cosa ci hanno offerto le prime due sessioni di questa mattina. Partiamo come di consueto col vedere quali sono le mescole portate da Pirelli in Giappone: niente più salto di mescola e ritorno della SuperSoft dopo qualche weekend di vacanza (non si vedevano da Monza). Medie, Soft e SuperSoft i compound per Suzuka, scelti ben tredici settimane fa dai team, quando tutto, o quasi, era completamente diverso (tranne per la McLaren, loro sono troppo avanti e quindi non hanno comunicato la scelta alla Pirelli per tempo, geni). La Ferrari è sembrata in grossa difficoltà, ma non tanto sotto l’aspetto tecnico, perché la SF71H è parsa molto ben bilanciata in pista, il problema è che la Mercedes va il doppio. Un cambiamento repentino e che sembra abbia riportato tutti sulla terra, ma andiamo con ordine, come sempre.
1:28.217, con questo tempo Hamilton ha fatto segnare il giro più veloce del venerdì, staccando di ben quattro decimi Bottas e addirittura di otto (8!!!) Sebastian Vettel a parità di gomma. Un distacco incredibile se pensiamo all’andamento di tutto il campionato. Chiaro, è solo venerdì, e ci teniamo a sottolinearlo, però mai come in questo venerdì, a parità di condizioni, la Ferrari aveva preso un simile distacco in una pista dove in teoria dovrebbe soffrire di meno rispetto a Sochi. Come se il mondo si fosse ribaltato, e questo lo vedremo anche in un dettaglio della simulazione passo gara. La Ferrari era giù di motore? Sicuramente, ma anche la Mercedes solitamente lo è nelle FP2. Cosa è successo alla Scuderia di Maranello tanto da prendere un distacco del genere nella prima giornata di prove? Raikkonen e Vettel sembravano abbastanza sfiduciati nel post FP2, perché sanno che con una Mercedes così sarà difficile prendere la pole, fondamentale in questo circuito. Semplicemente devastante Hamilton, per il morale dei tifosi Ferrari e per quello di Vettel, ormai quasi rassegnato. Bisogna avere uno scatto d’orgoglio e forse un miracolo questa notte per presentarsi domattina alle FP3 e soprattutto alle qualifiche con qualcosa di straordinario tra le mani tale da poter conquistare, quantomeno, la prima fila.
Analisi passo gara, e qua arrivano gli altri dolori: facciamo subito un paragone tra le simulazioni di Hamilton e Vettel, sono quelle più importanti fondamentalmente, non ce ne vogliano gli altri. I due piloti sono partiti con le SuperSoft: Ham ha girato in 33.8, 34.2, 35.0, 34.6, 34.4, 34.4, 34.3 e 34.1 (ovviamente togliamo sempre i giri lenti causa traffico). Vettel con lo stesso compound: 34.6, 34.1, 35.5, 35.2, 34.8, 35.7, 35.3, 35.2, 35.1 e 35.5. Capite bene che la Ferrari in queste condizioni ha perso mediamente un secondo al giro sulla Mercedes. Tanto, troppo. Da considerare anche che la posteriore sinistra di Vettel presentava un evidente blistering, mentre in Mercedes nemmeno l’ombra. Ecco, questa è una chiave di lettura importante: quel famoso blister di cui il team anglo/tedesco soffriva per gran parte del campionato è improvvisamente scomparso, mentre da Monza in poi tormenta la Rossa. Con le Soft, Vettel sembra avvicinarsi ai tempi di Hamilton: 33.5, 33.7, 33.5, 33.5 e 34.5. L’inglese però ha una costanza senza eguali: 33.4, 33.3, 33.3, 33.6, 33.5 e 33.5. Una differenza che ci dice che con Hamilton in pole, sarà praticamente impossibile poter tenere il suo passo per impensierirlo minimamente in gara in condizioni di pista asciutta, ma la sensazione è che anche sul bagnato le carte non dovrebbero mischiarsi più di tanto. Raikkonen ha provato qualcosa di diverso, montando prima le Soft e girando prima sul 34, poi mantenendosi sul 35 medio. Un solo giro con le Super in 33.4. Bottas con le SS gira più lentamente di Hamilton ma meglio di Vettel, mentre con le Soft va anche peggio del tedesco, tranne qualche sporadico 33.8. Le Red Bull come sempre sono un’incognita al venerdì, ma sembrano sui tempi Ferrari, soprattutto Verstappen con le SS, mentre perde qualcosa con le Soft. Ricciardo invece come il compagno con le SuperSoft, vicino ai tempi di Vettel con le Soft.
La Ferrari è parsa in netta difficoltà sia sotto l’aspetto della potenza, perché ripetiamo la macchina è ben bilanciata, i piloti non fanno errori come a Sochi, ma non c’è potenza, la Mercedes va di più, che per quanto riguarda la gestione gomme, si è ribaltato tutto rispetto a qualche mese fa. Ok che siamo a venerdì, ma fino a un certo punto. Felici di essere smentiti tra 12 ore nelle FP3 ma soprattutto nelle qualifiche. E occhio, che risolvere il problema col blistering è molto ma molto complicato da un giorno all’altro. Ancora una volta Suzuka potrebbe mettere una pietra tombale sulle speranze mondiale di Vettel e Ferrari, come dodici mesi fa. Sarà così? Vedremo, e intanto la pioggia…
Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone
Lascia un commento! on "FP Analysis, le simulazioni di qualifica e passo gara a Suzuka: Ferrari in difficoltà"