GP Singapore: la Ferrari SF90 “affila il muso”!

Scopriamo insieme quali novità sono state introdotte sulla rossa di Maranello

Come già annunciato dallo stesso team principal del cavallino, Mattia Binotto, la Scuderia Ferrari ha introdotto degli aggiornamenti riguardanti il settore aerodinamico della SF90, in modo da ridurre il gap dai rivali su piste di alto carico aerodinamico, proprio come quella di Marina Bay.

Risalta all’occhio la presenza di un nuovo muso, rimpiazzando i turning vanes inferiori laterali con una nuova soluzione già vista in passato su altre monoposto: troviamo adesso due alette a sbalzo con un grado di svergolamento notevole, utile a generare carico complessivo .

Frontalmente, in prossimità dei punti di ancoraggio tra muso e ala, è stato ricavato un piano orizzontale con un micro profilo alare tale da direzionare il flusso nella parte inferiore e, anche, verso il condotto S-Duct.

Soluzioni analoghe sono già state sperimentate da altre squadre ma con filosofie di progetto diverse, per esempio quella adottata da McLaren sulla MCL34 e sulla precedente MCL33 durante lo sviluppo inter-stagione. Le “Zanne”, a differenza della SF90, si estendono longitudinalmente per poi curvarsi verso la parte terminale.

Spuntano nuovamente i generatori di vortici verticali sul fondo piatto, in prossimità dei punti di stop dei soffiaggi longitudinali , utili per ridurre il tyre squirt sulle gomme posteriori, tanto fondamentali per assicurare il corretto grip.

Già lo scorso anno, il comparto aerodinamico diretto da Cardile e Sanchez progettò per primo questa soluzione sulla SF71-H durante varie sessioni di prove libere per poi essere “copiata” da Red Bull sulla RB13.

Grazie a queste piccole ma allo stesso tempo importanti modifiche, si deduce che la SF90 potrebbe avvicinarsi di qualche decimo a Mercedes e talvolta alla stessa Red Bull, la quale si è dimostrata performante per esempio in Ungheria, dove il carico aerodinamico “regna”.

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