GRAN PREMIO D’ITALIA Voto 8 La pioggia di penalità rende la griglia (ufficializzata alle 21) estremamente varia con Perez, Sainz ed Hamilton a partire dalle retrovie e Verstappen dalla 7° posizione. Ciò non ha mai tolto all’olandese lo scettro di favorito ma ha reso la gara divertente con tanti sorpassi firmati soprattutto da un Carlos Sainz assolutamente scatenato davanti al pubblico di fede ferrarista. La lotta per la vittoria di fatto non è mai stata aperta con Verstappen che ha sempre avuto il controllo grazie a una tempistica della VSC fortunata ma soprattutto grazie a un passo gara inarrivabile per Leclerc. Peccato per il finale perché è stato ingeneroso verso un pubblico che ha risposto alla grande alla chiamata della Formula 1 con il record assoluto di presenze. Quando la FIA (voto 5) dice che sono state rispettate tutte le regole sulla Safety Car ha ragione ma nella nota espressa nel dopo gara ha omesso di chiarire tre punti: innanzitutto perché si è aspettato un giro e mezzo prima di chiamare in pista la vettura di sicurezza, poi perché l’Aston Martin guidata da Maylander è stata fatta uscire a caso davanti a Russell invece che davanti al leader Verstappen o comunque nelle sue vicinanze e infine perché con un mezzo pesante in pista che circolava contromano rispetto alle vetture non è stata data bandiera rossa? Davvero abbiamo già dimenticato Jules Bianchi e il suo tragico incidente a Suzuka nel 2014? Domande alle quali difficilmente avremo delle risposte.
MAX VERSTAPPEN Voto 10 Ci hanno provato a rendergliela più complicata, facendolo partire dalla 7° posizione invece che dalla 4°. Peccato che alla fine del primo giro Max era già ai piedi del podio e dopo 4 tornate era già all’inseguimento di Leclerc. L’olandese è in un momento di forma straordinario e il connubio con la sua RB18 è forse il più forte mai visto dai tempi di Schumacher/F2004. Anche a Monza è stato un cecchino nel controllare l’insidiosa partenza (guadagnando anzi due posizioni), e nel fare sorpassi perfetti quando gli serviva. Poi, con strada libera davanti, ha imposto un ritmo inarrivabile per chiunque e ha gestito macchina e pneumatici fino alla bandiera a scacchi. Il finale mesto del Gran premio non toglie nulla alla sua vittoria, la prima a Monza, e già a Singapore Max può avere il match-point per vincere il Mondiale con largo anticipo.
CHARLES LECLERC Voto 9 Ci teneva tanto a bissare il successo del 2019 e le premesse, con la pole stratosferica del sabato ottenuta in pista, c’erano tutte. Alla fine però Charles, nonostante una gara perfetta, si è dovuto arrendere alla superiorità della RB18 #1 ma può comunque sorridere perché centra il secondo podio consecutivo e può godersi di nuovo la Marea Rossa in visibilio per lui. L’impressione è che, ancora una volta, Leclerc sia uscito migliore dal periodo difficile che ha attraversato da Silverstone in poi. Mentre tutti lo dipingevano come un martire, lui ha capito che, nonostante i palesi errori di strategia del muretto, anche lui avrebbe potuto fare meglio e nelle ultime gare abbiamo visto un Leclerc coinvolto nelle discussioni sulle strategie da adottare nel corso della gara piuttosto che un passivo esecutore degli ordini che arrivano dal muretto. Tutta carne al fuoco che tornerà utile nell’immediato futuro.
GEORGE RUSSELL Voto 7.5 La Safety Car gli salva probabilmente il podio in un weekend in cui, pur non brillando particolarmente, porta a casa un altro podio. Soffre più di Hamilton in qualifica ma grazie alla pioggia di penalità parte in prima fila. Alla partenza prova l’affondo su Leclerc ma viene gentilmente accompagnato fuori alla Prima Variante e da lì in poi la sua è unicamente una gara di gestione gomme.
CARLOS SAINZ Voto 9 Veloce sin da subito, la penalità per il cambio motore arriva nel weekend peggiore. Dopo una bellissima qualifica è costretto a partire dalla 18° posizione ma ci regala uno spettacolo straordinario. Parte subito con il coltello fra i denti e guadagna un paio di posizioni mettendosi in scia a Perez. Alla fine del primo giro va subito all’attacco del messicano alla frenata della Prima Variante e si prende la posizione, da lì supera come birilli gli avversari fino ad arrivare alla 4° posizione. Dopo il primo pit-stop ci regala un altro super sorpasso su Perez e si mette a caccia di un podio che sarebbe stato semplicemente clamoroso. La Safety Car finale, visto il set di morbide nuove che aveva montato, gli toglie non solo un podio quasi sicuro ma anche la possibilità di lottare per qualcosa di più importante visto quanto spingeva la sua Power Unit.
LEWIS HAMILTON Voto 8.5 La sua è stata una rimonta meno furiosa rispetto a quella di Sainz ma ugualmente efficace. Lewis infatti è partito piano e per un bel po’ di giri è rimasto imbottigliato dietro all’Alpha Tauri di Tsunoda. Tuttavia, mentre gli altri si fermavano ai box per la prima sosta, lui ha allungato lo stint su gomma media facendo registrare ottimi tempi e recuperando così tantissime posizioni. La Mercedes gli ha poi complicato notevolmente la vita allungando troppo la vita delle gomme medie, Lewis è così rientrato nel traffico ma con gomma morbida è risalito velocemente fino alla 5° posizione firmando un doppio sorpasso capolavoro su Gasly e Norris in uscita dalla Prima Variante. Sicuramente se si fosse ripartiti dopo la Safety avrebbe provato ad agguantare un podio che sarebbe un record assoluto per il circuito di Monza.
SERGIO PEREZ Voto 6 Prende la sufficienza perché alla fine riesce a portare la Red Bull alla posizione minima in cui dovrebbe stare ma la sua gara non è propriamente esaltante. Soffre terribilmente nel primo stint tant’è che viene chiamato per una sosta molto anticipata, il lungo stint su gomme dure è ottimo e gli fa recuperare tempo e posizioni tuttavia una volta montate le gomme morbide per il finale di gara non è così incisivo come ci si aspetterebbe, riuscendo solo per un pelo a superare Norris prima dell’entrata della Safety Car e quindi della conclusione della gara. Senza dimenticare poi i due schiaffoni rimediati da Sainz nella stessa curva.
LANDO NORRIS Voto 7.5 Rimedia a una partenza orribile e alla fine per poco non riusciva a resistere agli attacchi di una Red Bull. In mezzo un’ottima gara di gestione gomma che porta punti importanti in casa McLaren.
PIERRE GASLY Voto 7.5 Nonostante la partenza dalla terza fila, era difficile fare di meglio considerando che per tutto l’anno l’Alpha Tauri è stata spesso ben lontana dalla zona punti. Un piazzamento che quindi muove la classifica della scuderia faentina che spera di recuperare posizioni in classifica nella parte conclusiva della stagione.
NYCK DE VRIES Voto 9.5 Immaginate di andare a Monza per svolgere una tranquilla sessione di prove libere con un team e poi di essere svegliati di soprassalto il sabato mattina perché c’è da correre il resto del weekend con un altro team. Questo è esattamente ciò che è accaduto al pilota olandese e il Campione del Mondo di Formula E ha risposto alla grande. In qualifica ha firmato un ottimo 13° tempo che gli è valso, grazie alle penalità, la partenza in quarta fila accanto al connazionale Verstappen. In gara Nyck non è sembrato affatto impacciato, come spesso accade ai piloti di riserva, e ha lottato con le unghie e con i denti per tenersi stretto il suo arrivo a punti. Alla fine ce l’ha fatta ed è davvero un risultato straordinario perché De Vries non ha sbagliato una singola frenata in tutto il Gran premio ed è arrivato fisicamente stremato al parco chiuso, tant’è che hanno dovuto aiutarlo a scendere dalla macchina. Chapeau e speriamo che Williams gli dia un sedile per il prossimo anno.
GUANYU ZHOU Voto 7 Per questo weekend è immune da penalità per sostituzione di componenti del motore e così si ritrova a partire dalla quinta fila. Fa una gara pulita e porta a casa un piazzamento a punti importante per il morale e per la classifica.
ESTEBAN OCON Voto 5.5 Penalità a parte, non è mai stato competitivo per tutto il weekend e la sua gara è stata resa ancor più complicata dalla partenza in 14° posizione. Alla fine chiude ai margini della zona punti una Monza da dimenticare, nonostante un bellissimo casco tributo all’idolo Michael Schumacher.
MICK SCHUMACHER Voto 6.5 Nonostante la partenza dal fondo della griglia ha fatto tutto sommato una buona gara, lottando per gran parte della corsa in zona punti. La Haas tuttavia è in un momento buio della sua stagione e la zona punti alla fine resta ancora off-limits.
VALLTERI BOTTAS Voto 5.5 Anche per lui fine settimana da dimenticare, parte 15° e alla partenza riporta un contatto che sicuramente non aiuta la sua rimonta.
YUKI TSUNODA Voto 5 Parte dal fondo a causa del caos combinato a Zandvoort che spinge poi la squadra a cambiargli anche la Power Unit ma per tutta la gara non trova mai il passo e rimane in fondo al gruppo.
NICHOLAS LATIFI Voto 4.5 Ad essere battuto dal compagno di squadra c’è abituato, ma ad essere battuto (anzi bastonato) da un pilota chiamato a guidare il sabato mattina che arriva addirittura a punti forse non era pronto. Disastro.
KEVIN MAGNUSSEN Voto 5 Anche per lui gara anonima in fondo al gruppo.
DANIEL RICCIARDO Voto 7.5 La partenza dalla seconda fila lo sprona e fa un’ottima gara. Partenza pulita e per tutto il primo stint riesce a tenere dietro Gasly e tutto il gruppo, almeno fino all’arrivo dello scatenato Sainz. Il suo ritiro è quello che causa la Safety Car finale ed è un peccato perché stava portando a casa un ottimo piazzamento a punti. Certo, forse non sarà abbastanza per convincere Alpine a puntare su di lui.
LANCE STROLL Voto 7 Partito a metà schieramento grazie alle penalità, stava facendo la sua onesta gara quando un problema tecnico lo ha estromesso dalla lotta per un piazzamento a punti.
FERNANDO ALONSO Voto 7.5 I suoi team radio sono sempre uno spettacolo nello spettacolo, stavolta Nando avvisa la squadra di un problema all’ibrido con largo anticipo rispetto all’effettivo problema che lo porterà al ritiro. Stava lottando per la 7° posizione, niente di esaltante ma avrebbe potuto allungare la sua striscia di arrivi a punti.
SEBASTIAN VETTEL Voto SV La sua ultima Monza dura, sfortunatamente, solo una manciata di giri. Peccato per la caduta di stile su Mattarella, sacrosanto esprimere il proprio parere ma definire un Capo di Stato “vecchio di quasi cent’anni” non è da una persona intelligente come Seb. Speriamo in un chiarimento.
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