Eccoci qui al penultimo appuntamento del 2018 con FP Analysis. Siamo a Interlagos per analizzare le prove libere del Gran Premio del Brasile. Le Mercedes di Bottas e Hamilton hanno terminato nelle prime due posizioni, a tre millesimi l’una dall’altra, con Vettel vicino a soli 73 millesimi dal finlandese, che con il tempo di 1:08.846 è stato il più veloce della giornata. Bene nella prima sessione Verstappen, fermato da un problema alla pompa dell’olio nelle FP2: l’olandese infatti ha dovuto svolgere il programma di lavoro solo nell’ultima parte della sessione, comprimendo il tutto. Ricciardo sarà costretto a partire con cinque posizioni di penalità per la sostituzione del turbo, mentre Raikkonen.. Niente, per Raikkonen è solo venerdì. La Pirelli ha portato in Brasile Medie, Soft e SuperSoft, ma l’eccessiva usura dell’autodromo Josè Carlos Pace ha fatto tornare prepotentemente il fenomeno del blistering, specialmente sulla Ferrari, anche se la Mercedes non è stata esente dall’avere questo problema, nonostante i mozzi e i cerchioni forati utilizzati nelle prime due sessioni.
ANALISI PASSO GARA DEI TOP 6 (tutti hanno iniziato con SuperSoft tranne Hamilton e Vettel, che sono partiti con le Soft).
Ferrari
-Vettel è stato il più veloce e costante con il compound giallo, girando sempre sul 12 con il picco di 1:12.2 a inizio simulazione. Dopo la sosta è passato alle SuperSoft e in diciassette giri puliti ha girato talvolta sul 12 medio/alto (con un 12.2) e altre volte sul 13 basso. Non esattamente una buonissima simulazione nella seconda parte di gara, con una Ferrari che ha subito parecchio di blistering.
-Raikkonen con le SS ha fatto solo due giri buoni in 12 alto, poi è tornato ai box, e montando le Medie ha girato costantemente tra il 12 alto e il 13 basso, sui tempi di Vettel nel secondo stint.
Mercedes
-Bottas non ha fatto un grandissimo stint con le rosse, evidentemente non vanno troppo bene a Interlagos girando costantemente sul 13 medio/basso, con un picco di 12.9 solo nel primo giro. Con le Medie successivamente il finlandese è stato sul 12 con un picco di 11.9 nel finale. Molto bene quindi la gomma più dura.
-Lo vediamo anche su Hamilton, che con Soft è andato peggio di Vettel, sempre sul 13, mentre con Medie è stato imprendibile, con due 11 alti e i restanti giri sul 12 medio/basso.
Red Bull
-Ricciardo sempre sul 13 con SS, mentre Verstappen è andato leggermente più veloce sul 12 alto. Entrambi hanno poi montato le Soft, andando 12 medio/basso Ricciardo, sul 12 medio Verstappen. I due Red Bull sono ottimisti per il passo gara mostrato, ma dopo l’exploit del Messico riusciranno a ripetersi? Il team anglo/austriaco non ha sofferto minimamente di blistering al posteriore nella simulazione passo gara.
La sensazione è che la gestione delle gomme sarà fondamentale, ma difficilmente vedremo una corsa a una sosta visto l’alto degrado al posteriore mostrato da Mercedes e soprattutto Ferrari. Occhio alla pioggia, che potrebbe ribaltare mischiare tutte le carte in tavola.
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