Nella giornata di ieri si è riunito il Consiglio Mondiale della FIA e ha ratificato alcune importanti modifiche al Regolamento Tecnico e Sportivo della F1. Ecco le principali novità, punto per punto:
1 Le novità più importanti riguardano la gestione delle Power Unit, tasto dolente soprattutto per la Ferrari in questo primo terzo di stagione. Innanzitutto, le squadre potranno sostituire la Power Unit in regime di Parco Chiuso senza incorrere in penalità a patto che il nuovo motore sia stato già “sbloccato” in precedenza. Finora invece qualsiasi modifica in regime di Parco Chiuso comportava la penalità. In secondo luogo la FIA consentirà la riparazione temporanea dei propulsori, questa definizione è alquanto ambigua e non è ancora chiaro in cosa consisterà nella pratica, mentre una terza importante novità riguarda la temperatura del carburante. Dalla prossima gara di Silverstone, nel caso in cui ci siano temperature elevate, la benzina potrà essere raffreddata fino a 20 gradi rispetto alla temperatura ambiente misurata a un’ora dalla partenza della gara (finora la misurazione veniva effettuata 2 ore prima del via della corsa).
2. Sono state introdotte modifiche anche riguardo alle verifiche tecniche per la flessibilità delle ali, con un inasprimento dei valori dei test sui bordi di uscita delle ali posteriori e della beam wing, modifiche anche per quanto riguarda gli specchietti visto che molti piloti hanno lamentato una scarsa visibilità.
3. Nei test Pirelli per lo sviluppo delle gomme da bagnato le squadre potranno utilizzare le mule-car mentre ad Austin e Suzuka una sessione di prove libere sarà dedicata alle prove sulle gomme prototipo 2023.
4. La conferenza stampa dei piloti tornerà al giovedì già a partire da Silverstone visto che la formula del venerdì mattina non è servita a risparmiare un giorno di attività in pista poiché le squadre sono operative in circuito già dal giovedì.
La FIA ha speso qualche parola anche sul regolamento motori 2026, dicendo di aver avuto degli aggiornamenti su tale argomento e che il tutto dovrebbe essere messo nero su bianco prima della prossima riunione del Consiglio Mondiale, Audi e Porsche restano quindi alla finestra.
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