Il gp d’ Ungheria inizia in maniera rocambolesca con pista bagnata che porta agli errori di Bottas e Stroll che nel tentativo di frenare in curva 1 vanno lunghi colpendo le due Red Bull oltre a Norris e Leclerc.
Alla ripartenza dopo la bandiera rossa l’ ordine è a dir poco clamoroso : Hamilton, Ocon, Vettel, Sainz, Tsunoda, Latifi, Alonso, Russell, Raikkonen, Schumacher, Gasly, Ricciardo, Verstappen, Mazepin e Giovinazzi.
Dai box escono tutti con gomma intermedia scelta che non rispecchia le caratteristiche della pista ormai del tutto asciutta.
Tutti i team decidono quindi di partire dalla pitlane montando le slick in mescola media…tutti tranne Mercedes che non richiama Hamilton andandosi a schierare da solo in griglia (probabilmente per evitare di perdere posizioni nel traffico della pitlane considerando che quello Mercedes è il primo dei box).
Lewis sarà costretto al pit per le slick al giro successivo al termine della quale si ritroverà dietro tutti in 14esima posizione.
Da qui ha inizio il duello tra Esteban Ocon e Sebastian Vettel per la prima posizione del Gp di Ungheria.
I due piloti fin da subito dimostrano di avere un ottimo passo gara riescendo ad accumulare un gap elevato nei confronti dei rivali e in particolare nei confronti di Latifi in terza posizione che fa da “tappo” a vetture ben più veloci.
Nei successivi 20 giri (dal 4 a 24) i due ,infatti, girano su tempi pressoché simili con una media di 1:23.962 per Ocon e 1:23.968 per Vettel, con il tedesco che tuttavia non riuscirà ad avvicinarsi quel tanto che basta per proverà il sorpasso sul numero 31 della Alpine.
Non riuscendo a trovare il sorpasso in pista l’ Aston Martin tenta l’ undercut richiamando il tedesco al 36esimo giro montando mescole dure. L’ Alpine risponde richiamando Ocon al giro successivo ma nonostante un outlap più veloce Vettel non riuscirà a prendersi la posizione risulterà fatale il secondo perso nel pit-stop (3,3s contro i 2,3s della scuderia francese).
Da lì la gara continua in fotocopia con quanto visto nello stint precedente con Vettel a mettere pressione ad uno straordinario Ocon. I due infatti concluderanno lo stint su mescole dure con un tempo medio di 1:21.850 per il francese e di 1:21:890 per il tedesco.
Gran premio quindi che si conclude con la prima vittoria di Ocon che riporta sul gradino più alto il gruppo Renault dopo 13 anni. Dall’ altra parte invece Vettel dovrà accontentarsi del secondo podio stagionale (penalità permettendo).
Salvatore Borzì
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