La Ferrari Driver Academy si presentava al via di questa stagione di Formula 2 con ben cinque piloti sui 22 presenti in griglia di partenza a rappresentarla, con molte probabilità di essere competitivi e protagonisti per tutto il campionato.
Ciò si è puntualmente verificato, visto che Callum Ilott, Mick Schumacher e Robert Shwartzman sono in piena lotta per il titolo in una stagione che verrà ricordata come una delle più avvincenti nella storia della serie. Al contrario, Marcus Armstrong e Giuliano Alesi sono molto attardati per via di una stagione sottotono rispetto agli altri tre.
Il round di Monza rappresenta l’apice di questa lotta ‘interna’ per il titolo dopo le vittorie di Schumacher e Ilott, con Shwartzman che dopo essersi imposto nella Sprint Race di Spa, a Monza non ha avuto le stesse prestazioni degli altri due. Dopo il round disputato sul circuito brianzolo la classifica del campionato vede Ilott in testa con 149 punti, seguito da Schumacher a 143 e Shwartzman a 140. Oltre a loro tre in corsa per il titolo c’è anche Yuki Tsunoda, quarto a 123 punti reduce però da uno 0 nella gara domenicale di Monza che potrebbe rivelarsi decisivo nella sua rincorsa al titolo.
Un campionato che sta andando secondo le previsioni dei piani alti della FDA, con i loro prospetti che sono i maggiori protagonisti della serie e che continuano a crescere in vista di un futuro che con questi risultati si prospetta brillante e prossimo ad una svolta per loro fondamentale.
Avendo loro tre in testa al campionato, i vertici della Ferrari si trovano così con il lusso di poter attendere l’esito del campionato per stabilire poi chi sarebbe meritevole di una promozione in Formula 1 per il 2021.
Il mercato piloti ha già delineato gran parte degli schieramenti che vedremo nella prossima stagione, ma tra chi non ha ancora ufficializzato nulla per il 2021 ci sono Haas e Alfa Romeo Racing, entrambe legate a stretto contatto con la Ferrari in quanto team clienti dal punto di vista tecnico. Facile quindi pensare che il fatto di non avere ancora nessun pilota sotto contratto per la prossima stagione si possa legare alla possibilità di accogliere tra le proprie fila almeno un prodotto della Ferrari Driver Academy, stando all’ipotesi fatta in precedenza che si legherebbe al risultato finale del campionato di Formula 2.
Per l’Alfa Romeo non sarebbe una novità, visto che nel 2018 hanno preso con se Charles Leclerc, in uscita dalla FDA e reduce da una trionfante stagione in Formula 2, facendolo esordire con calma prima del passaggio in Ferrari avvenuto l’anno scorso, con Antonio Giovinazzi a sostituire il monegasco nel team italo-svizzero nel 2019 sempre sotto indicazione della Ferrari. Per la Haas, invece, l’ingaggio di un pilota esordiente sarebbe una novità nella loro breve storia in Formula 1, visto che mai come adesso Gunther Steiner sembra intenzionato a sciogliere la coppia formata da Kevin Magnussen e Romain Grosjean dopo quattro anni di convivenza.
Stando ai rumors di mercato che circolano, il team americano starebbe però sondando diversi nomi per la prossima stagione, con Sergio Perez e Nico Hulkenberg presenti nella lista dei papabili piloti da ingaggiare, ma se Haas e Alfa aprirebbero all’arrivo di un pilota del vivaio Ferrari, allora ci sarebbe la possibilità di vedere addirittura ben due piloti promossi dalla Ferrari Driver Academy alla Formula 1, visto che ad oggi Antonio Giovinazzi non è per nulla sicuro della riconferma in Alfa Romeo, a prescindere da cosa deciderà di fare Kimi Raikkonen a fine stagione, se appendere o meno il casco al chiodo. Nella migliore delle ipotesi potremmo vedere uno tra Ilott, Schumacher e Shwartzman in Haas, e uno in Alfa. Difficile che possa andare realmente così, ma sognare è lecito.
Se il campionato finisse oggi (e se i vertici Ferrari decidessero in base alla classifica del campionato) vedremo promossi Ilott e Schumacher, entrambi con un anno di esperienza in più in Formula 2 rispetto a Shwartzman che è al suo esordio nella categoria dopo la vittoria del titolo di Formula 3 dell’anno scorso. Ma il campionato è ancora lungo e con ben quattro round da disputare la classifica finale può ancora cambiare, e con essa le scelte future della FDA sui loro tre prospetti, chiamati a dare tutto in questo finale di stagione che rappresenta già un crocevia decisivo delle loro carriere.
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