Bentrovati amici di motorsportitalia.net e rieccoci con FP Analysis, la nostra consueta rubrica del venerdì volta ad analizzare l’andamento delle prove libere. Siamo in Cina per la terza prova stagionale del mondiale di Formula 1 e per la gara numero 1.000 della storia di questo fantastico sport. Vi sveliamo subito la novità principale: da questo Gran Premio avremo una tabella completa di tutti i giri effettuati nei vari tentativi di long run dai sei piloti facenti parti dei tre top team, quindi Ferrari, Mercedes e Red Bull: vorremmo ampliare il tutto anche al resto della griglia ma è al momento molto complicato, un giorno chissà. Questa tabella vi mostrerà anche il giro più veloce ottenuto nella simulazione di qualifica e i passaggi migliori nei vari stint effettuati dai piloti in questione. Partiamo innanzitutto con la scelta di Pirelli: in Cina la casa italiana ha optato per C2, C3 e C4 rispettivamente come Hard, Medium e Soft, le stesse mescole dell’Australia per intenderci. Valtteri Bottas è stato il pilota più veloce in 1:33.330, staccando di 27 millesimi Sebastian Vettel. Il pilota finlandese sembra trovarsi a suo agio con il tracciato di Shanghai, ma anche il tedesco è parso in palla sul giro secco, ma non solo. Problemi per Leclerc, che dopo aver ottenuto solo il settimo tempo non ha preso parte al resto della sessione per forse per qualche noia al raffreddamento, mentre Gasly è sembrato totalmente in difficoltà, segnando solo il decimo tempo.
Sul passo gara bisogna partire da una considerazione: le gomme morbide non sembrano garantire un numero alto di giri, ma le temperature di oggi non dovremmo trovarle nel resto del weekend visto che vanno ad abbassarsi. Sebastian Vettel, unico della Ferrari ad aver girato ha fatto 13 passaggi con le Soft, con un tempo di attacco in 1:38.7, un secondo più lento del primo giro di Bottas (NB: a molti sembra essere sfuggito, ma il live timing ha portato questo tempo, se poi ci sono stati dei problemi sull’app della F1 noi non possiamo farci nulla, ma al netto di errori di grafica, è stato questo il primo giro utile del finlandese): quindi o Valtteri ha spinto più del dovere oppure ha tagliato qualche curva, non ci sono altre spiegazioni visto che poi è andato ad alzare notevolmente i suoi tempi. Anche Vettel è calato vistosamente, ma lo ha fatto in maniera più costante e non ha raffreddato le gomme più volte come invece ha fatto Bottas. Il finlandese è rientrato dopo 9 giri, montando le Hard girando tra il 38 alto e il 39 basso, mentre Vettel ha fatto lo stesso, ma dopo, effettuando solo quattro passaggi con la mescola più dura e piazzando un 37.9 niente male oltre a tre 38 bassi. Insomma, la gomma bianca sembra in grado di dare più garanzie.
Come potete vedere, strategia totalmente differente per quanto riguarda Hamilton, unico dei big a partire con le gialle: obiettivamente tempi non eccezionali vedendo l’andamento degli altri con le rosse, e questo ci fa capire due cose: che la gialla non sembra adatta per la prima parte di gara e col pieno di benzina (è rientrato dopo 10 giri) e che le rosse, nel secondo stint, non danno quel vantaggio di prestazione rispetto alla bianca, nonostante qualche passaggio niente male e ovviamente con carico di benzina inferiore. Classico lavoro invece per la Red Bull: Verstappen ha fatto segnare tempi interessanti con le Medie nel secondo stint, ma sappiamo che la squadra austriaca al venerdì tende un po’ a pompare i suoi tempi ormai da qualche anno a questa parte, ma una cosa è certa: Gasly gira costantemente più lento di Verstappen con qualsiasi mescola.
In definitiva, al netto dei problemi di casa Ferrari, la Mercedes sembra potersela giocare molto di più rispetto al Bahrain, e vedendo come sono andate le cose due settimane fa, ci si aspetta una bella lotta domenica, con un occhio particolare verso Bottas, che sembra essere tornato quello determinato dell’Australia. D’altronde, stiamo parlando dell’attuale leader del mondiale.
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