FP Analysis, le simulazioni di qualifica e passo gara: Ferrari dalle stalle alle stelle del Bahrain

GP ABU DHABI F1/2017 - (EMIRATI ARABI UNITI) - © FOTO STUDIO COLOMBO PER FERRARI SPONSOR

Da questo Gran Premio anche le grafiche con gli stint di Ferrari, Mercedes e Red Bull

Secondo appuntamento stagionale con il mondiale di Formula 1 2019. Il Circus arriva in Bahrain dopo la doppietta Mercedes in Australia con Bottas davanti a Hamilton, mentre le Ferrari hanno decisamente deluso tutte le aspettative dei test concludendo a oltre 50 secondi dal finlandese. Anche noi siamo stati decisamente trollati dalla Scuderia di Maranello a Melbourne, perché era inimmaginabile una prestazione del genere. Pensavamo in una Ferrari nascosta al venerdì, ma non è stato così. Qui in Bahrain la situazione sembra diametralmente opposta, con Vettel e Leclerc che hanno ottenuto i tempi migliori per quanto riguarda il giro secco, ma non solo. Partiamo come di consueto con la scelta di Pirelli per il weekend del Medio Oriente: la casa italiana ha scelto le tre mescole più dure della sua gamma 2019, quindi C1 (Hard-bianca), C2 (Media-gialla) e C3 (Soft-rossa).

Long Run Mercedes (© MotorSport Italia)

Long Run Ferrari (© MotorSport Italia)

Sebastian Vettel è stato il pilota più veloce della giornata, fermando il crono in 1:28.846, staccando di 35 millesimi il compagno di squadra Charles Leclerc. Le due Ferrari hanno svolto per forza di cose un lavoro diverso sia per quanto riguarda il giro secco, avendo sfruttato un set di gomme in più che sul passo gara, questo però per via di un testacoda di Vettel all’inizio del suo long run, e dopo un giro sul 35 ha preferito entrare ai box e montare le gomme Medie, mentre Leclerc ha potuto completare il suo run con le Soft. Così come potete vedere nella grafica, il monegasco ha ottenuto il miglior tempo d’attacco in 1:34.301, salvo poi confermarsi sul 35 medio alto, con qualche passaggio sul 36. Consideriamo Bottas, che è colui che ha sfruttato di più la Soft: il #77 ha girato molto bene sul 34 e 35 nei primi giri, poi inevitabilmente anche le sue prestazioni sono calate, mentre una volta montate le gialle è riuscito a segnare un paio di tempi interessanti sul 34 alto. Al contrario, Leclerc con le gomme Medie ha fatto solo due giri, uno in 33.7, probabilmente gli è scappato, l’altro in 34.5. Tornando a Vettel, i suoi tempi sono costanti sul 35 con le gialle, non propriamente eccezionali, ma il 34.8 d’attacco è certamente un buon tempo.

Long Run Red Bull (© MotorSport Italia)

Capitolo Hamilton: l’inglese con le Soft è stato molto altalenante, partendo bene sul 34.8 e poi girando sul 35 medio alto, dopodiché sosta ai box, gomme Medie e ritmo tra sul 35 con due 34 a inizio run. Insomma, non è sembrato eccezionale, non come Verstappen, che con le Soft è stato costante sul 35, salvo poi alzando i suoi tempi sul 36, poi con le Medie è stato costante tra il 34 alto e il 35 basso. Al momento sembra quello messo meglio con le gialle, ma sappiamo che la Red Bull tende sempre ad andare forte al venerdì, anche se a Melbourne si è poi confermata domenica. Qualche difficoltà in più per Gasly sia per quanto riguarda il giro veloce (dodicesimo) che per il passo gara con le Soft: un po’ meglio con le Medie, ma c’è ancora parecchio da lavorare per il francese. In sintesi, è sembrato molto in palla Leclerc, ma occhio a Bottas, mai da sottovalutare come abbiamo visto in Australia. Un po’ in sordina Hamilton, mentre Vettel è sembrato molto a suo agio con la Ferrari nonostante qualche errore. In linea generale, la Mercedes sembra molto nervosa e non al livello della Scuderia di Maranello, un po’ come se il mondo si fosse capovolto dall’Australia a oggi, vedremo, dopo la scoppola di Melbourne non vogliamo sbilanciarci più di troppo.

Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari/Media Centre

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