La rivincita di Lewis Hamilton a Spielberg, per una pole bagnata quanto netta per lui e per la Mercedes. Dopo lo smacco rifilatogli sabato scorso da Bottas è l’inglese, ringalluzzito dalla pioggia che già da ieri auspicava, che piazza la prestazione da fuoriclasse assoluto andandosi a prendere una pole, la 89°, tra le più dominanti in carriera. Un autentico dominio nel corso del Q3, in cui ogni giro lanciato limava quello precedente ed alla fine il responso è stato clamoroso: 1,2 secondi al secondo (Max Verstappen) e addirittura 1 secondo e mezzo al compagno di scuderia.
Le parole di Lewis al termine delle prove non possono che essere gioiose, ringraziando la possibilità di fare, dopo tre quarti d’ora di ritardo, le qualifiche in queste condizioni: “Sono grato del fatto che siamo riusciti a fare le qualifiche, adoro queste giornate. Il tempo è stato incredibilmente difficile e stimolante per tutti noi. Molte volte non riesci a vedere dove stai andando. Ho avuto un grande aquaplaning nel mio penultimo giro, avevo il cuore in gola, ma sono riuscito a migliorare nell’ultimo giro, bello e pulito”.
Una soddisfazione, anche considerando i problemi avuti nelle libere di ieri. Per questo The Hammer ha ringraziato il team: “Dopo ieri, il team ha fatto un ottimo lavoro esaminando ciò che stava causando il problema e mi sono sentito fiducioso oggi: non sarebbe stato un problema anche se fosse stato asciutto. La pole position è dove voglio iniziare la gara, quindi sono contento che sia stata una sessione senza problemi: non ho fatto errori. È sempre positivo e ora non vedo l’ora che arrivi domani”.
Di umore diverso è Valtteri Bottas, probabilmente il favorito in condizioni di asciutto, costretto a partire domani addirittura dalla quarta posizione, dietro anche a Verstappen e Sainz con la McLaren. Infatti le parole del finnico sanno di grande delusione, nello spiegare i problemi avuti dalla sua monoposto: Non è stato facile là fuori e non volevo altro che la pole oggi. Ma ovviamente condizioni difficili possono comportare sfide diverse. Per quanto mi riguarda, non credo di essere riuscito a costruire una temperatura sufficiente nelle gomme e anche il mio freno anteriore destro faceva fatica durante le qualifiche, quindi c’era una divisione delle temperature sull’asse anteriore. In tal caso non potevo davvero massimizzare il potenziale dell’auto in frenata, il che è importante per avere confidenza sul bagnato. Ciò ha reso la sessione difficile e sono deluso della quarta posizione. Ma la seconda fila è ancora a portata di attacco e domani è un nuovo giorno: sappiamo quanto è forte la macchina in gara.
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