Il nuovo virus, nato in Cina, che sta caratterizzando negativamente l’inizio del 2020 ha già causato 170 vittime, con quasi 8.000 persone contagiate. La rapida espansione ha portato il governo cinese e isolare la città di Wuhan, centro dell’epidemia, e diverse aziende a interrompere i lavori nello stato asiatico.
Diverse compagnie aeree come British Airways, Lufthansa, Iberia e KLM hanno già interrotto i voli verso il paese, mentre aziende come Toyota, Ikea e Starbucks (per citarne alcune) hanno chiuso le serrande fino a nuovo ordine.
La scorsa settimana si discuteva che questo 2019-NCov potesse portare alla cancellazione o ad uno slittamento dei maggiori eventi sportivi che si disputano nel paese, tra cui F1 e FE. Dopo una conferma, da parte degli addetti ai lavori, questa preoccupazione era stata smentita.
La cancellazione di alcune gare della Coppa del Mondo di Sci, che si sarebbero dovute a Yangqing, la FIA ha preso nuovamente in considerazione questa speciale influenza.
Con un comunicato pubblicato sul proprio sito in mattina, ha reso noto che sta monitorando l’evoluzione del virus insieme alle autorità locali e agli Automobil Club cinesi. Il supervisore di questa operazione sarà il presidente della commissione medica della FIA, il Professor Gérard Saillant. Lo stesso che si occupò di Jules Bianchi, dopo il tragico incidente del GP del Giappone 2014.
In base all’evoluzione del Coronavirus, la FIA prenderà decisioni in merito alle gare in programma. Ovviamente, le due gare, ora a rischio, sono l’ePrix di Sanya del 21 marzo e il Gran Premio di Cina del 17 aprile.
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