Nei giorni post Interlagos abbiamo assistito ad episodi che hanno smosso il circus ormai in vacanza. Gli episodi “incriminati” di Sebastian Vettel in Brasile sono stati giudicati regolari dalla FIA, quindi al tedesco viene confermato, giustamente, il titolo Mondiale 2012.
In questi mesi, durante la rimonta di Vettel nei confronti di Alonso in classifica, si è parlato di come il ferrarista abbia perso i punti determinanti per vincere il titolo nei due incidenti in partenza di Spa e Suzuka, ma noi vorremmo analizzare più nel dettaglio questa stagione Ferrari, concentrandoci su un aspetto fondamentale per vincere, ossia le strategie dai box.
Nel 2010 ci fu il grandissimo errore di Abu Dhabi che costò a Fernando Alonso l’iride, errore sicuramente grave, che una grande Scuderia quale dovrebbe essere la Ferrari, non può permettersi nei momenti decisivi. Quest’anno, a nostro parere, l’errore grave è avvenuto in Canada, a Montreal, durante la settima prova del Mondiale. Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, Hamilton vinse davanti a Grosjean, Perez, Vettel e Alonso, ma la gara era alla portata del pilota Ferrari ed ecco perché. Al giro 49 (su 70 previsti), Hamilton è al comando davanti ad Alonso e Vettel. L’inglese entra ai box per la sua seconda sosta, rientrando in pista terzo, mentre Alonso e Vettel non si degnano di rientrare, andando in crisi di gomme. Hamilton così ne approfitta per raggiungerli e passare prima il tedesco e poi lo spagnolo, a questo punto (Giro 62), Vettel rientra ai box, mentre Alonso continua per volere del muretto. Lo spagnolo verrà raggiunto da Grosjean, Perez, ed anche Vettel, chiudendo così quinto e regalando altri 2 punti al tedesco, buttandone almeno 10 che, a Mondiale concluso, sarebbero risultati decisivi per la vittoria finale.
A nostro parere questo errore è ben più grave di Abu Dhabi 2010, anche perché le motivazioni della Ferrari non reggono: “Abbiamo rischiato, a volte rischiare in questo sport ti porta a vincere”. Sicuramente non è sbagliato come ragionamento, ma noi ci chiediamo: con Alonso in testa al Mondiale ed una macchina che si sta riprendendo da un inizio difficile, che senso ha rischiare alla settima gara della stagione? A voi le risposte.
CONSIDERAZIONE SUGLI INCIDENTI IN PARTENZA:
E’ sempre facile parlare a giochi fatti, ce ne rendiamo conto, però ci sembra doveroso fare quest’ulteriore analisi. Le Ferrari si sono trovate quasi sempre in terza-quarta-quinta fila in questa stagione, quindi è logico che possano avvenire dei contatti in partenza, sta nella logica delle cose, il “Grosjean di turno” c’è sempre, quindi secondo noi è inutile piangere su questi episodi, piuttosto sarebbe bene lavorare per fare una macchina decente sin dall’inizio e portare degli aggiornamenti efficaci fino all’ultima corsa utile per il Mondiale. La Ferrari ha una storia leggendaria, certi ragionamenti non dovremmo neanche farli, chissà se quest’ulteriore batosta riuscirà ad accendere la lampadina a Maranello.
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