GRAN PREMIO DELL’ARABIA SAUDITA Voto 9 Due gare e due corse da seguire attaccati al defibrillatore. Anche il circuito di Jeddah (nonostante il layout mozzafiato voto 4 per gli evidenti problemi di sicurezza, anche fuori dal tracciato) ci regala uno spettacolo incredibile con i primi giri segnati dalla guerra fratricida fra Alonso e Ocon in casa Alpine, dopo un avvio prudente si scatena anche Hamilton che ci regala bei sorpassi nonostante una macchina in grande difficoltà. Gli ultimi 10 giri poi vivono del secondo duello in due gare fra Leclerc e Verstappen con Max che stavolta non si fa ingannare dai giochi di Charles con la linea del DRS. Un duello molto duro ma estremamente corretto con due piloti che hanno guidato davvero al limite sfiorando i muri del tracciato saudita.
MAX VERSTAPPEN Voto 10 Dopo una qualifica non brillantissima si riprende alla grande con una partenza molto intelligente e una prima parte di gara votata alla limitazione dei danni visto che con la gomma media il degrado della Red Bull era maggiore di quello Ferrari. La Safety Car del giro 16 cambia la gara di Max che si ritrova attaccato a Leclerc e non sale mai sopra i 2 secondi di distacco dal monegasco, pur non riuscendo a rientrare in zona DRS. La chance per l’olandese arriva al giro 38 quando, dopo lo stop all’ingresso della pit lane di Ricciardo e Alonso, viene “chiamata” in pista la Virtual Safety Car. Durante i 2 giri di pausa della corsa Max è bravo a tenere bene in temperatura le gomme e a sfruttare bene i delta time da rispettare. Alla ripartenza si ritrova così attaccato al codone della Ferrari #16 e va in scena il secondo atto del duello iniziato in Bahrain. Anche stavolta vediamo sorpassi, controsorpassi, strategie e, stavolta, persino un’inchiodata prima della linea del DRS. Alla fine, aiutato anche dalla bandiera gialla degli ultimi 2 giri, la spunta Max che però sa di avere di fronte un altro avversario del suo stesso livello.
CHARLES LECLERC Voto 9.5 Lo 0.5 che lo separa dalla perfezione è lo stesso che lo separa dal vincitore sotto la bandiera a scacchi. Comprensibile la sua delusione dopo aver perso la pole per 25 millesimi e soprattutto la vittoria a pochi giri dalla fine, senza aver potuto peraltro sferrare un contrattacco a causa della bandiera gialla. Il monegasco dimostra tuttavia di essere un altro pilota rispetto al Leclerc che lottava per il vertice nell’ormai lontano 2019. Nonostante il sorpasso subito a poche tornate dalla fine, infatti, non tira staccate folle e non va oltre il limite che su questa pista significa muro. Porta così a casa 19 preziosissimi punti che consolidano la sua leadership in classifica Costruttori e, ancor di più, in casa Ferrari.
CARLOS SAINZ Voto 8.5 In qualifica sfiora ancora una volta la prima pole in carriera, dopo aver dominato sia la Q1 che la Q2 ma alla fine si ritrova addirittura fuori dalla prima fila. In partenza è sfortunato perché rimane bloccato dietro a Leclerc e non può fare molto per difendersi dall’attacco di Verstappen. Il passo gara non è buono come quello delle qualifiche e Carlos non riesce a tenere il ritmo né nel primo stint e né nel secondo. Certo, se alla ripartenza dopo la Safety Car avesse potuto giocarsi la 2° posizione con Max forse staremmo parlando di un’altra gara. Nell’ultima parte di gara tiene sotto controllo Perez e si prende il secondo podio stagionale, il terzo consecutivo considerando anche Abu Dhabi 2021. Un ruolino di marcia che fa sorridere i Ferraristi ma che a lui non basta perché il vicino di box ha iniziato la stagione con una marcia in più. Le sue prestazioni comunque sono sempre di altissimo livello.
SERGIO PEREZ Voto 8.5 Fa il giro della vita in qualifica, rovinando la festa della Ferrari che assaporava già una prima fila tutta rossa. In gara parte a fionda e nel primo stint Leclerc lo vede soltanto con il binocolo, purtroppo la Safety Car gli rovina la gara, anche se c’è da dire che era rientrato comunque dietro a Russell perdendo comunque, molto probabilmente, la posizione su Leclerc. Da lì in poi la sua gara non è più brillante e per la seconda volta consecutiva perde il duello diretto con Sainz per il terzo gradino del podio. Rimane comunque un ago della bilancia pericolosissimo nella sfida Leclerc-Verstappen.
GEORGE RUSSELL Voto 7.5 Mentre il compagno di squadra si inventa assetti estremi per cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo ma con esiti disastrosi, George rimane con i piedi ben saldi a terra preferendo estrarre il massimo dalla W13 attuale. In qualifica è 6° battuto da Ocon, posizione che si prende nei primi giri della gara. Questa è l’unica emozione della sua gara, vissuta nella terra di nessuno ma conclusa senza affanni nella posizione più alta a cui potesse ambire, in attesa di tempi migliori.
ESTEBAN OCON Voto 7.5 Grande qualifica e grande partenza, deve cedere la posizione a Russell per manifesta inferiorità, poi inizia un duello all’ultimo sangue con il compagno di squadra. Come già aveva fatto in passato con Perez, Esteban non disdegna chiusure contro il muro ben oltre il codice di comportamento che ci dovrebbe essere fra compagni di squadra. Questa lotta fa perdere alle due Alpine tantissimo tempo, non tanto nei confronti di Russell che era comunque più veloce ma più che altro nei confronti dei piloti dietro che infatti si invitano subito alla festa. Recupera un po’ di terreno grazie al caos generato dalla VSC e alla fine è bravo a vincere la volata contro Norris per il 6° posto.
LANDO NORRIS Voto 7 Salva il fine settimana della McLaren con un 7° posto che, dopo la caporetto del Bahrain e l’ennesimo problema di affidabilità sulla macchina di Ricciardo, rappresenta ossigeno puro per la scuderia di Woking.
PIERRE GASLY Voto 7.5 Dopo lo 0 del Bahrain, per Pierre la priorità era fare punti e centra bene l’obiettivo. In qualifica non può fare meglio del 9° posto visti gli attuali valori in campo, in gara è bravo a rimontare da una 16° posizione in cui era precipitato a causa di una sosta effettuata pochi secondi prima che Latifi andasse a muro provocando l’uscita della Safety Car.
KEVIN MAGNUSSEN Voto 7.5 Niente miracolo come in Bahrain ma anche qui il weekend di Kevin è da incorniciare. Centra la Q3 in qualifica nonostante avesse girato poco nelle libere a causa di un problema tecnico, in gara si invita alla festa con le Alpine, Bottas e nella seconda parte di gara ingaggia un bel duello anche con sua Maestà Lewis Hamilton chiudendogli anche davanti sotto la bandiera a scacchi.
LEWIS HAMILTON Voto 5 Il risultato della qualifica è stato così incredibile che tutti avevano pensato a un qualche problema sulla sua W13, invece il 16° tempo è frutto di una scelta d’assetto troppo estrema ed evidentemente sbagliata da parte del 7 volte Campione del Mondo. In gara Lewis, dopo un avvio prudente, mostra di avere un grande passo che lo fa risalire fino alla 6° posizione dopo oltre 35 giri su gomma dura. La VSC, con la chiusura della pit-lane, rovina la sua rimonta anche se con un pizzico di tempismo in più da parte del muretto Mercedes Lewis avrebbe potuto forse rientrare prima della chiusura dell’entrata ai box. Rientra in pista fuori dalla zona punti e nei 10 giri che mancano riesce ad artigliare soltanto la 10° posizione. Dopo l’ottima prestazione del Bahrain una brutta battuta a vuoto da parte di Lewis, che forse dovrà imparare a estrarre il massimo da un pacchetto vettura non più spaziale come negli anni passati.
GUANYU ZHOU Voto 5.5 Weekend difficile per il pilota cinese che non brilla in qualifica e poi compromette la sua gara con una pessima partenza. C’è comunque da giustificarlo visto che ha corso solamente la sua 2° gara in Formula 1 su una pista difficilissima, seppure la conoscesse già dalla Formula 2.
NICO HULKENBERG Voto 7 Dopo oltre un anno di stop, con una sola gara di allenamento, guida la macchina forse peggiore della griglia su uno dei tracciati più difficili del calendario, dove la fiducia nella macchina è essenziale. Nonostante ciò non sfigura e a un certo punto si ritrova anche in zona punti. Insomma, anche stavolta l’incredibile Hulk non ha sfigurato.
LANCE STROLL Voto 7 Si riscatta dalla prestazione oscena del Bahrain con una qualifica in cui accede alla Q2 buttando fuori un certo Lewis Hamilton e una gara di grande sostanza in cui sfiora anche la zona punti fino al contatto con Albon che lo fa precipitare indietro.
ALEXANDER ALBON Voto 5.5 La Williams si conferma in crisi anche su una pista veloce come Jeddah e ad Alex stavolta non riesce il miracolo di portarla in Q2. In gara lotta e si sbatte sognando anche la zona punti ma il tentativo di sorpasso su Stroll è decisamente troppo azzardato.
VALLTERI BOTTAS Voto 8 I gradi di capitano sembrano aver galvanizzato il buon Vallteri che si conferma veloce e competitivo sia in qualifica che in gara. Un guaio tecnico lo costringe ad abbandonare la corsa quando era in piena lotta almeno per la 7° posizione.
FERNANDO ALONSO Voto 8 Dopo un fine settimana opaco in Bahrain, Nando torna alla grande e non a caso lo fa su un circuito difficile come quello di Jeddah. In qualifica è vicinissimo al compagno di squadra e ottiene comunque un’ottima 7° posizione. In gara ingaggia un duello bellissimo con il compagno di squadra da cui esce vincitore e il tempo perso è più colpa di Ocon che non sua. Al momento del ritiro aveva la 6° posizione virtualmente in tasca, peccato.
DANIEL RICCIARDO Voto 7 Piccolo passettino in avanti in qualifica rispetto al Bahrain, tutta un’altra storia (in positivo ovviamente) in gara. Finché la sua McLaren lo assiste Daniel si gioca la zona punti con il suo compagno di squadra e gli altri del “gruppone”. Poi l’ennesimo problema tecnico della McLaren in questo inizio di stagione lo costringe ad alzare bandiera bianca.
NICHOLAS LATIFI Voto 3 Altra gara disastrosa per il canadese che chiude la qualifica a distanze siderali e la gara dopo 16 giri contro il muro di curva 27.
YUKI TSUNODA Voto SV Una pacca sulla spalle e un abbraccio è l’unica cosa che ci sentiamo di dare a Yuki dopo un weekend così sfortunato.
Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone
Lascia un commento! on "Gp dell’Arabia Saudita, Pagelle: Verstappen-Leclerc sfida epica, Hamilton spettatore col binocolo!"